Pagelle di NXT TakeOver: In Your House, Analizziamo insieme l’ultimo TakeOver!
Nella giornata di ieri è andato in scena NXT TakeOver: In Your House, l’ultimo evento speciale del brand giallonero. Tanta carne sul fuoco ma tanto pronosticabile ed innocuo fumo, non ci resta che analizzare l’evento, match per match. Stavolta nessun incontro nel preshow, si parte direttamente dalla main card!
Mia Yim, Shotzi Blackheart & Tegan Nox vs Candice LeRae, Dakota Kai & Raquel Gonzàlez
Come nel più solito dei match 3 contro 3 tra CHAOS e BULLET CLUB, non vince nessuno. 10 minuti evitabili ma indispensabili per coprire una card piena di incontri filler. Le 6 performer fanno il loro e l’impegno è assolutamente apprezzabile, peccato però per alcune scelte nella produzione. Ritengo sia diabolico avere 10 minuti di Candice LeRae a disposizione e non sfruttarli minimamente. Anzi, l’ex PWG esce direttamente dagli schermi, per colpa della più vecchia delle risse da Far West, atta a dare un senso di continuità che si sviluppa molto tristemente nel corso dell’evento. Detto ciò, il team delle eroine vince nell’indifferenza più totale. L’apatia regna, nonostante gli sforzi.
VOTO: 6/10
Finn Bàlor vs Damian Priest
La sorpresa della notte, Prince e Priest mettono su buon match dove lo sforzo e la prestanza fisica fan da protagonisti. La ricerca di un realismo, contestualmente fittizio, aiuta l’incontro a rendere più di quanto ci potessimo aspettare. I due partono a 1000, sbalordendo tutti e cosa più importante, il ritmo non cala durante la contesa. I colpi di Priest sono più potenti ma Bàlor è più agile e scaltro, caccia dal cilindro anche colpi inediti per la solita produzione NXT. Impossibile non amare il Diving Double Foot Stomp sul collo dell’avversario che sta usando le sue forze per tornare in piedi, per giunta sfruttato in maniera stealth, proprio come lo Springboard Dropkick di Naomichi Marufuji. Ho inoltre apprezzato tantissimo le sequenze dove han lasciato alludere ad un finale repentino, per poi concentrarlo molto intelligentemente. Vince Prince e tutti a casa. Detto ciò, come è possibile notare, il canovaccio è molto semplice, ma efficace. Come diceva qualcuno, in un ambiente totalmente diverso… “Fare wrestling è semplice, ma fare del wrestling semplice è la cosa più difficile che ci sia“.
VOTO: 7.75/10
NXT North American Championship: Keith Lee (c) vs Johnny Gargano
”Quando Johnny va, che strane cose fa…” Sta diventando sempre più difficile parlare dell’act di Johnny Wrestling senza infilare prepotentemente delle battute nella pentola. Dall’altra parte abbiamo avuto un ragazzone che non è sembrato troppo distante dalla stupidità mostrata dall’altro. Lee persevera e finisce sempre fregato dall’altro, fino a quando il suo avversario mostra comportamenti ancora più sconvolgenti che lo incalzano. Una strategia, quella di Johnny, comprensibile soltanto se finalizzata al risultato che lui brama. Chi ha prodotto l’incontro evidentemente ha pensato ad altro e la figura di Johnny muore sempre di più. Quel briciolo di credibilità che il turn ti conferisce, ucciso in tempo record. Andando sul lato tecnico, i due sono sembrati molto incerti ed in diverse sequenze si notano piccole o grandi imprecisioni. Keith Lee e Johnny Gargano ci hanno abituato a ben altro, disumano chiedere ed accontentarsi di così poco da due performer simili. Vince Lee grazie alla tremenda incapacità fisica e mentale del suo avversario. Detto ciò, l’incontro non raggiunge la sufficienza per colpa di un mix tossico che vedere iniettato a due pro wrestler del genere, fa male, molto male.
