Kairi Sane nelle scorse ore ha concesso un’intervista in cui ha parlato dei suoi anni in WWE, in seguito ad una prima trasposizione delle sue parole, rivelatasi fortemente critica riguardo al suo periodo negli Stati Uniti, la giapponese è tornata sull’episodio, smentendo quelle affermazioni.
Grande problematica fin troppo spesso riscontrata nei media, è l’alterazione, oppure l’errore di trasposizione, delle parole di un intervistato.
Nelle scorse ore, un’intervista ha fatto molto rumore a causa di una dichiarazione, molto pesante, nei riguardi del periodo vissuto negli Stati Uniti, durante la permanenza in WWE.
Le parole di Kairi Sane sono subito state riportate da diversi siti ed è sembrata una dichiarazione arrivata come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettata.
L’intervista tradotta: gli anni in WWE i più duri della mia vita
L’intervista al Tokyo Sports è stata tradotta originariamente dal giapponese all’inglese, e le parole riportate da diversi siti recitavano le seguenti parole:
“Sono stati i tre anni più bui della mia vita. Certo era la prima volta che vivevo all’estero, ho ottenuto risultati, è vero, ma sono stati tre anni difficili.
Continuerò a sostenere la WWE, c’è tanto wrestling in Giappone e tante opportunità di partecipare a molti spot negli Stati Uniti.”
La smentita di Kairi Sane
L’ex Kabuki Warrior è prontamente intervenuta sulle parole riportate, correggendole con un post sui propri canali social ufficiali, sottolineando l’erroneo significato che è scaturito dalla trascrizione meccanica dei Kanji:
“Ho detto l’esatto opposto e questo è il tipico caso di traduzioni meccaniche. Il giornale ha tradotto le mie parole in modo errato, ma in realtà intendevo “Sono stati i 3 anni più appaganti della mia vita“, nonostante molte difficoltà.”