Alex Shelley, attuale campione mondiale della TNA, è stato intervistato dagli amici di PWC in collaborazione con TSOW in un’intervista tanto importante quanto unica.
Il podcast italiano Pro Wrestling Culture è riuscito ad interloquire in prima persona con l’attuale TNA World Champion Alex Shelley, motivo per il quale quest’oggi ci troviamo a proporvi questa interessante chiacchierata fatta di passato, presente e futuro, sottolineando gli aspetti di una carriera decisamente straordinaria, la quale, seppur con ritardo è riuscita ad esporsi con il suo massimo potenziale proprio attraverso la vittoria e le molteplici difese dell’ambita cintura.
L’intervista ad Alex Shelley della TNA
Come vi abbiamo già detto poc’anzi, vi proponiamo in totale esclusiva le parole di Shelley prima della sua difesa contro Moose ad Hard To Kill, il suo “No” alla WWE, la sua breve esperienza in AEW, l’aver fatto parte della lunga storia ultra ventennale della TNA, delle differenze tra Chris Sabin (Motor City Machine Guns) e KUSHIDA (Time Splitters) come tag team partner, ma soprattutto della sua run da campione del mondo di una major come la Total Nonstop Action Wrestling.
Buon divertimento dal PWC e da TSOW.
Come prima cosa, Alex Shelley ha parlato del suo regno come campione mondiale di IMPACT Wrestling/TNA e delle sue difese preferite, ecco cosa ha detto:
“Per me è un grande traguardo, perché sinceramente non pensavo di diventare mai un campione mondiale. [..] Tra tutte le mie difese la mia preferita per adesso è quella con [Jonathan] Gresham, perché tutti e due abbiamo un passato molto simile nel mondo del wrestling e che rappresenta quello su cui la TNA offre come prodotto. […] Anche il match con Tanahashi è stato molto speciale, per diversi motivi. Tana-san è stato un mentore per me e che ho sempre visto con rispetto e anche questo match è stato simile al tipo di wrestling a cui la TNA punta”.
Alex Shelley ha anche parlato della divisione tag team (della quale è stato un pilastro insieme a Chris Sabin), parlando un po’ anche dei vari rivali che i Motor City Machine Guns hanno affrontato. Ecco cosa ha detto:
“Credo che i [nostri rivali] che [i fan] ricordano di più sono i Beer Money e i [Young] Bucks. Credo che i Beer Money fossero i più unici nella storia della TNA/IMPACT e ritengo gli Young Bucks come il miglior tag team di sempre, amo lottare contro di loro, anche se penso che i match con i Beer Money siano un po’ più importanti per il loro ruolo nella storia della TNA. Ho lottato con gli Young Bucks tra PWG, Ring of Honor, TNA e anche in New Japan, mentre i Beer Money erano più nello stile della TNA.”
Parlando invece di KUSHIDA e Chris Sabin, Alex Shelley ha parlato delle similitudini e delle differenze dei suoi tag team partner. Ecco cosa ha detto:
“[KUSHIDA e Chris Sabin] sono molto simili, noi tre siamo molto simili nello stile ed è per questo che ci amalgamiamo alla perfezione sia come tag team che come trio. […] KUSHI è un ottimo grappler, si è allenato nelle MMA da giovanissimo sotto Sakurada e conosce ju-jitsu e Catch Wrestling. È anche un bravissimo striker. Sabin è un wrestler completo, che è molto immerso nel pro-wrestling tradizionale e ha molti assi nella manica e molta esperienza, dato che quando KUSHIDA ha iniziato Sabin lottava già da diverso tempo ed era al massimo del successo lottando con westler del calibro di AJ Styles, Christopher Daniels, D-Lo Brown e Sabu. Sono queste le loro differenze più grandi, legate all’esperienza”.
Alex Shelley ha anche parlato delle differenze tra il tag team wrestling della TNA al suo prime e di quello che c’è adesso, ecco cosa ha detto:
“Quando [io e Chris Sabin] abbiamo iniziato a far squadra in TNA sapevamo bene quale fosse il nostro stile di wrestling nel 2006 e nel 2007, era molto diverso rispetto a quello che è adesso. […] Credo che quello che vedete ora nel 2023 è uno stile che imita quello stile, che siano noi stessi o i Bucks, con combinazioni veloci in poco tempo e non penso sia più speciale come quello stile che abbiamo portato 15 anni fa, che era unico mentre adesso è la norma. Il consiglio che do ai giovani tag team è quello di non guardare nessun match tag degli ultimi 15 anni almeno, ma [da quelli che] ritengo i migliori tag team della storia degli anni ’80 e ’90.
[…] Ritengo i Midnight Express come i migliori perché hanno ridefinito quello che facciamo ancora oggi. […] Ci sono tanti ragazzi che non sanno chi siano o cosa abbiano fatto, va bene perché [il wrestling] è uno sport e devi fare e guardare quello che più ti piace, ma per i miei ragazzi è un discorso a parte e glielo consiglio”.
Alex Shelley ha parlato breve anche della sua breve parentesi nel Dusty Rhodes Tag Team Classic del 2020 in quel di NXT e di cosa abbia significato per lui e per il suo ritorno alla disciplina, ecco cosa ha detto:
“Nel 2019 ho iniziato a lavorare in fisioterapia e dopo l’università ho iniziato a lavorare a tempo pieno, ma volevo tornare nel wrestling e sono tornato in Ring of Honor dove facevano contratti annuali. Mi avevano offerto un contratto per il 2020, ma io volevo solo provare nuove cose una volta tornato nel wrestling. Ero grato di essere tornato in Ring of Honor e ho voluto fare esperienza nelle indipendenti, sono stato molto fortunato a lavorare per la WWE. Giusto il tempo di fare coppia con KUSHIDA, che mi è sembrata un’occasione irresistibile perché non pensavo che avrei fatto di nuovo squadra con lui.
Quando ho lasciato il wrestling nel 2018 e ho finito gli studi non sapevo cosa fare, quindi la reunion dei Time Splitters è stata molto importante per me. […] Da allora io e KUSHIDA abbiamo lottato insieme anche in TNA e abbiamo formato i Time Machine con Chris Sabin, lottare insieme a loro due come parte dello stesso gruppo era una cosa che volevo. […] Durante la pandemia non pensavo nemmeno di poter di nuovo fare squadra con Chris Sabin, poi una volta riunito anche con KUSHI 6 mesi dopo ho deciso di dare il meglio e mi ha aiutato molto”