WrestleMania 36: ci saranno colpi di scena? L’assenza del pubblico potrebbe spingere la WWE a fare a meno di tanti lieto fine.
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Ci siamo, domani tutto il mondo sarà incollato davanti alle tv per le due serate più importanti della storia recente del wrestling dal punto di vista climatico: mai abbiamo visto WrestleMania diviso in due serate e, per giunta, a porte chiuse in un “posticino” in confronto ai grandi stadi ai quali la WWE ci ha abituato negli ultimi 20 anni. La card è ricca di match, sulla carta, molto promettenti. Ci sono tutti gli ingredienti per due serate all’insegna dell’intrattenimento e del “lieto fine” pur di rendere felici tutti gli spettatori rinchiusi nelle loro case, spaventati da questo mostro che si chiama Coronavirus. Ma sarà proprio così?
La teoria del lieto fine di Dave Meltzer
È innegabile la quantità di momenti esaltanti che ci ha regalato WrestleMania grazie anche al pubblico presente, da sempre primo e infallibile feedback istantaneo di ogni decisione presa dalla WWE. Secondo Dave Meltzer, la gente si aspetta ancora più momenti positivi anche solo col semplice finale:
La gente si aspetta due serate all’insegna del lieto fine. Dopotutto, anche se non riesci a creare l’atmosfera sul posto, puoi comunque suscitare qualcosa nei finali e nelle storie raccontate nei match.
Su cosa potrebbe optare la WWE?
La WWE si è trovata ad un bivio: regalare i finali che la gente si aspetta oppure, consapevole dell’assenza del pubblico, potrebbe piazzare, qua e la, qualche colpo di scena inatteso? Nella storia, la compagnia di Stamford ha deluso le aspettative dei fan per quanto riguarda i finali di alcuni match (ad esempio la fine della Streak di The Undertaker a WrestleMania 30) creando non poche reazioni contrastanti dal pubblico.
Manca qualche ora e tutti i dubbi saranno risolti, ancora un giorno e anche questa pagina di storia verrà scritta. Avremo un lieto fine o trionferanno i cattivi?