The Undertaker vs AJ Styles: Dal 22 Novembre 1990, data di Survivor Series, ad oggi Mark William Calaway e il suo alter ego “The Undertaker” sono rimasti sempre e comunque l’uno strettamente separato dall’altro ma ora qualcosa è cambiato
Neanche nei vari meet and greet aperti al pubblico, e nelle rarissime occasioni in cui il lottatore texano è stato intravisto fuori dal quadrato egli è uscito dal suo ruolo o di becchino o di motociclista, a seconda del periodo storico.
Quello che abbiamo visto nelle ultime settimane di RAW rappresenta un unicum nel mondo WWE, una prima volta assoluta; ma è necessario fare un passo indietro.
Il 27 febbraio a Super Showdown il “Deadman” fa il suo grande ritorno attaccando prima Gallows ed Anderson nel backstage e inserendosi poi a sorpresa, come ultimo partecipante, nel gauntlet match che assegnava il trofeo Tuwaiq, battendo l’ultimo lottatore rimasto, AJ Styles, in pochissimi secondi.
Le premesse non erano delle migliori; il rischio che il feud si concentrasse sul furto del trofeo e sulla base della Tagline “Phenom vs Phenomenal One” era serio e concreto con l’aggravante della perdita anche della magia di un primo scontro tra i due.
Un assoluto “dream match” sembrava dunque ancorato a una così banale Storyline.
AJ Styles nel frattempo aveva un conto in sospeso anche con Aleister Black; dopo un primo scontro tra i due nella puntata di RAW del 2 febbraio, terminato con la vittoria del “Phenomenal One” (dopo che Black aveva sconfitto precedentemente Gallows ed Anderson) il rematch, sanzionato senza squalifica, si è tenuto l’8 Marzo al Wells Fargo Center di Philadelphia in quel di Elimination Chamber.
Quì un ulteriore ritorno del “Phenom” è costato la vittoria ad AJ, facendo si che fosse letteralmente inevitabile uno scontro tra i due a WrestleMania
Premesse banali, motivazioni pressoché inesistenti, facevano si che l’attenzione generata da questo feud fosse legata esclusivamente agli atleti coinvolti.
Ma è stato il promo al microfono di AJ Styles, nella puntata di RAW del 9 Marzo, a rendere il tutto estremamente interessante.
AJ in pochi minuti ha sviscerato prima una serie di verità scomode, di cui noi fan siamo ben consapevoli ma che non abbiamo il coraggio di ammettere; The Undertaker ha avuto almeno due occasioni perfette per ritirarsi con dignità, sia dopo la sconfitta, e perdita della streak, con Brock Lesnar nel trentennale del Grandaddy of them all, sia dopo la sua seconda sconfitta per mano di Roman Reigns, dove lasciò cappello, guanti e cappotto al centro del ring, in quello che sembrò in tutto e per tutto un addio.
E qui AJ è andato avanti dicendo un qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato di sentire:
“forse quindici anni fa avrei avuto paura di sfidarti, ma ormai non vedo più un mostro infermabile, non vedo piu il “Phenom”, vedo solo un vecchio distrutto di nome Mark Calaway che cerca di stare sotto i riflettori ancora una volta sfidandomi. E il motivo dei tuoi continui ritorni è Michelle McCool, tua moglie, con cui hai una famiglia bellissima.. ma lei è una manipolatrice e prima o poi ti porterà nella tomba..e io la aiuterò! Prenderò la tua anima a Wrestlemania, tanto ormai dopo aver perso dignità, onore e misticismo non hai più nulla da perdere”.
Parole al veleno, personali come mai nessuno prima, forse il miglior promo al microfono di AJ in WWE, che ha mostrato grandi verità ma soprattutto la rottura della kayfabe dopo quasi 30 anni; i due personaggi di Mark e The Undertaker mai si erano sovrapposti prima, una rottura del vaso di Pandora che ha infranto un’aura di magia attorno al “Deadman”, rendendolo per la prima volta un uomo normale.
La sfida è stata dunque lanciata e il “Phenom” ovviamente non si è tirato indietro
Nella puntata di RAW, nel surreale silenzio del performance center della WWE, alla firma del contratto The Undertaker, o forse sarebbe meglio dire Mark Calaway, si è presentato con un look diverso, senza cappello, senza giacca, con un ingresso rapido e pieno di rabbia.. AJ è andato oltre, ha sorpassato il limite. Dopo un discorso a distanza Styles ha firmato il contratto e ha mandato i suoi scagnozzi a consegnarlo al “Deadman”; qui The Undertaker ha fatto quello che conosciamo meglio e che continueremo sempre e comunque ad amare, è scomparso e rapidamente riapparso alle spalle dei due dell’O.C. e dopo averli brutalmente attaccati, ha firmato il contratto, riponendolo poi in bocca al povero Anderson… come si suol dire ambasciator non porta pena!
The Undertaker, in una delle sue classiche dimostrazioni di misticismo, è riuscito così a farci dubitare delle convincenti parole di AJ.
Una storia intensa e personale, che solo due dei migliori atleti di sempre potevano metter su!
La strada verso la più insolita WrestleMania di sempre continua ed AJ Styles e The Undertaker hanno risposto presente.