Triple H e l’origine della Pedigree. Ospite di “The Bump” The Game ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua prima finisher e di come si è arrivati al Pedigree
Tutti conoscono la Pedigree, l’iconica finisher di Triple H che da 25 anni lo accompagna in tutte le sue avventure sul ring. Ma che quello che in pochi sanno è come si è arrivati all’origine di questa finisher e quali fossero i piani della WWE prima della decisione finale. Ne ha parlato proprio The Game durante la sua ospitata a “WWE The Bump”, il talk show trasmesso anche su YouTube.
Triple H racconta della sua versione della RKO
Nell’intervista, The Game ha fornito diversi aneddoti. Uno dei più curiosi riguarda la ricerca di una finisher adatta al suo personaggio dell’aristocratico proveniente dalla corte di Greenwich, Connecticut. La prima opzione, utilizzata per i suoi primi match in WWE, era la Diamond’s Cutter di Diamond Dallas Page, quella che oggi conosciamo come la RKO di Randy Orton. Ecco il racconto di Triple H:
Ogni tanto usavo la Indian Deathlock ma era difficile farla sui ragazzi più grossi. Avevo un’altra finisher, non aveva ancora un nome e ho provato a spiegarla. Ma poi loro mi dissero “ehi, abbiamo visto la finisher che usa quel ragazzo – credo fosse Diamond Dallas Page – potresti provare quella
Quella mossa era una novità per quei tempi ed essendo tale, in molti non avevano ben capito come subirla e, soprattutto nei casi dei ragazzi in via di sviluppo, non si sapeva neanche come renderla credibile. Lo stesso Triple H ha rivelato che non era molto comoda da subire quindi l’idea venne presto accantonata.
La scelta della Pedigree
Successivamente l’attenzione tornò su quella mossa senza nome e difficile da spiegare. L’inserimento di due storici personaggi, Chief Jay Strongbow e Michael Hayes hanno aiutato il giovane Paul Levesque a trovare la sua giusta direzione:
Chief Jay Strongbow venne da me e mi disse che non era tanto soddisfatto di quella finisher, la vedeva inadatta. Mi chiese se avevo delle alternative e io gli dissi che avevo qualcosa in mente. Gliela mostrai lo stesso pomeriggio, e gli piacque subito. Disse “non ho mai visto niente del genere” Quella mossa divenne la Pedigree. Michael Hayes diede l’idea per il nome. E, per fortuna, ha funzionato
La Pedigree fu il timbro finale di un personaggio che, negli anni successivi, venne progressivamente modificato senza, tuttavia, perdere di vista le radici. Anche il nome, Triple H, è frutto di un ragionamento dei suoi primi giorni in WWE: Levesque desiderava un nome che potesse fornire, in seguito, anche un soprannome. Da lì l’idea di Hunter Hearst Helmsley.
Oggi Triple H è una vera icona e i suoi 25 anni di carriera saranno celebrati nella puntata di domani di SmackDown. Un traguardo raggiunto da pochissime persone nella compagnia.
Ma se avesse mantenuto la RKO come finisher avrebbe avuto la stessa carriera? Come l’avrebbe potuta nominare? Diteci la vostra.