Sting, ospite di AEW Unrestricted, ha discusso della figura di Ted Turner e della fine della WCW nel lontano 2001.
The Icon è un’assoluta leggenda del business e protagonista indiscusso della Monday Night War tra la WWE e la WCW. Punto centrale di quest’ultima alla morte della federazione di Atlanta preferì non andare alla corte di Vince McMahon scegliendo la neonata TNA.
Nel 2014 lo Stinger ha ceduto alle lusinghe del proprietario della federazione di Stamford debuttando ufficialmente alle Survivor Series. Pochi match, contro Triple H e Seth Rollins su tutti che sembravano averlo consegnato ai libri di storia del wrestling dopo il ritiro fino al clamoroso esordio in AEW.
Sting ha così aperto le porte ad una nuova fase della sua leggendaria carriera in questa nuova avventura ancora una volta su TNT. Ospite di AEW Unrestricted il Vigilante ha avuto modo di riflettere sugli anni passati ricordando i tempi in WCW e soffermandosi anche sulla figura di Ted Turner, il magnate alle spalle della compagnia, e la fine della promotion stessa nel 2001:
“Ricordo che Ted Turner la prima volta che ci incontrò era come ‘Ho tutti questi vestiti e cravatte intorno a me e non mi piacciono i wrestler ma io dirò loro che mi piace il wrestling perché ho delle tasche profonde. Quindi, ragazzi, continuate a fare quello che state facendo.”
Continua Sting:
“Il miliardario, alla fine, non sapeva nemmeno cosa stesse succedendo. Siamo stati messi sul ceppo e venduti per quasi nulla. Prima eravamo cittadini di seconda classe e poi finalmente ce l’avevamo fatta ma poi siamo stati venduti ed è tutto finito, e lì tu che fai? Scompari come un cucciolo con la coda tra le gambe. Quello è stato solo un momento orribile per me.”
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