Arn Anderson racconta il suo ricordo del grave infortunio subito da Sting durante Clash of Champions 2015 ad opera di Seth Rollins.
Da qualche mese la WWE ha bandito la Buckle Bomb dalla lista delle mosse disponibili per i lottatori a causa del suo alto rischio fisico che ha, in certi casi, causato diversi infortuni gravi come quello di Sting durante il match contro Seth Rollins nell’edizione 2015 di Clash of Champions. Quello fu l’ultimo match della leggenda del wrestling per via dell’infortunio al collo subito proprio quella sera. Un infortunio che, in un primo momento, non venne notato da tutti incluso Arn Anderson.
Il racconto di Anderson
Durante una recente puntata del suo podcast, Anderson ha svelato le sue impressioni pensando che le immediate reazioni di Sting fossero nient’altro che un ottimo “selling”
Che ci crediate o no, la prima cosa che pensai fu che stesse facendo un ottimo selling. Non pensai, “Oddio, si è rotto il collo”. Non lo pensai perché non è la prima cosa che ti passa per la mente in quei momenti. Lì pensi, “Mio Dio, sta vendendo benissimo” e ovviamente, solo quando venne mandato il dottore e l’arbitro avvisò dell’infortunio iniziai a pensare, “Okay, con quella caduta potrebbe essersi fatto molto male e potrebbe essere qualcosa di serio.” Non essendo il main event, avrebbero dovuto stoppare il match e andare oltre.
Sting non lottò più sul ring da quel momento arrivando al termine del contratto con la WWE l’anno scorso creando più di una voce che lo vedrebbe vicino alla AEW. Stando ad alcune voci “The Icon” avrebbe voluto disputare un ultimo incontro. Vedremo se il suo desiderio verrà esaudito prima o poi.