L’ultima puntata di RAW (QUI! il report e QUI! i risultati) capita in una data a dir poco particolare: il 20 anniversario dal debutto di Randy Orton.
Infatti nella puntata di SmackDown del 25 Aprile 2002, un giovanissimo ed ancora sconosciuto The Viper debuttò affrontando e sconfiggendo, allora nella sorpresa generale, il veterano Hardcore Holly e da allora conosciamo tutti come si sia evoluta la carriera di Orton.
Randy Orton fa 20 in WWE: ecco l’omaggio a RAW
Monday Night RAW è stato aperto da Riddle e da tutto il roster, presente per omaggiare i 20 anni di carriera in WWE di Randy Orton. Il resto viene fatto da un epico video mandato in onda dalla regia, un tuffo nel passato per ripercorrere tutte le gesta di questa icona dello sport spettacolo.
Orton si è poi presentato sullo stage e si è goduto il tripudio, ringraziando persone come John Cena, Triple H, The Undertaker per essere diventato ciò che è ora. Randy ha ringraziato anche Mick Foley poiché deve a lui la sua carriera da Legend Killer.
Orton è stato raggiunto anche dall’American Nightmare Cody Rhodes. Grande abbraccio tra due vecchie amici, che ha fatto scattare Seth Rollins il quale ha accusato Rhodes di rubare lo spot. Nella confusione si è presentato anche Ezekiel, voglioso di farsi conoscere e congratularsi ma lui è stato seguito da Kevin Owens che continua a chiamarlo bugiardo. Alla fine si sono aggiunti alla festa anche gli Usos per provocare il festeggiato del giorno oltre che loro attuale rivale. Adam Pearce ha dunque pensato bene di sancire un 4 vs 4 per chiudere in bellezza la puntata.
Randy Orton, Riddle, Cody Rhodes & Ezekiel vs The Usos Kevin Owens & Seth Rollins
Il Main Event di RAW viene vinto da Randy Orton ed i suoi partner dopo un quarto d’ora abbondante di contesa. Il finale dello scontro è tutto dedicato all’Apex Predator che, assistito dai compagni connette una serie di RKO che portano il team alla vittoria. Al termine dell’incontro, Orton si prende l’ennesima ovazione del pubblico mentre i suoi compagni di serata festeggiano con lui.