Collision in Korea: lo show più controverso di sempre – Eccovi uno degli articoli provenienti da TSOW Magazine 10!
Amici di The Shield Of Wrestling, in contemporanea all’uscita del quindicesimo numero della nostra rivista, abbiamo selezionato per voi un articolo per ogni numero uscito sino ad oggi.
Direttamente da TSOW Magazine 10, il racconto di quello che è per molti l’evento di Wrestling più controverso di sempre, Collision in Korea, a cura di Sergio Pinna. Buona lettura!
Collision in Korea: lo show più controverso di sempre (da TSOW Magazine 10)
In questi ultimi due anni stiamo vivendo l’epoca della Forbidden Door che ha portato ai due spettacolari eventi targati AEW e NJPW, ma non sempre è andata così bene quando si è trattato di organizzare uno show con la gloriosa promotion di Antonio Inoki. Un esempio? 28 e 29 aprile 1995, la WCW – all’epoca la promotion numero uno negli USA – viene invitata da Antonio Inoki a partecipare ad un evento in programma in Corea di Nord. La scelta di Inoki non è casuale: la sua carriera politica era in declino e, attraverso questo show, tentava ad un rilassamento dei rapporti diplomatici tra Giappone e Nord Corea. Il legame tra Inoki e la leggenda RIkidozan, leggenda anche in Nord Corea, fu fondamentale per la realizzazione dello show. La WCW risponde presto in maniera favorevole all’invito ma alcuni lottatori, tra cui Hulk Hogan, si rifiutano di esibirsi. Capitanati da Ric Flair, la truppa americana sbarca in Nord Corea in un universo totalmente lontano dalla loro normalità: la rigidità della dittatura si fece subito notare e sono tanti i gesti a loro imposti che recano, sin da subito, molto imbarazzo. Le storie su quei giorni si sprecano, la più brutta, probabilmente, riguarda Scott Norton il quale, tentando di chiamare la moglie dalla camera dell’albergo, ricevette la visita da alcuni poliziotti che avevano intercettato la sua telefonata – interrompendola- intimandolo a non dire cose negative sulla Corea del Nord. Un ambiente davvero piacevole. Gli show, di per sé, filano lisci davanti ad un pubblico complessivo di 355.000 spettatori che assistettero a delle esibizioni fantastiche.
Con Muhammad Ali come ospite speciale, e un roster eccellente: (Chris Benoit, Kensuke Sasaki, Shinya Hashimoto, Steiner Brothers) andarono in scena 15 match nei due giorni con il main event tra Antonio Inoki e Ric Flair. Il match venne vinto da Inoki dopo una storica Enzuigiri. La foto di Antonio Inoki che batte uno sanguinante Ric Flair venne utilizzata, a fine 1995, per una campagna propagandistica anti USA. Lo stesso Flair, a fine evento, si prestò ad un discorso programmato dalla dittatura che descrive il paese ospitante come “pacifico e bellissimo”. Lo show lasciò numerosi strascichi anche nella concorrenza: la WWE soffrì tanto dei numeri ottenuti dagli spettatori dei due show. Infatti, il numero della seconda serata batte il suo record, ritenuto finora come irraggiungibile, di WrestleMania 3 venne schiantato lasciando l’amaro in bocca a Vince McMahon. L’episodio fu isolato e non ci fu più nessun’altra interazione dopo anni di lunga collaborazione tra le due federazioni. Una pagina di wrestling dalle note chiaro scure con molti retroscena piuttosto bizzarri, figlio della situazione surreale tipica del Nord Corea ma anche della buona relazione tra il Puroresu e il Pro Wrestling che ha rafforzato l’espansione della nostra amata disciplina.
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