Pagelle di NXT TakeOver: 31, un evento che sulla carta aveva delle altissime aspettative.
Andiamo a vedere se è riuscito a rispettarle, match per match.
NXT NORTH AMERICAN CHAMPIONSHIP MATCH: DAMIAN PRIEST (c) VS JOHNNY GARGANO
Opener acceso in una sfida molto attesa alla vigilia. I due parzialmente ripagano mettendo in scena un buonissimo incontro d’apertura. Il campione domina la prima fase facendo valere il notevole mismatch fisico tra i due. Johnny non demorde e resiste ai colpi duri sfoggiando la sua ben nota resilienza nei TakeOver. Il Low Blow permette un vantaggio a Gargano che quasi ottiene il tre vincente. Da li assistiamo a tanti falsi finali che fanno perdere di valore alcune mosse, fino alla Gargano Escape neutralizzata dal campione e seguita poco dopo dalla Reckoning decisiva. Match d’esibizione poiché è senza una storia e senza una costruzione che permettesse il coinvolgimento emotivo. L’eccessiva lunghezza stona con l’incontro che nel suo complesso resta piacevole. Siamo all’ennesimo fallimento di Johnny dal turn heel, il cambio d’aria non è consigliato, è obbligatorio.
Voto: 7
SINGLES MATCH: KUSHIDA VS VEVETEEN DREAM
Doc vs Marty McFly ed è subito nostalgia. Mind game nell’abbigliamento, come solito fare l’ex North American Champion. La sfida è vibrante con KUSHIDA che attacca il suo avversario ancor prima del gong. C’è un odio vero, quasi eccessivo, che i due provano ad inscenare nella contesa. Dream vive di sprazzi in un incontro dominato dal 6 volte IWGP Junior Heavyweight Champion. Lavoro di sottomissioni notevoli per il giapponese che sfiancano l’avversario. Bellissimo il finale con il tentativo di Purple Rainmaker preso al volo dal nipponico e counterato all’istante in una Kimura Lock al quale Dream può solo cedere. Post match con KUSHIDA che infierisce sul suo avversario. Ennesimo stop per l’ex Tough Enough che non sa più vincere. I problemi personali è evidente come abbiano inciso, quale futuro per lui? Il Draft potrebbe regalare sorprese.
Voto: 6,75
NXT CRUISERWEIGHT CHAMPIONSHIP MATCH: SANTOS ESCOBAR (c) VS ISAIAH “SWERVE” SCOTT
Accesa e dinamica contesa dei pesi leggeri che non delude le aspettative. L’incontro parte con i ritmi non soliti della categoria, ma il quarto d’ora di contesa giustifica questi primi minuti. Il ritmo si alza notevolmente e vive anche una fase di leggero overbooking in cui i sottoposti dell’ex Hijo del Fantasma vengono ricacciati via da Ashantee “Tee” Adonis. Sequenze di mosse notevoli tra i due: Superkick e Phantom Driver da parte di Escobar, Swerve Stomp e 450° Splash da parte di Scott. Contesa che si sposta fuori e torna dentro con il risolutore Double Underhook Knee Strike al quale Swerve non può resistere. Santos Escobar continua il suo regno da campione nel più totale dominio.
Voto: 7,25
NXT WOMEN’S CHAMPIONSHIP MATCH: IO SHIRAI (c) VS CANDICE LERAE
C’era forte competizione in questa annata, ma questo incontro aveva tutte le carte in regola per essere l’incontro femminile dell’anno WWE. Delusione rafforzata da delle aspettative giustificatamente alte. Abbiamo un precedente e anche se non lo avessimo il valore delle due non dovrebbe farci faticare a dubitare di ciò. E fino all’intromissione di Gargano eravamo nei canoni di quanto dovevamo aspettarci ossia un match ben lottato dalle due seppur non ancora entrato nella sua fase decisiva. L’arrivo di Gargano che si finge arbitro rientra in quelle trovate alla Main Roster che tanto stonano col contesto di NXT. La giapponese resiste anche ad una cintura in pieno volto e il successivo Moonsault fanno tirare un sospiro di sollievo a tutti quelli che non avevano più la forza di andare avanti. Johnny Gargano, e tutto ciò che ruotano attorno a lui, è in questo momento storico imbarazzante. La piega del suo personaggio, come dicevamo anche prima, non ha beneficiato del turn heel che lo ha reso soltanto ridicolo. La scrittura è alla base del Wrestling, perché Gargano come wrestler non si discute, ma questo trattamento è allo stato attuale un crimine della WWE.
Voto: 5,75
NXT CHAMPIONSHIP MATCH: FINN BALOR (c) VS KYLE O’REILLY
Serviva un qualcosa che potesse salvare da una lineare mediocrità l’evento, totalmente distaccato dalla tradizione di grandissimo wrestling offerta nelle 30 precedenti edizioni. Il main event con questo onere pesante sulle spalle non delude, e Bálor e O’Reilly mettono in piedi quello che ad oggi è per me il miglior incontro in singolo dell’annata WWE.
Il match è una concatenata sequenza di mosse sempre con il loro perché. Il campione si dimostra tale nella prima fase dominando la contesa facendo comprendere a Kyle che questa è la competizione singola e qui devi cavartela da solo. Il membro dell’Undisputed ERA recepisce il messaggio e come un Saiyan migliora nello scontro, sulla base del ciò che non ti uccide ti fortifica.
Punto di svolta il lavoro al ginocchio sinistro, ben orchestrato dall’ex ROH Champion al quale si unisce un impressionante applicazione di dolore ad entrambe le gambe. Una 1916, nel mezzo delle molteplici sottomissioni dello sfidante, non chiude la contesa che prosegue colpo dopo colpo finché l’inerzia non prevale sulla lucidità. Le bocche insanguinate di entrambi e il nastro penzolante di Kyle fanno comprendere quanto valga questo incontro, in cui uno ha tutto da guadagnare e uno tutto da perdere.
Il finale costringe il Prince a giocare sporco e simulare una gravità superiore di un infortunio al ginocchio che realmente sussiste per provare a guadagnare terreno. O’Reilly con le ultimissime forze a disposizione esegue un perfetto German Suplex dal quale Finn esce in piedi connettendo il Double Foot Stomp, come fosse un prolungamento della mossa avversaria. Sequenza onirica che ci avvisa come siamo ormai arrivati al vertice del climax di questa storia. Coup de Grâce, e raramente come questa volta il nome è appropriato.
Due grandi esponenti della categoria Junior della NJPW si sono ritrovati per un caso del destino a sfidarsi, per la prima volta contro nelle loro carriere qui ad NXT TakeOver: 31. Il rispetto mostrato da Bálor al suo sfidante e guadagnato da Kyle è la risposta a chi avesse ancora dubbi sul vederlo in azione singola. Match emozionante in cui è stato difficile non entrare dentro. Lavoro superbo di entrambi con un Finn che colleziona l’ennesima grande prestazione del 2020 della rinascita. Era molto difficile fare di meglio, era molto facile fare di peggio. Non hanno deluso.
Voto: 9
Un NXT TakeOver: 31 complessivamente promosso che delude solo nel match femminile e per di più non per colpa delle ragazze.
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