Shingo Takagi riesce nell’impresa e dopo mesi di tentativi arriva al vertice della New Japan Pro-Wrestling conquistando il titolo dei pesi massimi IWGP e diventando il terzo campione della nuova Legacy.
Osaka-jo Hall, l’arena dei sognatori
Dopo tentativi e dopo svariate corse, Shingo Takagi ottiene l’oro in un’annata da protagonista, portando a casa una vittoria tanto scioccante quanto quella dell’ex compagno di squadra EVIL dell’anno prima e ricca di gioia tanto quanto quella di Kenny Omega di 3 anni fa.
Un main event improvvisato e imprevedibile
Fino a un mese fa era ormai certo l’avvio dell’era di Will Ospreay e del suo team UNITED EMPIRE, ma i piani previsti, da un lato a causa del COVID-19 e dall’altro lato a causa dell’improvviso infortunio dell’inglese, sono stati rivisitati. Si temeva addiritura la cancellazione dello stesso evento visto l’aumento dei contagi, ma almeno in quello, noi fan siamo stati fortunati. Il posto dell’ex campione mondiale messo fuori scena per l’incidente infortunistico è stato preso dallo scorso pretendente e finalista della New Japan CUP, Shingo Takagi, che ha ritrovato sul ring come avversario Kazuchika Okada.
THE DRAGON vs THE RAINMAKER, una faida già eterna
Shingo Takagi e Okada Kazuchika possono dire di conoscersi ormai, dopo i due recenti scontri: prima il match del G1 CLIMAX 30 vinto dal secondo, e poi il primo round della New Japan CUP 2021, vinto dal primo, durante il periodo di dolori alla schiena di Okada. Ad oggi dunque si arrivava alla bella, e quale finale migliore se non quella per il nuovo titolo massimo di casa Shin Nihon? Le attese erano tante e l’impazienza di vedere nuovamente la cintura messa in palio era parecchia. Dunque, tuffiamoci nella narrazione del match!
L’analisi del match fra Okada Kazuchika e Shingo Takagi
Una cosa è stata chiara durante la visione del match, almeno agli occhi di chi scrive: Okada non era pronto all’imponenza del Dragone. Per tutto l’incontro, nonostante fasi di controllo e di strategia da parte del Rainmaker, Shingo Takagi è stato instacabile. Non ci sono altri aggettivi per descrivere questo atleta: qualsiasi sia l’incontro che dovrà disputare, non lascerà il ring finchè non avrà perso litri e litri di sudore. E dirò di più, ben vengano le due sconfitte con Will Ospreay! La finale di CUP e il match di Dontaku non hanno fatto altro che ricaricarlo in vista della futura chance al titolo, e così è stato. Un vero campione, d’altronde, impara dalle sue sconfitte e si rialza a testa alta. Okada non era pronto a tutto ciò, indubbiamente. E no, non si tratta di un “periodo no”: ovviamente, non si sta parlando dell’Okada del 2017, ma è pur sempre l’Ace della New Era, e ne veniva da una vittoria fondamentale contro Will Ospreay a Wrestle Kingdom 14, lo stesso wrestler che Takagi non è ancora riuscito a sconfiggere e che sempre gli ha strappato l’oro fra le mani.
Tutto ciò ovviamente si è riflettuto sul match: si inizia con una fase di studio, non lenta, anzi, molto dinamica, in cui i due contendenti tentano svariate manovre, per poi arrivare al primo tentativo di focalizzazione di Shingo sulla lower back di Okada. Nel recente scontro fra i due Okada arrivò con la schiena fasciata e ciò permise a Takagi un netto vantaggio. Ed ecco dunque i colpi contro l’apron, le barricate e il Vertical Suplex al di fuori del ring. Purtroppo per lui, questa volta non è il solo Kazu ad avere problemi alla schiena: nel precedente match con l’inglese il membro L.I.J. ha subito parecchi colpi in quella parte del corpo e il Rainmaker lo sa e ne approffitta alla grande dominando la parte centrale del match. Con il sua classico Comeback mette giù lo sfidante e lo colpisce nella zona lombare con Suplex e caricamento Fireman’s Carry. Tenta l’elbow Drop ma va a vuoto: il match inizia sempre di più a velocizzarsi e a decollare fino alla sequenza in cui Okada prima chiude Shingo nella Cobra Clutch, poi evita un tentativo fulmineo di Pumping Bomber con una Tombstone al volo e in fine, lo chiude nuovamente nella morsa che nello scorso autunno lo sottomise.
Ma The Dragon non si arrende: riesce a liberarsi e mettere al tappeto Okada con una Made In Japan fuori dal ring sul suolo. Questo sarà il punto di svolta dello scontro: prima una Pumping Bomber velocissima per evitare una Rainmaker e poi la stessa manovra usata di contromossa contro Okada stesso. Il braccio di Takagi è più forte e colpisce più duramente: Pumping Bomber e Sliding Lariat, tra cui una da terra, e in fine la Last Dragon! Il conto arriva a 3 e, nella sorpresa e nella gioia dei fan da casa e nell’arena, Shingo Takagi vince il titolo IWGP World Heavyweight Champion in una sfida che non avrebbe potuto perdere in nessun caso.
Come detto in apertura, le aspettative sul vincitore erano tantissime e Okada è stato travolto dall’ira e della bramosità del Dragone.
Subito spazio al Golden Star
L’instacabilità di Shingo Takagi si dimostra anche nel post match quando subito lancia la sfida per la V1 al primo campione della New Legacy Kota Ibushi!
Torna in mente la scena della finale di CUP di Takagi che si asciuga il viso con il panno di Ibushi a bordo ring prima di rientrare nel quadrato da Will Ospreay e ciò non può far altro che aumentare l’attesa al loro futuro incontro!