Michael Kovac, leggenda del wrestling europeo, è stato intervistato dagli amici di PWC in collaborazione con The Shield of Wrestling.
La scena europea del professional wrestling ha sempre regalato grandi sorprese grazie ai nomi che ne hanno costruito le fondamenta, uno di questi è senza alcun dubbio Michael Kovac, un atleta capace di allenare alcuni dei più grandi campioni del presente, uno su tutti il WWE Intercontinental Champion corrente, Gunther.
Il Pro Wrestling Culture ha intervistato (per la prima volta in esclusiva) il tedesco capace di rendersi noto sia nel territorio italiano, sia in quello americano, in particolar modo nella Extreme Championship Wrestling (1998 ndr) e Total NonStop Action Wrestling (2009 ndr).
L’intervista a Michael Kovac
Nell’intervista Michael Kovac ha parlato di queste esperienze e molto altro, tra cui il momento attuale della disciplina negli Stati Uniti con la presenza di federazioni come WWE, AEW e TNA su tutti, ma anche della New Japan Pro-Wrestling da lui definita come la seconda potenza mondiale dietro solo alla World Wrestling Entertainment.
Le sue preferenze nel business, ma anche il perché ha scelto di non stabilizzarsi negli States e quindi di confermarsi un punto fermo per la scena europea, in particolar modo nella sua terra, la Germania.
Questo e molto altro è appunto reperibile all’interno della puntata numero 353 del PWC podcast nella quale viene anche citato il prossimo appuntamento italiano di Michael, quello previsto per il 16 marzo a Potenza per la Premium Championship Wrestling.
QUI!, invece, trovate l’intervista ad Alex Shelley della TNA
Nel corso dell’intervista, Michael Kovac ha inizialmente raccontato come lui abbia preferito rimanere in Europa per più fattori, su tutti quello economico poiché mantenersi bene in pianta stabile negli Stati Uniti è molto difficile per un wrestler europeo. Proprio per questo e più motivi, Kovac ha deciso di dedicarsi maggiormente ad allenare le proverbiali nuove leve nel corso degli anni in modo da poterli aiutare e dare consigli basandosi sulle sue proprie esperienze.
Sempre a proposito di questo topic, Kovac ha rivelato di come Internet si sia rivelato fondamentale per emergere a diversi wrestler europei, i quali sono riusciti a farsi conoscere e a diventare virali ottenendo opportunità che in passato solo in pochi sono riusciti a concretizzare.
Un dettaglio interessante che il wrestler ha rivelato è il fatto che si sia detto sorpreso quando la WWE lo ha riconosciuto come allenatore di Gunther, attuale campione Intercontinentale, menzionandolo come “ex superstar della ECW” dato che Kovac stesso non sente la definizione “Superstar” come propriamente sua, spiegando che la differenza tra la suddetta parola con “Wrestler” riguarda un fattore puramente di presentazione televisiva.
Inevitabilmente Kovac ha anche parlato dei precedenti e degli imminenti show che WWE ed AEW hanno organizzato in Europa, citando su tutti gli imminenti Bash in Berlin e All In: London, affermando che questa potrebbe essere l’occasione giusta per una “rinascita” del movimento wrestling in Europa e di come l’interessamento delle due più grandi compagnie di wrestling al mondo, che può solo giovare all’industria wrestling del Vecchio Continente.
Interrogato sul fatto se preferisca un wrestling incentrato maggiormente sul lottato (in stile AEW o NJPW) o sulle storyline (come quello della WWE), Michael Kovac ha detto che preferisce una combinazione di ottima azione in ring supportata da una storyline all’altezza, elementi che creano un buono spettacolo.