WWE 2K24, ecco la nostra recensione sul videogioco realizzato da 2K e dedicato ai beniamini della WWE: a voi è piaciuto il gioco?
Ancora una volta in piena Road to WrestleMania, il colosso 2K lancia sul mercato l’edizione annuale del videogame dedicato al mondo del wrestling, ossia WWE 2K24.
L’appuntamento è ormai fisso nel mese di Marzo da tempo, la simulazione di quest’anno chiude una tripletta niente male dopo il burrascoso fallimento di WWE 2K20.
Infatti, il videogioco uscito di recente si fa forza dello sviluppo efficace delle ultime due edizioni e presenta migliorie su più punti. Analizzando per punti, occorre partire dal gameplay.
Il gameplay
L’azione di WWE 2K24 è divertente, l’aggiunta di animazioni crea sequenze più profonde e mai noiose, gli incontri sono sempre avvincenti.
La possibilità di cambiare inquadratura di telecamera consente al giocatore un’opzione visiva in più, che contribuisce fortemente ad ampliare il senso di profondità del pacchetto videoludico.
Aumentano gli slot per le finisher e nasce la “Super Finisher”, utilizzabile soltanto al raggiungimento di tre mosse finali caricate.
La “Super Finisher” non dà scampo al giocatore avversario e ostruisce il perk della resilienza, consegnando al finale del match un decisivo senso di impatto.
Debutta un minigioco per gli scambi di striking che fa felici gli amanti del Puroresu e che consente al vincente della sequenza di stordire l’avversario. Nuove aggiunte tra gli oggetti… E si possono lanciare!
Ebbene sì, da quest’anno potrete lanciare microfoni (che producono suono) e ciabatte contro i vostri avversari, un pizzico di spettacolare goliardia che ha reso la WWE grande. Si aggiungono nuove abilità, dal sorprendere l’avversario con un gesto al lanciargli una palla infuocata in faccia, ce n’è per tutti i gusti.
Sangue ok, ma gli arbitri…
Il sangue, che fuoriesce dal volto del wrestler se colpito a modo, può disperdersi sul mat – proprio come aveva suggerito la All Elite Wrestling con Fight Forever.
Le hitbox degli arbitri ricevono un processo di automatizzazione e ciò fa sì che possano essere colpiti durante un’esecuzione maldestra di diverse manovre, dando vita a momenti in cui gli heel dell’incontro possono barare senza essere puniti. Gli stessi arbitri – però – presentano nuove animazioni che, nonostante una prima patch, risultano ancora piuttosto lente e fastidiose.
Detto ciò, le migliorie apportate nel gameplay di WWE 2K24 spalmate sulle basi create negli anni precedenti fanno sì che il giocatore possa divertirsi nell’esperienza di wrestling videoludico più profonda degli ultimi anni.
L’azione, estremamente divertente, non può dare vita ad ambienti più competitivi essendo priva nei tecnicismi di meccaniche che lo permettano.
Ergo, l’esperienza prodotta da 2K è perfetta nel non prendersi troppo seriamente e a funzionare quasi da conforto per videogiocatori provenienti da mondi più competitivi.
Le modalità
2K si sta sempre più impegnando a consegnare alla propria utenza un videogioco zeppo di modalità, che annoi poco.
Dalla MyFaction alla GM Mode passando per la Universe mode e MyRise, finendo con lo Showcase: in WWE 2K24 ci sono davvero tante modalità. La meno entusiasmante delle quattro è sicuramente la MyFaction, un tentativo ancora precoce da parte di 2K di affacciarsi al mondo delle microtransazioni tramite il wrestling. Un occhio in più verso la cosmetica per convincere l’utenza a spendere ancor di piú, un po’ come fanno con NBA.
La MyGM riceve degli upgrade piacevoli rispetto alla scorsa edizione, ma probabilmente siamo ancora lontani da una modalità completa – come la conoscevamo qualche generazione fa. La Universe mode resta sempre la solita, entusiasmante per chi è un po’ creativo, meno per chi non lo è.
La modalità MyRise ci consente di prendere due strade: Undisputed, una carriera dedicata al wrestling maschile o Unleashed, una carriera dedicata al wrestling femminile. Se per Unleashed ritroviamo la storia del talento indipendente che trova successo in WWE, Undisputed ci pone davanti un arco narrativo diverso che tocca temi diversi da quello della redenzione – in un mondo in cui Roman Reigns abdica e sceglie Hollywood.
