Fin dal suo debutto in AEW durante lo show Double Or Nothing del 2019, Jon Moxley (che ha paragonato il Wrestling al mondo Marvel) si è imposto come uno dei migliori lottatori nel roster di Tony Khan.
In WWE si fece conoscere alla grande come Dean Ambrose, ma l’ultimo periodo fu molto difficile, tanto da causargli depressione e rabbia.
Le rivelazioni di Jon Moxley
Nel libro in uscita di Jon Moxley, intitolato Mox, l’atleta ha raccontato l’incredibile frustrazione provata a causa del pessimo booking WWE avuto nell’ultimo periodo in quel di Stamford:
“Una volta ero uno dei più popolari di tutta la WWE, e poi mi trovai perso sul ring di fronte a un pubblico confuso e apatico. Ero come morto in acqua, inconciliabile, un cane da portare fuori e fucilare, e ne ero pienamente consapevole in ogni secondo, lento e straziante, eppure le mie obiezioni sono state ignorate, come quei film in cui il ragazzo è sveglio ma paralizzato durante un intervento a cuore aperto.
Se hai visto uno dei miei segmenti in TV durante quel periodo sai di cosa sto parlando… a meno che tu non l’abbia cancellato dalla tua memoria. Se pensavi di essere confuso, immagina come mi sentivo? Me**a, almeno tu avevi il telecomando. Io non potevo semplicemente cambiare il canale della mia vita. Ero all’inferno.
Non ero solo depresso, ero arrabbiato. Non è che non mi piacciano i soldi, ma non voglio che le cose vadano così. Perché devono renderlo impossibile? Perché tutto deve essere così stupido? Mi faranno davvero allontanare da tutti questi soldi, vero? Non possono solo scrivere una buona storia e farmi fare un buon promo Fn? Non posso credere che sia arrivato a questo. C’è stato un tempo in cui pensavo di essere un ergastolano in WWE. Un mucchio di idioti che suonano i violini mentre la nave affonda e Vince continua a perdere la testa. “F*****o, andrò in Giappone o qualcosa del genere”, dico a Renee, mentre sorseggio il mio terzo drink.”
Un duro sfogo, che racconta una delle più grandi difficoltà vissute da Jon Moxley.