Patton Oswalt difende la WWE: Il wrestling è predeterminato. Il comico Patton Oswalt è intervenuto nel podcast di Joe Rogan, il commentatore UFC che ha recentemente criticato il wrestling considerandolo finto
La WWE sta attraversando il periodo più difficile della sua storia a causa dell’emergenza coronavirus che ha messo in difficoltà il mondo intero e quello del wrestling. Allo stesso tempo, le continue critiche delle persone che considerano il wrestling finto non sono di grande aiuto.
È il recente caso del comico e commentatore UFC Joe Rogan, che ha nuovamente ripescato l’argomento nel corso del suo podcast. Rogan ha ospitato nell’ultimo episodio il collega Patton Oswalt, che ha espresso il proprio parere a favore della WWE e della disciplina.
L’opinione di Rogan
A seguire è quanto ha detto in breve il commentatore di MMA nel suo podcast, Joe Rogan Experience, per ripescare l’argomento. Rogan ha parlato di come la gente reagisce solitamente a come vengono trattati i problemi del mondo in ambito politico e lo ha paragonato alla natura del prodotto offerto dalla WWE.
Non siamo illusi del fatto che non siano vere persone. È come quando devono ammettere che la WWE è finta.
‘Ok, possiamo apprezzarlo per ciò che è’. Non è il caso di trattare questo argomento con i propri amici sul fatto che il wrestling sia finto o meno.
Nonostante Rogan abbia evidenziato la sua consapevolezza del fattore “programmato” nella disciplina, ha sempre utilizzato la parola “finto”.
L’opinione di Oswalt
In risposta al conduttore del podcast, Patton Oswalt ha difeso così la WWE e il suo prodotto.
Va bene, ma c’è una cosa che molti continuano a dimenticare della WWE, oltre al fatto che è ‘predeterminata’: il rischio nel simulare la pericolosità, il caos e la distruzione. Loro bookano uomini e donne nel fare cose come saltare da più di dieci metri di altezza su un tavolo di vetro. È ovvio che è programmato che ciò avvenga, ma è pur sempre una persona a commettere questo rischio.
C’è un alto livello di adrenalina, di resistenza e di atleticismo dietro a tutto quello che fanno questi atleti. Alla fine è come guardare un film di Jackie Chan: anche quello è programmato e contiene stunt pericolosi. Quindi io penso che tu abbia torto per come ti sei espresso utilizzando il termine ‘finto’.
In conclusione, Rogan ha ammesso la presenza del fattore “rischio” nella disciplina ma, prima di affermare che fosse divertente e bello da vedere, ha dichiarato che “è ben diverso da un vero evento sportivo”.