Ed eccoci tornati con il recap del nuovo episodio di Dark Side of the Ring, che stavolta ha come tema centrale una delle federazioni più estreme mai conosciute dal Sol Levante: la FMW, la Frontier Martial-Arts Wrestling di Atsushi Onita.
Ad aver partecipato a questo episodio sono state, oltre ad Onita stesso, alcune delle icone dell’Hardcore Wrestling come Mick Foley, Terry Funk e Sabu, che hanno raccontato della brutale federazione nipponica in ogni minimo dettaglio
In caso non lo abbiate ancora fatto, vi invito a recuperare la puntata dedicata a Chris Kanyon. Detto questo, possiamo iniziare con il recap di questo episodio di Dark Side of the Ring.
FMW: tutto quello che è emerso dall’episodio di Dark Side of the Ring
1- La nascita della FMW
Prima di entrare più nel vivo della questione, è giusto fare un breve quadro generale e capire cosa portò Onita a fondare la FMW. Onita, allenatosi nel dojo della All Japan Pro Wrestling, divenne il protégé di Terry Funk in America dopo essere rimasto affascinato dal suo stile. Lo stesso Funk ha ricordato l’episodio, dicendo che quando Onita gli disse di voler essere come lui scoppiò a ridere poiché voler essere come lui, in un certo senso, è una cosa orribile.
Diverse vicissitudini, come l’essere stato coinvolto nel famigerato Tupelo Concession Stand Brawl e l’essere stato preso a calci in faccia da una donna, fecero capire ad Onita che l’Hardcore Wrestling e la violenza più cruda in generale scatenano l’eccitamento nel pubblico.
Una volta tornato in AJPW Onita sembrava essere indirizzato nella zona main event, ma a causa di un brutto infortunio al ginocchio fu costretto a stare per parecchio tempo assente dalle scene. In questo periodo di assenza maturò ed in seguito attuò l’idea di sfidare un campione di karate in una serie di incontri che attirò non poco l’attenzione del pubblico.
Fu così che nacque la FMW, la Frontier Martial-Arts Wrestling appunto, federazione in cui ebbero rilevanza diversi atleti sia maschili che femminili ed appartenenti a diverse categorie di peso, sebbene lo spettacolo principale sarebbe stato il cosiddetto “blood & guts”, il wrestling estremo.
2- Lo spettacolo estremo e l’amore del pubblico
Mick Foley, per far capire quanto fosse estrema la FMW, ha accennato ad uno spettacolo in cui un’atleta femminile venne colpita da una palla di fuoco che finì per bruciarle in ring-attire fino ad arrivare alla sua pelle.
Dopo una breve carrellata delle leggende che hanno calcato i ring della FMW, la parola passa a Sabu che ha raccontato di come sia approdato in questa federazione quasi per caso, principalmente per merito dello zio The Sheik. Zio e nipote lottarono in alcuni Barbed Wire Tag Team match dove il futuro Homicidal, Suicidal and Genocidal era ancora relativamente un novellino e si procurò alcune delle prime cicatrici.
Oltre a ciò, si fa sempre cenno all’estrema connessione di Onita con il pubblico a tal punto che l’atleta stesso, spesso e volentieri, era in lacrime durante i suoi promo mentre i fan esultavano a gran voce.
3- Exploding Barbed Wire Match
Sebbene tecnicamente questa sezione si colleghi alla precedente, l’Exploding Barbed Wire Match merita una sezione a parte, giusto per far capire cosa sarebbe dovuto essere quello di AEW Revolution tra Jon Moxley e Kenny Omega.
Stando a quanto raccontato da Sabu, ad Onita venne in mente la creazione di questo match quando si trovava a Porto Rico e volle attuarla in ogni modo possibile in FMW. Persino Foley, l’Hardcore Legend per antonomasia, ritiene tutt’ora troppo estrema e pericolosa.
