Ciao a tutti gli amici fan del wrestling, io sono GgCrippler e mi occupo di analizzare i temi più caldi della settimana.
Queste Survivor Series hanno mostrato un po’ di problemi, ma quello che forse è passato più in sordina è la pessima gestione dei tag team. Non a caso infatti sarà il tema di questo articolo.
Quando hai una divisione Tag Team da far impallidire il panorama mondiale è doveroso farne un cattivo uso.
È questo il pensiero che sembra fare la WWE negli ultimi tempi.
Una categoria tag team come quella di adesso permetterebbe alla WWE di fare veramente tanto, ma non viene fatto.
È intelligente ma non si applica. Una frase che tutti hanno sentito dire dagli insegnanti ai propri genitori. Paradossalmente è ciò che succede nella casa dei McMahon. Ci sono potenzialità altissime, ottimi atleti, ottimi tag team e la WWE non ne usa nessuno.
Prima però è necessario fare un passo indietro.
Perché si parla di cattiva gestione?
A quanto pare i problemi nella gestione della categoria di coppia nella compagnia di Stamford sono:
– titoli che girano sempre fra le stesse persone ( New Day, Usos, The Bar)
– troppi personaggi “comedy”
– Molti, troppi atleti completamente inutilizzati o utilizzati male.
– affossare performer e titoli con brutti siparietti comedy o in altri modi
Ed è proprio su questi quattro punti che la categoria tag team dovrebbe lavorare
Gira gira ma il finale è sempre quello.
Fra le fila dei tuoi atleti nel main roster la WWE vanta performer come i SAnitY, i Colòns, i Revival e altri ancora, eppure nessuno di questi ha ancora raggiunto un qualche risultato.
Nessuno mette in dubbio che Usos, New Day e The Bar siano tre tag team eccellenti, al contrario. Il problema sorge però quando per pigrizia del team creativo mancano coppie che possano sfidarli.
Si percepisce infatti che il team creativo non si sia, negli ultimi mesi, impegnato a costruire lo status di coppie che potessero competere per le cinture. Non a caso i RAW Tag Team Champions vantano uno status di buona fattura principalmente grazie al loro ottimo lavoro a NXT.
Eppure negli spogliatoi ci sono tanti performer che potrebbero donare incontri di coppia di notevole fattura, in più basterebbe poco per mandarne alcuni abbastanza over da permettergli di competere e vincere i titoli.
Voler far ridere!
Il wrestling ha sempre avuto i suoi siparietti comici, i quali se eseguiti con maestria donano anche un piacevole sorriso. Senza scomodare il “This is your Life” con The Rock, e rimanendo nella categoria di coppia, ricordiamo tutti la sediata di O’Reilly alle corde che gli si ritorce contro a WarGames 2017. Ma se è questo che accade nello show giallo, a RAW e SmackDown ci ritroviamo con tag team ricoperti di cibo, per dirne una.
Il comedy sia chiaro non è un male, ma solo se gestito in maniera non forzata, basti pensare al New Day. I tre unicorni infatti riescono a esprimere al meglio sia la loro parte divertente che quella agguerrita. Ed è per questo che funzionano. Quando però si vuole rendere comici personaggi come Sheamus e Cesaro il tutto risulta semplicemente : TROPPO.
Avere tanto ma non saperlo usare.
Come sopra citato la WWE ha tantissimi atleti non sfruttati, i quali fanno parte del roster ma vengono usati poco o solo in determinate situazioni.
Questo punto richiama al primo, ovvero vedere sempre gli stessi performer e percepire una mancata costruzione per tutti gli altri. A Survivor Series nel kick-off abbiamo assistito a uno scontro a 20 uomini che ha messo in luce quanto potenziale ci sia ma non venga sfruttato.
Come se non bastasse capita spesso che atleti come i Revival o gli Ascension che a NXT sono stati mattatori della categoria di coppia, ora nel main roster si ritrovano con un pugno di mosche. È comprensibile che non tutti possano essere campioni o main eventer, lo è meno gestire personaggi del genere in un certo modo.
Buried Alive Tag Team.
Arrivati al punto quattro possiamo affermare che nessuno odia il comedy ma che tutti odiano il suo cattivo utilizzo.
Esiste però qualcosa del comedy noioso e di quello forzato: QUELLO NOIOSAMENTE FORZATO.
Nell’Aprile di questo anno a Wrestlemania 34, abbiamo assistito alla completa sepoltura della categoria di coppia quando il Monster Among Men con Nicolas, un bambino di soli 10 anni ha vinto i titoli di coppia. Per mesi e mesi i The Bar avevano battagliato con tutti e avevano dato sfoggio di grandi abilità, tutto distrutto in quattro minuti di umiliazione per i due.
Un match che affossa praticamente l’intera categoria di coppia, dimostrando che da solo Braun può fare ciò che molti non sono riusciti a fare in due. Questo però non è bastato alla WWE la quale Lunedì scorso fece sì che da solo Braun asfaltasse tutta la categoria di coppia di RAW completamente da solo. Quasi come se tutti coloro che compongono questa categoria servano solo come riempitivo per le card dei PPV e i momenti morti dello show.
In conclusione
In breve si può nettamente affermare che non è sempre stato così e che anche la categoria di coppia ha avuto i suoi momenti d’oro.
Purtroppo però adagiarsi sugli allori del passato serve a poco, sarebbe invece più utile dare una svecchiata e una dignità a una categoria che nel resto del mondo viene tratta con i guanti.
E parlando di Tag Team nel mondo, non è un mistero infatti che da un po’ la WWE sia interessata agli Young Bucks, i quali da un po’ rifiutano. Certamente due atleti di quel calibro non nuocerebbero alla compagnia ma allo stesso tempo siamo sicuri che verrebbero sfruttati a dovere? È forse proprio per questo che i due rifiutano?
Insomma, la WWE si mostra sempre una compagnia dalle mille possibilità e zero usi, lasciando i fan con la stessa impressione che tutti gli insegnanti hanno dei loro alunni: “È intelligente ma non si applica”.