Darby Allin ha risposto a chi lo ha paragonato a Sting raccontando anche a cosa si ispira il suo stile e il facepaint
Allin ha attirato nell’ultimo periodo la curiosità dei fan per il suo stile piuttosto bizzarro sia nel lottato che nell’apparire. Ieri infatti, vi abbiamo raccontato di come avesse dormito nella sua auto la sera prima di Full Gear. Il TNT Champion è stato paragonato a diverse superstar del passato tra le quali Sting, in particolare la sua versione ispirata al Corvo di Bradon Lee. In un intervista per TV Insider, l’Allarounder ha parlato proprio di questo paragone:
Il mio facepaint proviene dalla vita reale. Non cerco di fregare il personaggio a nessuno. Mi sono sempre piaciute le cose oscure e sono sempre stato un fan dell’estetica gotica. Sono lusingato [dal confronto con Sting], è bello, ma sicuramente non è quello a cui mi ispiro.
La storia dietro al facepaint, dice Darby Allin, proviene dalla vita reale ed è infatti legata ad un evento traumatico che il campione della AEW ha raccontato nella preview del suo match avvenuto a Full Gear contro Cody Rhodes.
Dipingo il mio volto perché, all’età di cinque anni, mio zio stava guidando da ubriaco, mi venne a prende e dopo circa un’ora di guida facemmo un incidente. Lui morì ma io sopravvissi. Perciò dipingo metà del mio volto, perché una mia metà è come se fosse morta dentro.
Darby Allin considera quindi il paragone con The Stinger una lusinga ma non è realmente ciò a cui lui si è ispirato. Il suo modo di apparire è unico, come il suo stile in-ring, e proviene dalla passione per il dark e il gotico che Darby ha da sempre, ma anche da un passato turbolento costellato di traumi ed eventi drammatici che il TNT Champion ha deciso di portare con se in questo modo.
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