CM Punk ha parlato del perché non abbia ancora affrontato Bryan Danielson o Kenny Omega in AEW, rivelando come tutto sia stato precedentemente pianificato.
Il Best in the World ha fatto il suo ritorno dopo oltre sette anni nel mondo del professional wrestling, durante il secondo episodio di AEW Rampage, in diretta da Chicago.
Un debutto nella compagnia di Jacksonville col botto ma, a parte il clash iniziale con Darby Allin, gli avversari fin qui affrontati non sono di primissima fascia.
Le parole di CM Punk
Powerhouse Hobbs, Daniel Garcia, settimana prossima Matt Sydal, non proprio i nomi da sogno che una parte dei tifosi voleva vedere contro di lui. Punk ha rassicurato i fan però, rivelando come tutto sia parte di un piano ben studiato:
“Rallenta. Non inizi una grande rimonta nelle World Series facendo così. Sono un artista che dipinge il mio quadro. Fatemi dipingere il mio quadro. Quello che sto facendo è molto calcolato, è molto pensato”.
Sono qui per rimanere. Fidati di me, tra 10 anni, le persone parleranno di ciò che abbiamo qui in AEW. È così semplice aspettare, vedere, divertirsi e godersi questa corsa.
Questa è la migliore esperienza lavorativa che abbia mai avuto nel mondo del wrestling.”
Vi sta piacendo la gestione di CM Punk in AEW?
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