NJPW | 5 MIGLIORI MOMENTI dell’anno, la New Japan Pro Wrestling non é mai stata cosi viva
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La New Japan Pro Wrestling non è mai stata così viva e fa strano dirlo, il suo anno si è aperto con Wrestle Kingdom 13, l’evento che ha visto Kenny Omega lasciare la compagnia e contemporaneamente Hiroshi Tanahashi come nuovo campione, ancora una volta, l’ennesima. A primo impatto, i due eventi son parsi tragici agli occhi di noi fan occidentali, la federazione nipponica si era infilata in un bivio senza via d’uscita, ma anche nei momenti più brutti, esiste uno spiraglio da cui rinascere; In questo caso lo spiraglio si chiama Jay White, l’atleta neozelandese che è riuscito a dare una ventata d’aria fresca alla federazione, e proprio dal leader del BULLET CLUB partirò col classificare i 5 MIGLIORI MOMENTI dell’anno della NJPW.
5 – IL TAGLIAGOLE SI TINGE DI ORO
11 Febbraio, ”New Beginning in Osaka”, il main event vede Hiroshi Tanahashi difendere la cintura vinta il mese precedente contro colui che qualche anno prima era un semplice Young Lion, Jay White. Proprio mentre Mr.Tokyo Dome lo stava per colpire con la sua manovra definitva, la High Fly Flow, White lo blocca nella Blade Runner e lo schiena, divenendo il nuovo IWGP Heavyweight Champion. Un momento destabilizzante per i fan orientali presenti all’arena, il loro asso ha perso, ha consegnato il suo trono ad uno stupido ”gaijin”. D’altra parte, però, il fan occidentale ha gioito, perchè il nuovo che avanza ha vinto il ”vecchio”, quel ”vecchio” che un mese prima fu, forse, il motivo dell’addio del tanto amato Kenny Omega.
4 – PIOVE ANCHE IN AMERICA
Il regno del tagliagole non dura troppo, ma funziona nel dare alla federazione una ventata d’aria fresca. 6 Aprile, ci troviamo in America, precisamente a New York City, nel leggendario Madison Square Garden, nel main event si scontrano il campione dei pesi massimi IWGP e il vincitore della New Japan Cup. Il campione lo conosciamo bene ma chi ha vinto l’edizione annuale della New Japan Cup? Il vincitore dell’importante torneo è proprio Kazuchika Okada; Okada è il progetto perfetto della compagnia situata oltreoceano, non delude mai, ha letteralmente fatto tutto nonostante la sua giovane età. Il main event è dunque designato, torniamo al 6 Aprile, nonostante il giapponese sia spesso infastidito dall’attuale manager di White ed anche suo ex manager, Gedo, riesce a portarla a casa con la solita sequenza finale condita dal Revolution Tombstone Piledriver e dal Wristlock Lariat, meglio conosciuto come Rainmaker.
3 – L’ONORE DELLA DISCIPLINA
14 Ottobre, King Of Pro Wrestling, si affrontano Jushin Thunder Liger e Minoru Suzuki, tutto tranquillo no? Sarebbe effettivamente tutto tranquillo se qualche mese prima Minoru Suzuki non avesse risvegliato la parte più malvagia della leggenda mascherata, Kishin Liger! Kishin è la versione irrazionale e malvagia del buon Jushin, una versione che a match in corso si impossessa del corpo della leggenda rendendolo irriconoscibile, un vero e proprio evento nel mondo del Pro Wrestling, che scosse l’intero globo 20 anni fa proprio come lo ha scosso quest’anno, da pelle d’oca.Torniamo, però, a KOPW dove non vediamo la parte malvagia di Liger, bensì ”Battle Liger”, la sua versione più combattiva e più ”terra-terra”. Il match con Minoru è di fatto leggendario, la spunta il leader della Suzuki-Gun, con l’infallibile Gotch Style Piledriver. Il post match è da lacrime, un Minoru Suzuki visibilmente commosso si inchina al cospetto dello sconfitto Liger. Non vi capiterà MAI più nella vita di vedere un uomo senza cuore come Minoru, commosso.
2 – L’UCCISORE DEGLI DÈI FALSI E BUGIARDI
12 Agosto, finale del torneo più iconico dell’intero mondo del Pro Wrestling, il G1 Climax.Si scontrano Kota Ibushi e Jay White, entrambi hanno disputato un ottimo torneo sbaragliando la contesa che, però, è stata viva fino all’ultimo! Kota Ibushi, facente parte del BLOCCO A, si è giocato fino all’ultimo match il primato con il campione massimo, Kazuchika Okada, battendolo all’ultima giornata. Dall’altra parte la situazione è praticamente analoga, Jay White si è ritrovato all’ultima giornata a dover battere il leader dei Los Ingobernables de Japon, Tetsuya Naito, per avanzare alla finalissima.Torniamo al 12 Agosto, un Kota Ibushi visibilmente infortunato alla gamba riesce a difendersi dalle scorrettezze che gli vengono inflitte dal leader del BULLET CLUB, mettendolo infine KO con la sua mossa finale, la Kamigoye, la manovra che uccide gli Dèi. Quasi divino lo sforzo compiuto da Kota Ibushi quel giorno nel colpire Jay White con la sua mossa finale. Vanno fatti, però, dei grandissimi complimenti al neozelandese, protagonista di una prestazione da assoluto leader tecnico, ha condotto una contesa di rilevanza mondiale.