Scott Hall, Hall of Famer WWE, è scomparso lo scorso 14 marzo. Ecco l’emozionante racconto del suo amico fraterno Kevin Nash.
Il mondo del wrestling piange ancora la scomparsa di Scott Hall. Il membro fondatore della nWo è scomparso lo scorso marzo dopo una serie di complicazioni iniziate da una caduta a casa che gli ha causato una frattura all’anca. Tutti i dettagli degli ultimi giorni di vita sono stati raccontati di recente da Kevin Nash durante la prima puntata del podcast Kliq This.
Scott Hall: i suoi ultimi momenti di vita
Il racconto di Kevin Nash tocca argomenti ancora inediti che mettono a nudo uno Scott Hall fortemente colpito dalla pandemia che, secondo Nash, lo ha riportato sulla brutta strada dell’alcool. Proprio la preparazione di un cocktail durante una cena a base di cibo cinese ha creato questa triste catena.
“Qualche cubetto di ghiaccio è caduto a terra, non appena è tornato in cucina per prendere qualcosa è scivolato e cadendo a terra si è rotto l’anca. Non riusciva a muoversi e sentiva molto dolore al punto tale da svenire. Si è svegliato che era notte e non se n’era accorto. Poco dopo si è addormentato per diverse ore. Era totalmente disidratato e, avendo un defibrillatore e un pacemaker nel cuore, era piuttosto preoccupato. Con la poca forza rimasta è riuscito a bere qualcosa e a raggiungere il telefono per chiamare l’ambulanza.”
Successivamente arriva il trasporto al Kennestone Hospital, definito da Nash come “un ospedale da due stelle su cinque”.
“Scott non era assicurato, doveva essere operato e aveva altri problemi. C’era DDP con lui a fargli compagnia.”
Lo sforzo fisico di Scott Hall in quella condizione e da disidratato fu enorme e il prezzo fu carissimo.
Scott Hall: l’attacco cardiaco e la Kliq
Prosegue il racconto di Kevin Nash arrivando alle ultime ore di vita dell’ex Razor Ramon:
“La domenica ho ricevuto una chiamata che mi informava dei tre attacchi cardiaci di Scott e che non era messo bene. Ho provato a prendere un volo per Atlanta non ci sono riuscito, ho provato per Daytona Beach e non ci sono riuscito. In quel momento mi hanno avvisato che avrebbero staccato la spina.”
Le parole, senza dubbio emozionanti, di Kevin Nash che state per leggere sono il chiaro esempio di cosa significava l’amicizia per Scott Hall, specialmente per gli amici di una vita:
“Il dottore ci disse che avrebbe avuto dieci minuti di vita dallo stacco dei macchinari. Prima di farlo tutti i ragazzi della Kliq hanno parlato a Scott. Eravamo tutti in lacrime.”
Le previsioni del dottore fallirono ma l’esito fu, purtroppo, la morte di Scott Hall:
“Sette ore dopo, Scott era ancora vivo, ma poi se n’è andato.”
Un racconto toccante, da vero amico del cuore, che fa capire ora più che mai cosa fosse la Kliq per gli stessi membri al netto della politica nel mondo del wrestling e punta ulteriormente i riflettori sulla scomparsa di uno tra i wrestler più amati di sempre, l’indimenticabile Scott Hall.
RIP Chico.