La RETRIBUTION, dopo aver seminato il panico anche nell’ultima puntata di RAW, ha deciso di affrontare l’Hurt Business in un match ufficiale
Anche questa puntata di RAW è stata caratterizzata dall’operato della RETRIBUTION, che ormai non perde occasione di seminare caos e distruzione. I membri della stable misteriosa hanno spostato il loro raggio d’azione verso lo show rosso e settimana dopo settimana generano il putiferio facendo disperare il responsabile della sicurezza Adam Pearce al punto da accettare la proposta dell’Hurt Business di essere ingaggiati come security dello show. Nell’ultimo episodio dello show rosso, la stable di uomini vestiti di nero ha invaso lo stage e ben cinque membri sono saliti sul ring per affermare di essere sotto contratto con la WWE ma che a differenza degli altri performer vogliono continuare a generare caos. Dei membri della RETRIBUTION presenti sul quadrato, ben quattro avevano il volto scoperto; è stato possibile riconoscere Dominik Dijakovic, Mia Yim, Mercedes Martinez e Dio Maddin mentre pare che l’unico membro mascherato possa essere Shane Thorne
RETRIBUTION vs Hurt Business
Durante la puntata le due fazioni hanno generato il caos sia sul ring che nel backstage. La stable dei ribelli ha attaccato alcuni addetti mentre MVP e soci se la sono presa con un folto numero di membri della RETRIBUTION vendicando l’attacco subito ad inizio puntata. Nel Main Event abbiamo assistito alla resa dei conti, la stable dei wrestler vestiti in nero ha schierato T-Bar(Dominik Dijakovic), Mace(Dio Maddin) e Slapjack(Shane Thorne). Il match è terminato in favore dell’Hurt Business dato che T-Bone ha deciso di infilare le dita negli occhi di Lashley durante l’incontro. Dopo la contesa c’è stata un’altra rissa, che ha coinvolto tutto il resto del roster di RAW ed ha offerto l’occasione a Randy Orton di colpire, ancora una volta, Drew McIntyre a tradimento.