Shawn Michaels nonostante il ritiro nel 1998 e il ritorno in attività nel 2002 tornò a lottare un unico match nel 2000, in Texas Wrestling Alliance.
The Heartbreak Kid è senza alcun dubbio una conclamata leggenda della disciplina! Carisma da vendere e abilità sul ring sopraffine lo rendono uno dei migliori talenti della storia del wrestling USA, non solo soffermandosi alla WWE.
La carriera di Shawn è perfettamente spaccata a metà: una prima che va dagli esordi giovanili, arrivando poi al massimo successo fino al fatale infortunio e (primo) ritiro nel 1998 e una seconda metà che è tutto ciò che è venuto dopo il 2002, quando HBK fece il suo clamoroso ritorno nel quadrato.
Quella volta che Shawn Michaels tornò a lottare in TWA
Shawn Michaels ha scritto pagine indimenticabili nella storia della disciplina. Dal tradimento a Marty Jannetty fino alla rivalità con Bret Hart, passando alla genesi della D-X, ai regni da campione mondiale della World Wrestling Federation fino al suo clamoroso ritorno dal quale è conseguito un decennio di ulteriori successi e sfide epiche, comprese le due a WrestleMania con The Undertaker.
Un nome, un’icona, ma la favola che per anni la WWE ha raccontato non è proprio totalmente poggiata su basi di verità.
Il ritiro di Shawn Michaels nel 1998
Prima di arrivare al punto ci occorre un significativo passo indietro nella storia, un antefatto necessario per capire la portata di ciò di cui tra poco andremo a parlare. Shawn Michaels è nel 1998 il wrestler di punta della World Wrestling Federation, nonché campione mondiale in carica.
L’epoca di Hulk Hogan era ormai finita da un pezzo e dopo l’infausto Screwjob di Montreal anche Bret Hart aveva lasciato la compagnia, lasciando con essa anche il trono a un unico, legittimo proprietario.
La Royal Rumble mette di fronte HBK a un altro, grande colosso dell’epoca (e non solo) come The Undertaker, nel match titolato di Royal Rumble 1998. La vittoria, in questo temibile Casket Match, andò proprio a Shawn Michaels ma il contrappeso sulla bilancia fu un gravissimo infortunio durante la contesa.
Il texano uscì con la schiena a pezzi e il lapidario verdetto dei medici fece crollare il mondo addosso al lottatore: sarà per sempre addio al ring.
“L’ultimo” regalo di Shawn alla WWE fu quello di favorire il push a WrestleMania 14 del treno in corsa Stone Cold, colui che porterà la compagnia verso nuove vette e ad una ripresa insperata nell’industria del professional wrestling, quale simbolo della nostalgica Attitude Era.
Shawn Michaels accetta la sfida
Per anni la WWE ci ha raccontato del miracoloso ritorno nel ring di Shawn Michaels a SummerSlam, nel 2002. Il binomio HBK – HHH, fatto di amore e odio, è sempre stato un’arma vincente per la compagnia ed è spesso usato tutt’ora come esempio di questo tipo di rivalità.
Un incontro già carico di forte background ma elevato all’ennesima potenza dall’eccitazione del ritorno di Mr. WrestleMania sul ring, dopo ben quattro anni dall’ultima volta.
Se parlassimo esclusivamente del contesto WWE questa sarebbe un’insindacabile verità, ma parlando invece di quattro anni di totale inattività si va volutamente a nascondere un incontro che per anni è stato letteralmente dimenticato.
L’assenza dal ring ha permesso a Shawn Michaels non solo di ritrovare la fede perduta in Dio, ma anche di aprire una scuola di wrestling a San Antonio, (tra i cui diplomati risultano esservi gente del calibro di Bryan Danielson, Paul London e Brian Kendrick) collegandola anche con una piccola federazione ossia la Texas Wrestling Alliance, attiva ancora oggi con il nome di Texas Wrestling Entertainment.
Per questa promotion Shawn è stato un booker, un commentatore e a quanto pare per una singola occasione anche un lottatore.
L’antefatto del ritorno sul ring di HBK vede Justin Credible dopo la vittoria del TWA Heavyweight Championship consegnare la cintura direttamente a Shawn Michaels, regalandogli di fatto il primo titolo dopo circa due anni.
