John Cena ha clamorosamente turnato heel durante Elimination Chamber 2025, in un momento che è già nella storia della WWE.
La notte di Toronto è stata senza dubbio un crocevia fondamentale nella strada che porterà a Las Vegas, sede della 41ª edizione di WrestleMania. Il main event lottato metteva in palio la chance di affrontare l’Undisputed WWE Champion Cody Rhodes allo Showcase of the Immortals, in una sfida nella gabbia condita da un parterre di massima eccellenza.
CM Punk, Seth Rollins, Damian Priest, Logan Paul, Drew McIntyre e John Cena. Sei nomi importanti per una delle Chamber col più alto star power di sempre.
Alla fine a trionfare è stato il Leader della Cenation, ma è quello che è successo dopo ad aver letteralmente fatto esplodere il mondo del wrestling.
John Cena è di nuovo un cattivo
Per almeno quindici anni John Cena ha sicuramente rappresentato l’emblema del cavaliere senza macchia, il paladino da centinaia di Make-A-Wish che lotta con impegno, lealtà e rispetto, nella più classica allegoria del bene contro il male, dualismo filosofico che muove fin dall’inizio la struttura interna del professional wrestling.
Vince McMahon ha imposto sin dal 2005 il bostoniano come figura centrale dell’ecosistema WWE, rendendolo il sole di un sistema che ruotava intorno a lui. Questo imporre John, quasi come una macchietta delle volte, incapace di scendere in un lato umano quanto più simile alla verità dei rapporti umani, ha scatenato nei fan spesso il desiderio del proibito.
“John Cena heel” era la mela con cui il Diavolo tenta Eva, quello che sapevi non fosse possibile per tanti, troppi motivi (economici e di status di volto dell’azienda) ma che desideravi ardentemente. Non sono mancate le occasioni in cui la WWE ha giocato col turn heel del bostoniano ma alla fine, anche quando sembrava la scelta più logica, ha sempre desistito nell’andare sino in fondo, pavida nel perdere l’eroe amato dai bambini, ma non sempre dai più grandi.
Il tempo passa per tutti e John Cena non è più la figura di riferimento ormai. Prima Roman Reigns e ora Cody Rhodes hanno tentato di prendere quell’eredità, ma se il samoano ci è riuscito solo polarizzando l’interesse grazie alla sua riuscitissima gimmick da top villain, l’American Nightmare sembra essere in tutto e per tutto l’erede naturale di John.
Da dove nasce il turn heel?
John Cena si è da tempo avviato alla carriera di attore, seguendo le orme di The Rock e Batista. Il 2024 lo ha visto chiudere al 16° posto degli attori più pagati, senza dubbio incoraggiante per il proseguo della sua vita, professionale e non. C’era però un capitolo ancora da chiudere, quello relativo alla WWE, l’azienda che lo ha reso ciò che è ora.
Senza togliere meriti al talento del sedici volte campione, John è e resterà per sempre il prodotto per eccellenza creato dalla World Wrestling Entertainment. Una longa manus che ha fatto sì che si imponesse fino a raggiungere uno status da GOAT debate dei più grandi della disciplina, attestato da trionfi e grandi serate.
C’erano, come detto, ancora le ultime pagine da scrivere e John Cena ha scelto di farlo nel modo meno americano possibile, con un tour di ritiro da oltre 35 date firmate. L’annuncio è arrivato a Toronto, città tradizionalmente ostile al bostoniano nel suo prime, complice anche la faida con Edge, durante Money in the Bank 2024.
Il tour ha avuto inizio durante la prima puntata di RAW su Netflix, in cui John ha annunciato la sua presenza alla Royal Rumble, presenza garantitagli di diritto. L’obiettivo è dunque fissato: 17º titolo mondiale e main event di WrestleMania. Sparito dai radar si presenta direttamente a Indianapolis, da favorito al successo. Il duello finale con Jey Uso premia il samoano, cementificando dunque l’idea che il John Cena quasi cinquantenne, e meno che part timer, non solo sia fallibile ma quasi non regga il passo con la nuova era.
La conferenza post show sorprende, con Cena che dichiara con fermezza come l’obiettivo resti il medesimo e per farlo si iscriverà, ancora senza qualificazione, all’Elimination Chamber Match. La sua vittoria del titolo viene da lui stesso definita come “il meglio per il business”. Una frase che solo ora assume un tono più sinistro.
La mancata qualificazione del bostoniano snerva gli altri contendenti, che non mancano di lanciare frecciatine al sedici volte campione del mondo. Si arriva ancora a Toronto, in una serata già condita da due ritorni, ma ancora non stanca di elargire sorprese ai fan.
Cosa è successo a Elimination Chamber 2025?
A Elimination Chamber arriva l’ora della sfida maschile nella gabbia. Drew McIntyre e Damian Priest lasciano rapidamente la contesa e poco dopo li raggiunge anche Logan Paul. Restano John Cena, Seth Rollins e CM Punk.
Tra il Leader della Cenation e il Best in the World sembra di rivivere il 2011, con i due che pescano dalle grandi sfide del passato una serie di sequenze ben incastrate, figlie dell’innegabile chimica che gli ha sempre contraddistinti. La combo dei due vecchi rivali elimina Seth Rollins, che non sembra accettare con sportività il verdetto.
Stomp al veleno ai danni del Second City Saint e chance ghiotta per Cena. La faccia di John è tutta un programma; capisce l’occasione e rapidamente imprigiona Punk in una atroce STF, portandolo addirittura a svenire. Vittoria per il bostoniano, interrotto da quello che sarà il suo avversario a WrestleMania, ora è ufficiale, Cody Rhodes.
