Un saluto a tutti i lettori di The Shield Of Wrestling e benvenuti a questa fantastica cavalcata storica nel mondo del Pro-Wrestling che si intitola Squared Circled. Il mio compito sarà quello di darvi più informazioni e curiosità possibili per aiutarvi a capire come questo sport sia riuscito a raggiungere questi livelli di popolarità e, perché no, ad amarlo ancora di più.
I testi che vedrete lungo questa serie sono frutto di ricerche iniziate lo scorso anno e terminate poco tempo fa. Allora direi che possiamo iniziare il nostro viaggio con la macchina del tempo, diamo il via a Squared Circle.
Squared Circle, capitolo 1.1- L’inizio del Pro-Wrestling
Iniziamo subito con un dato di fatto: quello che noi chiamiamo Professional Wrestling non è altro che una evoluzione della leggendaria lotta greco-romana della quale abbiamo testimonianze antichissime. La lotta tra uomini è sempre stata presente nella civiltà umana: non esiste popolo o impero che non avesse il culto della lotta.
Dallo scopo di intrattenimento propagandistico alla semplice guerra di sopravvivenza, chiunque fosse un lottatore era una persona considerata nella maggior parte dei casi come autentica, reale, pura. Vi prego di tenere a mente questo per quello che vi racconterò più avanti nella nostra avventura su Squared Circle.
La nostra storia, però, inizia nella seconda metà del diciannovesimo secolo quando, in diverse parti del pianeta, si sviluppa una nuova forma di lotta greco-romana. Le tracce principali provengono dall’Europa, più precisamente in Inghilterra, terra natia del Lancashire Wrestling Style, considerato da molti storici come “la versione base” del wrestling moderno. La voglia dell’Inghilterra Vittoriana di rispolverare l’arte Ellenica incluse anche la lotta. Da lì ecco l’inizio del ritorno in grande spolvero della lotta.
Non solo Inghilterra, anche l’Asia muove i suoi primi passi: nel 1883 il rikishi Sorakichi Matsuda diventa il primo wrestler della storia giapponese portando negli Stati Uniti uno stile diverso che lo rendeva praticamente imbattibile grazie alle nozioni apprese dal sumo. Come ogni cosa nata in Inghilterra, gli Stati Uniti ne prendono l’essenza e ne amplificano le possibilità e diventa presto molto popolare.
Due divinità americane, George Washington e Abramo Lincoln, sono ottimi lottatori di “collar and elbow wrestling”, una versione ibrida tra il Lancashire e la lotta greco-romana originale. Diversi lottatori dello Squared Circle diventano popolari in diversi stati al punto tale da far balzare il pensiero, nelle menti di alcuni promoter, che sotto questa disciplina si nasconda una gigante fonte di profitto.
Squared Circle, capitolo 1.2 – Il wrestling va in tour
Sin dal 1860 si hanno notizie certe di match di wrestling, di diversi stili, al solo scopo di intrattenere il pubblico. Il contesto, tuttavia, potrebbe indurre l’immaginario collettivo ad un pensiero da “fenomeno da baraccone”. In realtà è l’opposto: la gente ama questa disciplina dura e onesta, dalle durate infinite che terminavano solo quando un lottatore riusciva a ottenere un determinato numero di takedown.
La gente era pronta a scommettere su quei match e, molto presto, sia lottatori che impresari ottennero un lauto profitto. Sono tanti i nomi dei principali lottatori nello Squared Circle, anche di discipline legate, che si uniranno a queste ricche carovane.
Tra i tanti grandi nomi uno spicca su tutti, William Muldoon, considerato da molti storici come “il padre del wrestling americano”. Muldoon era un lottatore di lotta greco-romana di origini irlandesi e vanta tante “prime volte”.
È suo, ad esempio, il primo match di MMA contro il suo allievo, il leggendario boxeur John L. Sullivan, durato meno di due minuti. Muldoon entra prepotentemente nel business del wrestling regalando prestazioni epiche e lunghissime, fino a sette ore di incontro.