Sabu ha poi raccontato di come lui e lo zio combatterono contro Onita e Tarzan Goto proprio in quella stipulazione, di come le fiamme erano estremamente alte ed incontrollabili e di come il logo della FMW al tappeto sembrava sciogliersi per quanto fosse caldo il ring. In questo match, poi, Sabu cercò di domare le fiamme lanciando diverse secchiate d’acqua nel ring, così come Tarzan ed Onita, visto che The Sheik non poté uscire facilmente dal ring e quando finalmente ci riuscì si ustionò il 60% del suo corpo.
Un altro match di questa stipulazione fu quello tra Onita ed il suo mentore Terry Funk, match non pericoloso quanto il tag team citato poc’anzi ma comunque molto violento. Tra l’altro fu qui che Onita fece da scudo umano al mentore al termine dell’incontro, esattamente come Eddie Kingston fece con Moxley, ma a differenza che in AEW l’esplosione finale fu a dir poco terrificante.
4- Il cambio di direzione ed il crollo della popolarità
Dopo 5 anni dalla nascita della FMW, Onita annunciò il ritiro e si impegnò nell’anno seguente a cercare un successore come uomo di punta della federazione. La scelta ricadde su Hayabusa, con il quale Onita combatté il suo match di ritiro sempre in un Barbed Wire Explosion, in cui lo stesso Onita affermò che Hayabusa non era l’atleta più indicato per i Death Match nonostante l’ottima preparazione. La figlia di Hayabusa, Ayane Ezaki, invece è di tutt’altro avviso e riteneva perfetto l’inserimento del padre nell’Hardcore Wrestling.
Come presidente della FMW, invece, ad Onita succedette il ring announcer Shoichi Arai ma questi era alla sua prima esperienza come promoter e non sapeva come gestire la federazione. Arai abbandonò i Death Match che tanto avevano reso popolare la federazione ed assunse Hiromichi Fuyuki come consigliere, il quale diede un’impronta molto più “entertainment” alla FMW rendendola di fatto una “WWE giapponese”.
Come ultimo grande cambiamento, inoltre, Arai e Fuyuki decisero anche di licenziare definitivamente Onita che era tornato nel 1996 come heel in rivalità proprio contro Hayabusa.
5- L’infortunio di Hayabusa e la fine della FMW
Facciamo un salto avanti nel tempo al 22 Ottobre 2001, Hayabusa affrontò Mammoth Sasaki ma fu durante questo match che il primo si procurò l’infausto infortunio al collo che lo paralizzò completamente, causando il panico più totale tra il pubblico all’arena e costringendo tutti gli addetti ai lavori ad intervenire.
Sabu ha commentato l’incidente con una frase che sottolinea perfettamente le conseguenze: “non morì, ma subì un destino peggiore, io stesso avrei preferito morire”. Ayane Ezaki ha poi detto che il padre soffrì terribilmente di depressione a seguito dell’incidente, dato che lo privò della cosa che amava di più fare.
Senza un uomo di punta in FMW, Arai si ritrovò pieno di debiti tra cui anche con la Yakuza e ciò non è un buon segno. Sapendo le conseguenze che comporta l’essere indebitato con la mafia giapponese, Arai si impiccò in un parco a Tokyo. La figlia di Arai, Shell, ha affermato che secondo lei Onita usò il padre poiché era troppo buono ed ingenuo.
Infine si è anche parlato della brevissima rinascita della FMW nel 2015, sotto direzione di Onita e con il contributo anche di Hayabusa come produttore esecutivo, sebbene questi si sia presentato in qualche show in sedia a rotelle. Tuttavia, ancora una volta, il fato è stato contro la federazione e meno di un anno dopo a causa di un’emorragia cerebrale.
Così si conclude l’episodio di Dark Side of the Ring dedicato alla FMW di Atsushi Onita, della sua rapida ascesa e della sua tumultuosa caduta. Restate connessi con The Shield of Wrestling anche per il recap di quello della settimana prossima, che parlerà di Johnny K-9.