Seguono poi negli arrivi Travis Scott e The Rock. L’American Nightmare giura amore eterno al ring e ai suoi fan e rifiuta in modo colorito la gentile offerta del Final Boss. Sullo sfondo John Cena esulta in modo goffo, quasi comico e procede ad abbracciare Cody Rhodes.
Uno sguardo gela il sangue allo spettatore e il gesto del Final Boss è inequivocabile: tagliare la gola. John recepisce e dopo un Low Blow pesta a sangue il campione WWE, coadiuvato da un estetico Travis Scott, personalmente quid pluris di un segmento già di per se magistrale, sotto gli occhi, parzialmente oscurati dagli occhiali, freddi e compiaciuti di Dwayne Johnson.
Sono circa le 4 di notte in Italia, tra l’1 e il 2 marzo 2025. E abbiamo appena assistito ad uno dei momenti più importanti della storia della WWE: il turn heel di John Cena, il turn più atteso del secolo.
È il nuovo Bash at the Beach 1996?
Risposta breve, no. Contesto: stiamo parlando del clamoroso turn heel di Hulk Hogan, quello che diede la nascita della sua gimmick “Hollywood” a capo del New World Order.
I due turn sono ben diversi per dinamica e finalità, pur con delle somiglianze. Il turn di Hulk Hogan era un disperato tentativo della WCW di rinnovare il suo personaggio, strappato a suon di milioni di dollari alla WWF ma evidentemente non più in grado di essere amato in senso assoluto dai fan ribelli nella seconda metà degli anni 90.
Il turn di Hogan “salvò” la sua carriera, rendendolo ancora per anni il main draw del professional wrestling occidentale e diede alla WCW il boost decisivo per mettere momentaneamente la freccia sulla rivale, prima degli errori che portarono poi al controsorpasso e alla bancarotta.
Quello di John Cena è ben diverso. Il sedici volte campione del mondo non ha bisogno di un rinnovamento ad oggi, non ha bisogno di un qualcosa che gli allunghi la carriera o lo renda nuovamente hot. La sua carriera finirà a dicembre di quest’anno.
John stava forse vivendo il periodo di più amore incondizionato dei fan dal 2004 e il suo viaggio di ritiro sarebbe stato accolto da applausi in ogni arena. Allora cosa ha spinto John Cena e la WWE a prendere la strada più coraggiosa, quella di rendere l’uomo simbolo della PG Era come il cattivo principale della parte rovente della Road to WrestleMania?
L’amore per il business di John? La voglia di raccontare ancora una storia? La prospettiva di fare ancor più soldi? Il desiderio di sorprendere ancora una volta i fan? Forse un mix di tutto questo, ma è opportuno soffermarsi su un punto, quello della storia.
Qual è la storia che John Cena vuole raccontare? Presumibilmente quella dell’ossessione per il 17º titolo mondiale, un ultimo ballo che gli permetterebbe di superare Ric Flair e imporsi da solo come vertice della piramide dei grandi World Champions della disciplina. Ma allora perché turnare? Non sarebbe bastato essere il “solito” John Cena per arrivarci? È qui che potrebbe esserci il lavoro fine di booking, perché la risposta in un mondo razionale dovrebbe essere no.
No, il John Cena attuale fa fatica, si fa eliminare da Jey Uso, perde con Austin Theory e con Solo Sikoa, e ha bisogno dell’aiuto sporco di Seth Rollins per vincere contro CM Punk. Il John del 2025 non può battere Cody Rhodes, l’uomo del miracolo di Filadelfia, l’uomo che ha posto fine alla più grande epopea degli ultimi anni: il regno di 1316 giorni del Tribal Chief. Colui che negli ultimi due anni ha portato prima The Rock e poi John Cena a turnare heel, a dimostrazione del suo ruolo centrale nella moderna WWE.
John Cena è un uomo, non un superuomo come per anni è stato definito. Il tempo passa ed è passato anche per lui, ed è per questo che l’unica chance di poter battere Cody Rhodes e conquistare l’Undisputed WWE Championship è unirsi a The Rock, con i suoi modi esagerati da involontariamente comico villain, che funzionano evidentemente solo per lui in questa industria.
E a completare il quadro c’è poi Travis Scott, con la sua naturale aura, che sembra uscito direttamente dalla Ruthless Agression per le cose che fa. Una star della cultura pop che si affianca a una star del wrestling, come Dennis Rodman quando si affiancò ad Hulk Hogan.
Cosa dobbiamo aspettarci dal turn heel di John Cena?
John Cena è per la prima volta dopo oltre due decenni dall’altra parte della barricata. Vale a dire dunque che sia per lui che per noi questo sarà un salto nel vuoto. Cena si sentirà confident nei panni del cattivo? Una domanda non così banale, riferita a chi negli anni ha ricevuto un solo ordine dall’alto.
Quel che è certo è che qui si può continuare a fare la storia creando forse un’ultimissima gimmick per il bostoniano, in grado di diventare la ciliegina sulla torta di una carriera unica e irripetibile.
Cambio look, cambio vestiario (quanto stonava su un uomo della sua età?) e magari anche una nuova theme song. Ripescare “Bad, Bad Man” dal suo album per esempio sarebbe molto interessante, ma online girano già alcune alternative.
La WWE ha scelto di sorprendere, John Cena ha scelto di emozionare. Quel che è certo è che Elimination Chamber è stato e sarà un evento indimenticabile della storia del wrestling. Tanto che tra qualche anno arriveremo a domandarci: “Dove eri quando John Cena ha turnato heel nel 2025?”
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