Entrambi le narrazioni vengono definite dalle scelte del giocatore e in Unleashed hanno un peso accessorio non da poco, sbloccando addirittura entrate uniche. L’esperienza nei due viaggi offerti è quanto di più profondo venga proposto dalle modalità di gioco.
Delusione Showcase in WWE 2K24?
Si chiude con la modalità Showcase, ben dieci anni dopo averlo proposto per i trenta anni di WrestleMania – stavolta lo si fa per i quaranta.
Le idee evidentemente scarseggiano, i diritti anche e il risultato finale per WWE 2K24 è tra il ridondante e il superficiale. Corey Graves ci racconta le contese tra un intermezzo e l’altro mentre infiniti e ripetitivi obiettivi conducono degli incontri non troppo emozionanti.
La produzione video è di grande livello e qui non ci piove ma le scelte fatte sui match inseriti sono ampiamente rivedibili, o semplicemente sbagliate. Quaranta anni di WrestleMania in ventuno match in cui vengono saltate più e più edizioni, lasciando buchi inammissibili.
Chi è nuovo al mondo della WWE si divertirà a imparare cose nuove ma sicuramente si chiederà anche del perchè John Cena – volto di una generazione – figuri solo una volta. Lo Showcase of The Immortals fatica tremendamente a rendere l’idea di grandezza che 2K desiderava fornirgli.
Le nuove stipulazioni di WWE 2K24
Ben tre nuovi tipi di match in singles, oltre le possibilità di gauntlet, definiscono un videogioco che nel bene e nel male è pieno di cose da fare. Ambulance Match, Casket Match e Special Guest Referee Match vengono presentati in una versione veramente sorprendente.
I primi due danno grande uso degli oggetti nell’ambiente e risultano avvincenti, il terzo è incredibilmente divertente. L’incontro con arbitro d’eccezione è infatti lavorato al dettaglio e si presenta in una versione migliore rispetto ai capitoli in cui figurava.
La contesa può scorrere tranquillamente pulita o può essere minata dalla possibile faziosità dell’arbitro in questione, che si presenta in ring con attire da ufficiale e che ha addirittura riservate animazioni post match.
Online e Community Creations
Sull’online, invece, van spese sempre grandi parole di riguardo per le Community Creations. Su WWE 2K24 si possono vestire in tutta tranquillità i panni di Kenny Omega, Goku, Batman, Ash Ketchum o chiunque vogliate grazie a una comunità sempre attenta che si sposa in modo impeccabile con le possibilità di creazione del gioco.
Qualche problema, però, nelle lobby online – anche dopo la prima patch. Infatti, è possibile che WWE 2K24 non supporti un numero di texture adeguato per far sì che l’incontro parta regolarmente.
La nostra recensione di WWE 2K24
In conclusione, WWE 2K24 è un videogioco che fa del divertimento il suo focus – intenso più che mai e che non lascia (nel gameplay) un secondo di noia.
Se il gameplay rappresenta un forte pro del videogioco, non si può non citare la modalità Showcase nei contro – incompleta e insufficiente – che non rende giustizia alla grandezza dell’evento più importante dell’anno in casa WWE.
Nel complesso, l’esperienza videoludica annuale di 2K sul wrestling è un gran successo. Il nostro voto a WWE 2K24? 8,5!
Su #WWE2K24 è sorprendentemente presente l’entrata di Kenny Omega riprodotta fedelmente alle movenze del wrestler #AEW.
Da notare anche un modello impeccabile di Kenny Omega, scaricabile nel gioco usando l’hashtag #defract nella barra di ricerca della Creation Community. 🎮 pic.twitter.com/qWcAmJbUlb— The Shield Of Wrestling (@TSOWrestling) March 25, 2024
WWE 2K24 è un videogioco che fa del divertimento il suo focus - intenso più che mai e che non lascia (nel gameplay) un secondo di noia.
Se il gameplay rappresenta un forte pro del videogioco, non si può non citare la modalità Showcase nei contro - incompleta e insufficiente - che non rende giustizia alla grandezza dell'evento più importante dell'anno in casa WWE.
Nel complesso, l'esperienza videoludica annuale di 2K sul wrestling è un gran successo.
WWE 2K24
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