Scarlett è la nuova Sable? Diversi particolari unisce la debuttante manager di Karrion Kross con la storica Diva della WWF. Ipotesi avvallata anche da Jim Cornette
Nell’ultima puntata di NXT abbiamo assistito alla prima apparizione di Karrion Kross accompagnato dalla manager Scarlett nel match che ha visto l’ex Killer Kross battere molto agevolmente Leon Ruff. Un debutto di assoluto impatto con particolare riferimento all’entrata in scena della coppia definito da molti come un capolavoro. Un dettaglio che non è rimasto ignorato è il ruolo della manager di origini rumene nella stessa che potrebbe prevedere un utilizzo molto simile a quello riservato per un’altra storica manager, Sable.
Scarlett e le somiglianze con Sable
Durante il suo tandem in WWF con Marc Mero, Sable ottenne tanta popolarità fino a diventare una vera e propria musa di Vince McMahon elevandola allo status di primadonna della compagnia grazie al suo appeal e al carisma che non la metteva per niente dietro il suo partner maschile. Tra la prima Diva e la Perfect Ten ci sono tante similitudini in questo senso e, a supporto di questa teoria, spunta il parere di Jim Cornette:
Marc Mero, purtroppo, non fu più lo stesso dopo Sable. Anche qui, Scarlett è la star. Scarlett è stata la star durante la loro entrata e durante tutto il segmento. Non sto dicendo che Kross non sia bravo ma, anche stavolta, il lottatore è blando, indifferente. In pieno stile WWE. Innanzitutto l’entrata era favolosa, ottima la musica e il lottatore appare come una forza. Per un attimo ti attrae ma son tornati indietro per mostrare di nuovo lei. Lei è la vera star.
Cornette vede molto potenziale in Karrion Kross
Corny è noto per avere, molto spesso, la lungimiranza per quanto riguarda il potenziale di uno o più lottatori. Secondo lui questa coppia potrebbe andare molto lontano raggiungendo dei risultati molto importanti se solo la WWE riuscisse a sfruttarli bene. Soprattutto nel caso di Karrion Kross:
Kross ha un gran potenziale ma perché fargli fare uno squash in stile Brock Lesnar? Dopo il suono della campanella ha massacrato quel figlio di p****na facendolo cadere di testa per 18 volte per poi vincere. Una cosa davvero molto rischiosa ma che, secondo loro, avrebbe dovuto rispettare le aspettative create dall’entrata in scena. Ma, alla fine, non è niente di nuovo. Vorrei tanto parlargli e dirgli di recitare come se il suo avversario fosse come l’ultimo ostacolo tra lui e l’ultimo pasto rimasto in tutta la Terra e pestarlo a sangue