Chris Jericho è l’uomo che più di tutti ha saputo rivoluzionare il suo personaggio, senza mai stancare, nella storia del pro-wrestling, riuscendo a trasformare in oro tutto ciò che tocca; un vero e proprio Re Mida del wrestling in poche parole.
Dopo aver definitivamente abbandonato la WWE e nel mentre essersi anche tolto qualche bello sfizio a cinque stelle con Kenny Omega, la carriera lavorativa del canadese sembrava maggiormente profilata verso la sua parte da rockstar.
Ma da sempre questo eterno binomio nel cuore di Chris lo ha spinto, una volta terminati i doveri musicali, a dedicarsi a quello che muove davvero il suo cuore: il wrestling.
AEW, la nuova sfida di Le Champion
La AEW è nata senza troppi giri di parole come l’unica vera alternativa americana alla WWE.
La crescente voglia di diversità spinse i fan a sostenere da subito ALL IN, evento indipendente in PPV finanziato da Cody e gli Young Bucks, che registrò dati di vendita incredibili andando sold out in appena trenta minuti.
Da qui Cody, Matt e Nick Jackson e Kenny Omega iniziarono questo progetto sotto il nome di All Elite Wrestling, che fu accolto ovviamente con grandissimo entusiasmo dalla parte più hardcore della fan base.
La svolta definitiva per la AEW fu sicuramente il coinvolgimento di Chris Jericho, assoluta leggenda del business, che riuscì a portare grande attenzione alla neonata compagnia da parte di un pubblico maggiormente dedito al main stream.
Chris ha creduto da subito nel progetto, nella possibilità di poter proporre un wrestling nuovo e fresco diverso dai canoni imposti dalla WWE, permettendogli di continuare di fatto a divertirsi ancora per i pochi anni di carriera rimasti.
La riaccesa rivalità con Kenny Omega lo portò a vincere il main event del primo PPV della AEW, Double or Nothing, guadagnandosi la possibilità di sfidare, e poi battere, Adam Page nell’evento di agosto ALL OUT, diventando il primo e inaugurale campione mondiale della All Elite Wrestling.
Jericho, dopo quasi 10 anni, diventò di nuovo campione mondiale, una scelta oggettivamente impossibile da criticare per la federazione di Jacksonville. Chris rappresentava la scelta più giusta per porre da subito la AEW nelle mappe: un nome conosciuto e adorato dal grande pubblico, che avrebbe donato alla compagnia una luce propria fin dagli albori.
Il canadese è un innovatore ma soprattutto un rinnovatore, e il suo nuovo personaggio, meglio sviluppato grazie alla nascita dello show settimanale Dynamite, proposto in All Elite, fu quello di un ricco campione viziato e narcisista, una persona spregevole ma tosta, con l’idea di essere il dominatore assoluto del programma. In poche parole si assistette alla nascita di Le Champion.
Influenza positiva
A beneficiare del lavoro di Jericho sono stati in molti; innanzitutto la sua stable l’Inner Circle dove ogni componente ha un ruolo preciso.
Santana e Ortiz rappresentano soldati fedeli, che hanno da subito ottenuto un ruolo importante, grazie alla vicinanza con Le Champion, in una categoria di coppia a dir poco eccellente.
Jake Hager è riuscito a ricostruire una carriera che sembrava ormai tramontata dopo l’esperienza in WWE, rappresentando forse il personaggio maggiormente adatto a lui, la guardia del corpo del narcisista campione, di zero chiacchiere ma tanta azione, una scelta onestamente condivisibile vista la totale incapacità del buon Jake a tenere un microfono in mano.
E ultimo, ma non per importanza, Sammy Guevara, ragazzo in rampa di lancio che sta godendo della luce divina di Chris, imparando pian piano i suoi segreti, in quanto il futuro della compagnia sarà sicuramente nelle sue mani.
Ma anche alcuni suoi avversari hanno goduto dell’influenza positiva di Y2J, e di un match per il titolo contro di lui. Tra tutti Darby Allin e Jungle Boy hanno avuto modo di mettere in mostra le loro funambole doti contro il campione.
Intensa ed emozionante invece la rivalità con Cody, che ha avuto il compito di allungare la lista delle illustri vittime del campione nella breve storia della federazione, nonché di attuare il turn heel di MJF ai danni dell’American Nightmare.
Menzione finale per Jon Moxley, il grandissimo acquisto della AEW nonché l’ultimo avversario di livello rimasto; non poteva che essere lui il successore al trono di Jericho, per importanza mediatica e fama: l’ex Lunatic Fringe rappresenta la prova della forza economica e di attenzione che la AEW possiede già, riuscendo a strappare dalle braccia della diretta concorrente un atleta amato e famoso, al pieno delle sue potenzialità.
La rivalità tra i due è stata sicuramente lunga ma per lo più ben gestita, dove Chris ha dato sfoggio della sua versatilità impersonando l’heel per eccellenza, pronto a tutto per mettere fuori gioco l’avversario, anche provare a sfigurarlo gravemente.
E questo lavoro ha dato i suoi frutti, permettendo a Mox di guadagnare il consenso massimo dei fan nella faida, fino al culmine della vittoria di Revolution, una sorta di totale redemption nei confronti della WWE.
Best in the world, persino con gli oggetti!
E’ inspiegabile come Chris riesca ad avere una totale presa sui fan entrando in connessione con qualsiasi entità, animata o meno che sia. Aveva già dato prova della sua bravura in questo campo con la sua memorabile lista, ma in AEW è riuscito ad andare oltre.
Lo champagne, a little bit of the bubbly, premio di vittorie e immancabile nei festeggiamenti, è diventato un simbolo del regno di Le Champion, tanto da essere addirittura prodotto e venduto. Per non parlare del cartonato del suo abbraccio con Sammy Guevara, divenuto un vero e proprio meme dell’internet wrestling
E con l’arrivo di “Broken” Matt Hardy in All Elite non potevano mancare comici segmenti col drone Vanguard 1, evidenti prove di quanto Chris sia in grado di tirar fuori oro da qualsiasi cosa, anche parlando da solo con un oggetto inanimato.
L’importanza dell’approdo di Jericho in AEW e del suo regno di campione sono ormai chiari a tutti, un uomo che nel corso di una trentennale carriera è stato in grado di ricrearsi costantemente senza essere mai banale, ripetitivo o noioso. E la sua esperienza nonché presenza sono stati fondamentali nella crescita di Dynamite e della compagnia, riuscendo a catturare qualche fan giunto lì solo per lui.
Chris ha così avuto modo di divertirsi e far divertire ancora, e per questo va solo ringraziato, a differenza di chi torna solo per una montagna di soldi e per 3 minuti di match… potrei parlare di lei, Signor Goldberg.
Questa è la forza e la grandezza di Chris Jericho, Le Champion, il Best in the World, il GOAT e soprattutto l’assoluto Re Mida del wrestling.