Pills Of Wrestling #39: Catch Wrestling Association | Nella nuova puntata di Pills Of Wrestling andremo a parlare di una delle realtà europee di maggior successo degli anni 70. Siete pronti a ripercorrere l’ascesa e la caduta della Catch Wrestling Association?
Golden Era, Attitude Era, Ruthless Aggression Era e PG-Era sono sicuramente i periodi di maggior espansione del mondo del wrestling, in particolar modo con la prima di esse dove la disciplina ha iniziato a riscuotere un enorme successo. Se gli anni 80 sono stati il periodo d’oro (come si evince dal nome), va detto che le basi di tale espansione sono state messe il decennio prima.
Il wrestling negli anni 70 iniziava a diffondersi su tutto il globo e anche in europa iniziavano a nascere ottime promotion. Tra queste, è impossibile non raccontare la parabola della CWA, acronimo della Catch Wrestling Association
Il Catch e il wrestling europeo
Se in quegli anni il mondo iniziava la netta distinzione tra Puroresu ed Entertainment (ovvero, cercare di rendere il wrestling il più realistico possibile o se incentivare il lato della spettacolarità), in Europa si stava formando una propria linea di stile e di pensiero. Tale filosofia prese il nome di Catch.
Questo modo di lottare veniva praticato principalmente dai lottatori dei circhi itineranti, un mix di forza, prese e di tecniche di sottomissione. Come potrete immaginare, il tutto era frutto della fusione di diversi stili come quello inglese del Lancashire catch-as-catch-can wrestling, dell’irlandese collar-and-elbow, dell’indiano pehlwani e del persiano varzesh-e pahlavani.
Il Catch è tutt’ora la base di molti lottatori professionisti, wrestler e combattenti di arti marziali miste. E le cose interessanti non sono di certo finite qui. Nel Catch la vittoria può essere ottenuta per sottomissione oppure per immobilizzazione.
Otto Wanz e la nascita della CWA
Il protagonista di questa storia è sicuramente il fondatore della CWA, ovvero Otto Wanz, wrestler e boxer austriaco classe 1943 che fece il suo debutto nel 1968 proprio in Austria. Nel suo curriculum vanta un titolo di campione della AWA e una militanza in NJPW.
Pochi anni dopo il suo debutto, nel 1973 decide di fondare la CWA con sede in Austria e Germania. Il roster prevedeva diverse competizioni da “strong man” e, come spesso accade per le realtà in fase di sviluppo, avevano stretto accordi con altre promotion per la condivisione dei propri talenti e tra questi figuravano accordi con la NJPW e la AWA, realtà che Wanz conosceva bene.
Per ben 11 anni, la promotion aveva un solo titolo, il CWA World Heavyweight Championship, titolo che ben presto venne associato proprio a Otto Wanz che lo vinse per ben quattro volte diventando l’uomo simbolo di quella realtà europea. Da segnalare che l’evento più importante della CWA era l’Euro Catch Festival, show che si svolgeva due volte all’anno (d’estate a Graz, in Austria, e d’inverno a Bremen, in Germania).
Da segnalare che gli incontri si svolgevano secondo le regole europee dell’epoca, ovvero dividere il match in rounds da tre minuti e il poter vincere per ko tecnico.
Tra talenti e chiusura: l’eredità della CWA
Molti nomi che hanno scritto la storia del wrestling sono passati per la CWA. Tra questi, impossibile non citare Don Leo Jonathan, Vader (col nome di Bull Power), Road Warrior Hawk (quando Animal era infortunato), Ludvig Borga, Lance Storm, Chris Benoit, Chris Jericho e persino Andrè The Giant.
Col passare degli anni, Wanz cedette il posto di volto della compagnia al wrestler canadese Rambo e tra problemi finanziari e una mancanza di appeal del nuovo top face, la promotion chiuse i battenti nel 1999.
Inutile negare come la CWA sia stata una delle realtà europee più importanti degli anni 70 e 80 e se oggi possiamo dire di avere sia del wrestling in Europa che uno stile vero e proprio, è stato anche grazie a persone come Otto Wanz che decisero di scommettere tutto sulle proprie idee cercando di portare un prodotto nuovo ed interessante.
Che il sogno della CWA possa rivivere ancora sotto altre promotion? Considerando il peso assunto dal Regno Unito, possiamo dire che in parte lo sta già vivendo e che sicuramente il wrestling europeo scriverà altre pagine di storia. Non resta che attendere!