Vacanze Romane (di Antonio Inoki) – Eccovi uno degli articoli provenienti da TSOW Magazine 6!
Amici di The Shield Of Wrestling, in contemporanea all’uscita del quindicesimo numero della nostra rivista, abbiamo selezionato per voi un articolo per ogni numero uscito sino ad oggi.
Direttamente da TSOW Magazine 6, una storia pazzesca con protagonisti il leggendario Antonio Inoki e l’Italia, a cura di Roberto Amato (Il Drago). Buona lettura!
Vacanze Romane (di Antonio Inoki) [da TSOW Magazine 6]
Abbiamo recentemente scoperto che l’Italia può vantare una lunga tradizione nel wrestling, iniziata negli anni ’30 e proseguita ininterrottamente fino agli anni ’70. In televisione però non era mai stato trasmesso con regolarità, alla RAI non era mai interessato farlo e le televisioni private nacquero quando di eventi ormai non se ne organizzavano quasi più. Bisogna aspettare il 1982, il cartone de l’Uomo Tigre stava avendo un grande successo su Retequattro e pochi mesi dopo i suddetti canali regionali cominciarono a trasmettere gli incontri della New Japan Pro Wrestling (uomini) e All Japan Women (donne), magistralmente commentati, con grande enfasi e serietà, da Tony Fusaro.
Se Alex Del Piero, grande fan del “catch”, riconosce in un secondo Kimura e Sakaguchi anche a distanza di anni significa che quegli incontri segnarono davvero un’epoca. Ma fin qui parliamo di cose memorabili che tanti di voi sanno già. Quello che invece sanno in pochi è che, sull’onda dello strabiliante successo di quei leggendari programmi nel Gennaio 1988 vi furono due spettacoli, all’allora Palaeur di Roma, con ospite speciale il leggendario Antonio Inoki!
Non si trattò di una visita dell’intera carovana New Japan, fu piuttosto uno spettacolo di wrestling americano indipendente capitanato dalla sfida tra Antonio Inoki (la vera attrazione della serata) e il pur noto Bad News Allen, che venne ovviamente sconfitto. Gli altri lottatori erano un curioso mix di veterani, giovani, donne e personaggi folcloristici con tanti nomi per certi versi sorprendenti.
Il molisano Dominic De Nucci (si trasferì negli USA che aveva già 19 anni) era già a fine carriera quando collaborò all’organizzazione dell’evento. Prese anche parte ad incontri, vincendoli, per poi venir premiato, sanguinante in volto, da Vittorio Castronovo, super-appassionato e fondatore della Contea delle Farfalle, il club di patiti di wrestling giapponese attivo in quegli anni nel nostro paese. De Nucci fu anche il maestro di Cactus Jack e Shane Douglas, anche loro della partita in questa storica tournée, che fece tappa anche a Brescia, ma senza Inoki e sotto l’egida della NWF.
Tra gli altri nomi troviamo anche il gentilissimo (dietro le quinte) Preston Steele, che ci ha fornito la locandina dell’evento, i minuscoli Tiger Jackson e Farmer Pete, la leggendaria Heidi Lee Morgan e la sua avversaria Olympia e uno dei Moondogs.
Antonio Inoki venne seguito da fotografi e giornalisti nipponici, scattò foto nel Colosseo e tra altri monumenti della nostra splendida capitale, rilasciò interviste e fu perfino ospite di Magalli a “Pronto, è la Rai?” I nostri quotidiani trattarono l’evento col consueto mix di interesse e sarcasmo, ma senza ignorare la notizia, una cosa del genere non poteva davvero passare inosservata. Il che ci riporta alla grande domanda che sta dietro a questo “ricordo”: come diavolo abbiamo fatto, noi ultra quarantenni, a perdercelo?
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