Dopo una lunga pausa, Sonya Deville è tornata sugli schermi WWE nel gennaio del 2020 in un ruolo diverso da quello di Pro-Wrestler.
Da allora, lei e Adam Pearce hanno ricoperto un ruolo davvero molto importante in quel di Stamford, con la lottatrice che, nel frattempo, ha anche dovuto sbrigare delle faccende molto serie e delicate nella sua vita personale.
Sonya Deville racconta il suo incubo
Il 16 agosto 2020 è una data che resterà per sempre impressa nella mente di Sonya Deville. Un uomo di nome Philip Thomas, che la perseguitava da diversi anni, ha infatti cercato di rapirla, facendo irruzione in casa sua con l’intenzione di tenerla in ostaggio, dopo un piano studiato da ben 8 mesi.
Per fortuna, la donna non si trovava nell’abitazione in quel momento, e l’uomo è stato arrestato con l’accusa di stalking aggravato, furto con scasso a mano armata in un’abitazione e tentato sequestro di persona. Thomas si è dichiarato innocente, ma per fortuna non potrà più avvicinarsi a Sonya.
Lei ha voluto raccontare questo incubo ai microfoni del Pat McAfee Show, dove ha rivelato di essersi sentita terrorizzata all’idea di tornare a casa. Ecco le parole di Sonya Deville:
“È stata una situazione pazzesca e non immagini mai che potrà succedere qualcosa del genere finché non lo vivi. Dico solo che il giorno pensavo: ‘Oh, va tutto bene. Stanotte andrò a dormire a casa mia.’ E poi quando è scesa la notte avevo paura di tornare a casa mia, incredibile. È stato davvero incredibile”.