Venom, che aveva letteralmente appena perso il match e il titolo, andò subito a muso duro con HBK facendo valere il suo ruolo di COO della piccola compagnia e “obbligando” Shawn a difendere contro di lui la cintura.
Michaels inizialmente rifiutò la sfida, facendo leva sul suo non essere più un wrestler, ma Venom rimarcò come quello tra loro due non sarebbe stato un semplice match di wrestling ma bensì una vera e propria rissa da strada, la chiusura di un cerchio durato quindici anni, visto che i due furono da giovani campioni di coppia in Texas, nel 1985.
Il match dimenticato di Shawn Michaels in TWA
Si arriva dunque al grande match tra Shawn Michaels e Venom, disputato il 4 aprile e mandato in TV pochi giorni dopo. Un incontro dalla valenza a dir poco storica ma che non ebbe l’eco mediatico che avrebbe meritato per due motivi:
- Il primo perché banalmente il mondo del wrestling (e tutto ciò che vi gira intorno) era ben diverso a inizio millennio rispetto ad ora, in cui le notizie arrivano letteralmente alla velocità della luce.
- Il secondo è invece legato al fatto che il match fu visto solo dai fortunati spettatori in arena e i residenti in Texas, dove gli show della TWA venivano mandati in onda.
Due variabili che portarono il match facilmente a finire nell’oblio, oblio di cui la WWE si fece forza per raccontare la sua storia del miracoloso recupero.
Il brutale Bunkhouse Brawl Match che misero in scena Shawn Michaels e Venom è un incontro dai ritmi lenti ma basato molto sulla schiena malandata e costantemente in pericolo di HBK. La sfida prosegue tra spot e qualche colpo duro fino al finale che vede Venom ammanettare il suo rivale alla corda. In soccorso del presidente della TWA arriva Shooter Schultz che comicamente non è in grado, in tre consecutive occasioni, di rompere il tavolo posizionato al centro del ring.
Poco importa poiché l’aiutante libera Michaels che prima connette una Running Powerslam (distruggendo finalmente il tavolo) e poi chiude il match con la più classica delle fatali Sweet Chin Music.
L’immensa eredità di Shawn Michaels vs Venom in TWA
La WWE ha per anni cercato di nascondere la sfida tra Venom e Shawn Michaels, banalmente per dare forza alla narrazione del miracoloso ritorno nel ring quattro anni dopo il match con Stone Cold a WrestleMania 14.
L’avvento e la preminenza sempre più forte di internet hanno fatto sì che sempre più persone arrivassero a conoscere la storia di questo match per anni totalmente inesistente e impossibile da recuperare, quasi fosse una leggenda metropolitana, con tanto di cugini con la VHS in cantina.
Oggi per fortuna i fan del wrestling hanno modo di recuperare questo incontro che non sarà sicuramente tra i match migliori del fenomenale Shawn Michaels ma ha avuto un’incidenza senza alcun dubbio significativa.
Questo match è stato infatti la prova del nove definitiva per HBK per capire se un ritorno effettivo nel ring fosse realmente possibile. Dopo due anni da quella sera, Shawn Michaels il 25 agosto 2002 tornò a calcare ancora un ring di wrestling, nella sua amata WWE, contro l’amico di sempre Triple H, in un indimenticabile Unsanctioned Match, in un incontro che addirittura riprende alcuni schemi usati nel 2000 in TWA.
Senza la sfida con Venom non avremmo forse avuto il suo ritorno nel 2002, non lo avremmo visto vincere il primo, storico Elimination Chamber Match e conquistare il World Heavyweight Championship, non lo avremmo visto regalare spettacolo con Chris Jericho e John Cena, ritirare Ric Flair e affrontare per due volte consecutive a WrestleMania The Undertaker, concludendo la sua carriera da wrestler attivo con lo straordinario main event della 26ª edizione.
Se una parte di noi fan, cresciuti con il boom dei primi del duemila, si è innamorata del wrestling grazie a Shawn Michaels lo deve un po’ anche a questa dimenticata ma allo stesso tempo indimenticabile rissa da strada in Texas.
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— WWE (@WWE) March 6, 2024