Antonio Inoki e The Great Antonio furono protagonisti di un match passato agli annali come un atto di vendetta da parte del giapponese.
È l’8 dicembre 1977, nel giorno dell’Immacolata Concezione il prevalentemente acattolico Giappone ospita uno dei match più atipici mai visti nella storia del paese e dell’intera disciplina.
Antonio Inoki, padre fondatore dell’allora quasi neonata New Japan Pro-Wrestling, oggi la principale promotion di puroresu, affronta nel ring del pienissimo Ryogoku Sumo Hotel, tempio dello sport sacro del Paese del Sol Levante, The Great Antonio, al secolo Anton Baričević.
Un match, come anticipato, passato alla storia della disciplina, probabilmente per i motivi sbagliati.
Chi era The Great Antonio, l’avversario di Antonio Inoki?
L’immagine che mette dinnanzi Antonio Inoki e The Great Antonio è a dir poco impattante, vista la palese differenza fisica dei due lottatori. Ma chi era The Great Antonio?
La vita di Anton Baričević è quella di uno su milioni. Racconti sulla sua gioventù parlano di un bambino, appena oltre i dieci anni, in grado di strappare a mani nude alberi dal terreno e di trasportarli via con la sola forza del collo. Il secondo conflitto mondiale divampa nel Vecchio Continente e il giovane Anton finisce in un campo profughi a Bagnoli, riuscendo poi a trovare la via della fuga in Canada.
Dilaniato dai traumi della guerra, inizia la sua carriera come strongman, sfruttando il vero, grande talento donatogli da madre natura. Baričević ottiene addirittura due Guinness World Record: nel 1952 sposta di circa 20 metri un treno di oltre 430 tonnellate, mentre nel 1960 traina quattro autobus ricolmi di gente al suo interno.
The Great Antonio è negli anni 60 che entra in contatto con il professional wrestling, tanto da affrontare addirittura Rikidōzan, maestro di Antonio Inoki e padre assoluto del puroresu. Il match termina però in pochi minuti poiché lo slavo in maniera sprovveduta attacca spavaldamente, e con intenzioni ben poco amichevoli e sportive, il suo avversario che in un attimo lo stende senza pietà.
Alcuni membri della Yakuza, il cui impatto su eventi sportivi è ben immaginabile, non prende bene la sua scelta, e nel post match, sulla via del ritorno all’albergo, lo assaltano violentemente, per fortuna risparmiandogli la vita.
Antonio Inoki vs The Great Antonio, l’ultimo ballo dello strongman
Flash-forward di oltre 15 anni e torniamo a Tokyo, al centro del quadrato che vede l’elegante e statuario Antonio Inoki vis-a-vis con il corpulento e selvaggio The Great Antonio.
La sfida dura pochi minuti, come fu contro Rikidōzan, ancora una volta per dinamiche legate agli sviluppi dell’incontro. Il lottatore croato decise di non vendere i colpi del suo avversario, restando immobile e facendolo comicamente rimbalzare sulla sua robusta pancia, scatenando l’ilarità del pubblico.
Uno smacco che Antonio Inoki non accettò di buon grado, tanto che decise di impartire una lezione vecchio stile al suo rivale colpendo in modo shoot, diretto e violento e lasciandolo inerme in una pozza di sangue.
Questo fu l’ultimo incontro della carriera del Grande Antonio, che negli anni a venire diventò un bizzarro personaggio della Montreal dell’epoca, tanto da arrivare addirittura a millantare di essere un extra-terrestre, fino alla sua morte, avvenuta nel 2003.
Antonio Inoki dopo quell’incontro accrebbe ancor di più la sua fama, arrivando ad affrontare anche la più grande e popolare stella della storia della disciplina, Hulk Hogan. Ma un match decisamente atipico come quello che disputò con The Great Antonio nell’inverno del 1977 resta un unicum anche nella carriera del compianto fondatore della NJPW.
Antonio Inoki has enough of the Great Antonio. Wild match, the ref calls it after Inoki stomps the Great Antonio’s head a few times, leaving him a bloody mess. Sumo Hall, Tokyo, 12/8/1977. pic.twitter.com/LjovmelVdL
— Ryan / WrestleBotch (@WrestleBotch) October 1, 2022