Il “Solid Man” ha affrontato diverse star dell’epoca, incluso il sopracitato Matsuda diventando il primo vero volto riconosciuto ovunque legato alla disciplina dello Squared Circle. Tuttavia, il successo si mescola ad un senso di vuoto: la gente, dopo aver visto due o tre incontri tendevano ad annoiarsi e a non provare più interesse. Cosa si poteva fare per accumulare interesse senza perderne la sua storica essenza?
Squared Circle, capitolo 1.3 – L’Hippodroming
Le prime modifiche al regolamento si legano alla durata del match: nella peggiore dei casi si raggiunge l’ora di durata, chi ha ottenuto più takedown vinceva l’incontro. Lo stile è ancora grezzo, sono vietati gli strangolamenti e i match sono ancora legati alla pura forza fisica dei lottatori. Ma questo non bastava a rendere fruibile a tutti questo sport. Ecco quindi la decisione che cambierà del tutto la storia del wrestling: stabilire anticipatamente l’esito dell’incontro.
Col termine Hippodroming si intende, infatti, l’arte di “simulare” l’incontro senza che il pubblico se ne renda conto. Il termine nasce nel 1831 quando si scoprì che nelle corse dei cavalli, alcuni fantini “frenavano” il proprio cavallo per far vincere un altro per poi spartirsi la vincita economica. Questa tecnica è utilizzata anche nella boxe nella stessa epoca al punto tale da perdere consensi a favore dell’apparentemente reale wrestling. Ironico vero?
La storia non regala il nome di colui il quale pensò per la prima volta questa trovata – c’è da capirlo dato che sarebbe indicato a prescindere come un impostore – ma diverse fonti riferiscono che tra i primi ad utilizzare questa tecnica ci fu anche l’impresa che conteneva il leggendario Muldoon. Questo stratagemma poteva creare diverse dinamiche tra i lottatori e il pubblico stesso che iniziava a reagire in maniera positiva o negativa verso un lottatore o l’altro. Era nata la magia della kayfabe. L’ultimo passo, tuttavia, doveva ancora avvenire.
Squared Circle, capitolo 1.4 – Il Catch-As-Catch-Can Style
Per uno sport che si definiva puro era difficile mantenere il segreto considerando l’alto tasso fisico, una caduta “finta” di un lottatore sarebbe stato facilmente riconoscibile. Ecco quindi che nel tempo venne ultimata e migliorata l’innovazione che aprirà le porte allo stile moderno del wrestling.
Figlio del “collar and elbow” style, il Catch-As-Catch-Can nasce 1871 dall’idea di J.G Chambers e possiede le regole base del wrestling moderno: si vince per pin (tenendo le spalle dell’avversario per terra) o per sottomissione, diverse mosse prima abolite, ad esempio le prese nelle gambe, diventano regolari e si vedono le prime mosse acrobatiche. Questo stile cambia totalmente le gerarchie: vince il più intelligente, non il più forte.
È il caso di Martin Burns, lottatore di circa 70 kg che vantava dieci sconfitte in più di 6000 incontri. La tecnica diventa fondamentale per raggiungere il numero di pin e sottomissioni utili a portarsi a casa il match.
Come sempre accade in questi casi nasce anche il Titolo Americano dei Pesi Massimi, instaurato il 19 gennaio 1881 e vinto per primo da Edwin Bibby. Allo stesso tempo, in Europa il wrestling aveva i suoi Titoli Massimi e questo arrivò ad un evento epocale del quale vi parlerò nella prossima puntata di Squared Circle.
Fonti utilizzate per la stesura del primo numero di Squared Circle:
- Jake Shannon – “Say Uncle! History Of Catch-As-Catch-Can”
- Scott M. Beekman – “Ringside: History of Professional Wrestling in America”
- Walter Armstrong – “Wrestling”
Squared Circle sarà online ogni mercoledì alle ore 19:00