VOTO: 5.5/10
Last Chance Backlot Brawl match per l’NXT Championship: Adam Cole (c) vs Velveteen Dream
Quella che un mese fa sembrava una novità, ora è un a pratica crudelmente inflazionata. Il cinematic match non deve essere questo. Teletrasportandoci all’incontro, 20 minuti di nulla. In un lasso di tempo non indifferente non accade assolutamente nulla e mi chiedo, perché non fare un semplice match di wrestling? Tra il nulla generale e qualche spot repentino, gli scagnozzi della Undisputed ERA vengono maltrattati di nuovo, come sempre. Nelle pagelle di Money in the Bank citavo già la fazione morale dei Super Cattivi, ecco, loro ne sono l’esempio più lampante. Persone soggiogate da ideali buzzurri, che non riescono ad uscire dalla propria bolla e sono cattivi perché… essenzialmente sono cattivi. Spostandoci verso la regia, non sono victorlaszlo88 ma le luci ingombranti danno un enorme fastidio anche a me, ecco. Nel corso delle ultime settimane ho provato a creare delle categoria di Cinematic Match, quelli che giocano e quelli che vogliono farsi prendere sul serio. Quest’ultima categoria muore prima di nascere quando la regia è pigra e di basso livello. Non c’è altro da dire, evitabile e per giunta fastidioso. Come fatto in precedenza per incontri di questa sotto categoria da me inventata, non darò una valutazione numerica per una coerenza espressa anche nel giudizio del fu Boneyard Match.
VOTO: S.V.
Karrion Kross (W/Scarlett) VS Tommaso Ciampa
Quello che ci si aspettava e niente di più. Il problema, se vogliamo chiamarlo così, è doversi aspettare squash di 6 minuti da un performer. Risulta quasi offensivo verso la sua persona e le sue capacità. Per carità, il prodotto WWE è totalmente globalizzato e son quasi costretti a muoversi così in tali frangenti. Ciò non toglie che una prestazione convincente può essere resa in un milione di modi migliore, basta soltanto affacciarsi ad altri mondi e confrontarsi, nulla più.
VOTO: S.V.
NXT Women’s Championship match: Io Shirai vs Charlotte Flair (c) vs Rhea Ripley
Il migliore incontro della serata, notevole esposizione di professional wrestling. Ritmi accesi dal primo minuto ed un rateo pulizia/velocità difficilmente trovabile in altri match femminili WWE, forse effettivamente nessuno. Charlotte comanda e le sfidanti eseguono, impeccabile la figura wildcard di Io Shirai che non sbaglia un colpo e non rallenta un secondo, il signor Masato Yoshino ne sarebbe assolutamente fiero. Sfruttata bene anche la figura dell’australiana, indubbiamente la meno talentuosa delle tre che però, per diversi motivi, è riuscita a ficcarsi nell’economia del match egregiamente. Emozionanti i riferimenti al cammino delle 3 e finale perfetto seguendo la storia raccontata. Una pietra miliare del wrestling femminile WWE, non che la concorrenza sia spietata, ma questa contesa ha i suoi grandissimi meriti. L’ex Stardom vince grazie alla sua furbizia con un Moonsault quasi chirurgico.
VOTO: 8.5/10
Che dire, siamo arrivati alle conclusioni finali. Un evento di 6 incontri con soltanto due match degni di nota, non può essere valutato positivamente, soprattutto se nell’intermezzo proponi un match cinematico praticamente nullo ed uno squash. Grande plauso, però, al match di Finn ed al Main Event, usciti dall’alone bruttamente creato da una produzione scialba. Un altro TakeOver si conclude ed il livello resta costantemente lo stesso a quello adottato poco più di un anno fa. NXT era la proposta ”indipendente” della WWE ma non ci riesce più, tanti sassi lanciati ma nessuno che ammette le proprie colpe.