D-Generation X è uno state of mind, una componente sempre presente all’interno della WWE che oggi muove le fila dell’intera federazione.
Era il giorno 13 ottobre 1997 quando Shawn Michaels diede alla fazione il nome ufficiale ‘D-Generation X’, una stable che avrebbe cambiato per sempre l’approccio del fan alla disciplina e viceversa. Il concetto di Attitude Era, di contenuti vietati ai minori di 16 anni (forse anche 18) e di lotta contro il sistema è da attribuire a chi oggi – 25 anni dopo – comanda la World Wrestling Entertainment.
Paul Michael Levesque e Michael Shawn Hickenbottom (questi i veri nomi di Triple H e Shawn Michaels) sono diventati ufficialmente ‘chief content officer’ e ‘senior vice president of talent development creative’ della promotion di Stamford. Questo scenario ci porta alla mente alcune scene divertenti della D-Generation X e della loro lotta a Vince McMahon, così siamo pronti a raccontare questo viaggio nel ‘multiverso’ attraverso le vicende dei nostri protagonisti.
D-Generation X, dal ring alla scrivania
Quello che sono stati i due fondatori della D-Generation X per la WWE lo ricordiamo ancora in maniera nitida: due professional wrestler che hanno scritto capitoli interi della storia di questa federazione, regalandoci match indimenticabili lungo l’arco delle loro illustri carriere. Guardando ai loro trionfi possiamo dire che non sia mancato nulla sotto ogni punto di vista, nonostante i quattro anni di HBK fuori dal quadrato abbiano letteralmente spianato la strada per l’ascesa di HHH, creando una sorta di sliding door o di ‘what if’ (come piace dire agli americani) per cui noi non ci sentiamo di obiettare.
Come questi due grandi performers abbiano saputo rinnovarsi nel corso degli anni è oggetto di studi non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da chi sogna di sfondare in questo mondo. In tanti si sono ispirati a Triple H e Shawn Michaels per plasmare il proprio personaggio, altrettanti sono stati allenati da questi in modo da carpire ogni piccolo segreto. Sotto le loro ali sono usciti nuovi talenti generazionali che stanno attualmente dominando la scena in WWE ed altri il cui percorso è in costante evoluzione, eppure possiamo dire con certezza una cosa: non ci sarà mai nessuno migliore di chi è stato in grado di rendere la D-Generation X un punto focale per l’universo wrestling.
Ricordiamo con piacere il loro agire da fuorilegge: quel modo sfacciato di fregarsene totalmente delle regole imposte dal buon costume e quella voglia immensa di sovvertire la piramide aziendale. Perché insomma, chi non vorrebbe commettere qualche infrazione rimanendo praticamente impunito? Certo leggendo queste righe e pensando ai danni commessi dalla D-Generation X, non stiamo proprio parlando di ragazzi dispettosi, ma di veri e propri hooligans del ring; eppure questa attitudine da bad boys unita ad una innata capacità al microfono (e doti invidiabili nel quadrato) hanno reso unici coloro che attualmente ricoprono due tra le più alte cariche in WWE.
I tempi delle invasioni con il carro armato fuori dal quartiere generale, delle cascate di slime e letame o delle prese in giro al microfono sono finiti. Oggi la D-Generation X siede dietro la scrivania e ciò che ha ottenuto in questi primi mesi al comando è decisamente positivo; sebbene il loro modo di pensare è sempre sembrato austero, Triple H e Shawn Michaels hanno in realtà dato una ventata di aria fresca al prodotto e rispolverato tutto ciò che di buono la WWE aveva nascosto sotto il tappeto. Nuove storie, il ritorno di atleti licenziati e la spinta nei confronti dei più giovani: il “weekend da bamboccioni” è terminato, la settimana da impiegati modello è appena cominciata.
Triple H e Shawn Michaels lo avevano già previsto
Oggi, nel mese di ottobre dell’anno corrente 2022, possiamo dire che la D-Generation X aveva già previsto la presa della World Wrestling Entertainment. Probabilmente mi starete prendendo per pazzo eppure ci furono chiari segnali già ben prima che Triple H e Shawn Michaels mettessero le loro gambe sotto la scrivania e diventassero due degli uomini più potenti della WWE. Se pensate che mi stia riferendo ai loro ampi palmarés, non ci siete minimamente andati vicini perché sebbene io stia parlando di una vittoria non è quella di cinture o trofei a cui mi riferisco. Dei tanti episodi da cui si può attingere, due sono particolarmente significativi nella presa della federazione.
Il primo: è il 21 agosto 2006, i McMahons (Vince e Shane) sono in faida con la D-Generation X, ancora una volta pronta a minare la credibilità delle figure più autorevoli della promotion di Stamford. Quando si parla di arrivare alla vetta ci si riferisce al fatto di essere al piano più alto della scala gerarchica o magari di essere giunti sul picco di una montagna; proprio in quella serata torrida di agosto, Triple H e Shawn Michaels salivano in cima agli headquarters della WWE per mostrare al mondo intero il loro capolavoro: la scritta DX in verde fatta con lo spray a coprire l’intero edificio.
Prima del secondo fatto è obbligatoria una premessa: non prendete questo ‘statement’ della D-Generation X pensando solo al match osceno svolto in quel di Crown Jewel nel novembre del 2018, ma consideratelo come l’inizio ufficiale di quello che HHH ed HBK sarebbero diventati oggi, ovvero coloro che prendono le decisioni legate al professional wrestling all’interno della WWE. A questo unite il risultato di quello scontro pessimo contro i Brothers of Destruction vinto proprio dalla D-Generation X, un marchio indelebile – seppur dimenticabile – di quale coppia fosse la più “trend” (oggi diremmo così) nella storia della federazione.
Perciò rewind all’ottobre del 2018 ed ecco che la D-Generation X “hackera” il profilo Twitter della WWE sporcando con la più riconoscibile delle scritte ‘DX’ l’immagine profilo e la copertina. Questo gesto ha segnato di fatto il ritorno sul ring del duo, ma anche la futura presa della promotion sia dal lato creativo sia da quello della comunicazione; un messaggio che quattro anni dopo ci ritorna alla mente leggermente offuscato a causa dell’incontro nel pay-per-view saudita, più nitido riflettendo sull’attuale condizione dei nostri due protagonisti.
Dopo 25 anni di dura lotta, la D-Generation X ha finalmente conquistato la World Wrestling Entertainment. Non sono servito bombe, macerie e vittime nonostante qualcuno non sieda più alla scrivania a causa di qualche misfatto compiuto; Triple H e Shawn Michaels erano già davanti a tutti come idee due decenni or sono, oggi possono controllare la narrativa e plasmarla a loro piacimento. La loro crescita è stata esponenziale come wrestlers, come performers e come stable riuscendo a rinnovare non solo se stessi ma anche ciò che gli gira intorno. Una sola cosa non è cambiata, poiché se non siete d’accordo con loro ci sono due semplici parole ad aspettarvi: SUCK IT!
.@TripleH explains to @ShawnMichaels, @BrianRDJames and @TheRealXPac that they can no longer do many of the things they used to do as D-Generation X. #WWERaw pic.twitter.com/UVfo83dlyE
— WWE (@WWE) October 12, 2022
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