Hard Knocks: i match da far vedere a chi dice che il wrestling è finto – Eccovi uno degli articoli provenienti da TSOW Magazine 14!
Amici di The Shield Of Wrestling, in contemporanea all’uscita del quindicesimo numero della nostra rivista, abbiamo selezionato per voi un articolo per ogni numero uscito sino ad oggi.
Direttamente da TSOW Magazine 14, una carrellata di incontri perfetti da mostrare a chi si limita a pensare che il Pro-Wrestling sia solo ed esclusivamente finzione, a cura di Simone Degano. Buona lettura!
Hard Knocks: i match da far vedere a chi dice che il wrestling è finto (da TSOW Magazine 14)
Tante, tantissime, forse troppe volte noi fan del wrestling ci siamo ritrovati costretti ad ascoltare parenti, amici e conoscenti che ci hanno detto (anche abbastanza schifati) “ma come fai a vedere queste sceneggiate, è tutto finto” con atteggiamento strafottente e di superiorità? Beh, oggi noi proviamo a consigliarvi 5 match da far vedere per provare a far cambiare idea a chi non ama il pro-wrestling! Cominciamo con qualcosa di recente: il cruento Texas Death Match tra Swerve Strickland e Adam Page di AEW Full Gear 2023. La campanella non fa in tempo a suonare che i due cominciano a massacrarsi con una violenza inaudita. Il match non è adatto ai deboli di cuore: Page, con una spillatrice, attacca dei fogli sulla guancia di Strickland e poi beve il suo sangue, mentre Swerve rischierà di cavare un occhio all’avversario con il filo spinato. Un match brutale tra due atleti fenomenali che non può far altro che lasciare a bocca aperta chi lo guarda. Continuiamo con quello che in molti definiscono “il miglior match mai fatto da un non-wrestler”: lo Street Fight Match tra Shane McMahon e Kurt Angle di King of the Ring 2001. Circa 26 minuti di contesa memorabile, intensa, a tratti pazzesca e piena di spot folli. I Belly-to-Belly Suplex sui vetri sono qualcosa di assurdo, manovre rimaste indelebili nella storia della WWE. Non possiamo, poi, non citare qualcosa che proviene dalle federazioni indipendenti più estreme del panorama: un buon esempio è la sfida tra Neil Diamond Cutter e Matt Tremont a H2O 7 F’n Years. 700 tubi al neon (100 per ogni anno della federazione H2O), sangue dappertutto, due atleti stoici che soffrono in modo incontrollato e si spingono oltre ogni limite pur di dimostrare il proprio valore.
Ma non serve necessariamente sfociare nell’estremo: Katsuyori Shibata vs Tomohiro Ishii del G1 Climax 23 è un esempio perfetto. I due giapponesi si demoliscono dall’inizio alla fine a colpa di pugni, chop, calci, gomitate, testate e molto altro. Un incontro di un’intensità unica un vero e proprio manifesto dello strong-style. Chiudiamo con un grande classico: il leggendario Hell in a Cell Match tra Mankind e The Undertaker del 1998. Anche i non amanti del wrestling non potranno rimanere impassibili di fronte ai pericolosissimi voli di Mick Foley, con Jim Ross che arriverà ad urlare “Good God almighty! They killed him. As God as my witness, he is broken in half.” Spalla slogata, commozione cerebrale, ferite dappertutto e un dente saltato che gli si è infilato nel naso: Mankind continuò a lottare nonostante tutto ciò, regalandoci uno dei match più iconici della storia della WWE.
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