Uno studio rivela le cause dietro la decisione di smettere di guardare il wrestling da parte di una fascia di fan sopra i 18 anni.
Essere un fan di wrestling è materiale per persone sognanti: l’abilità di vivere un mondo immaginario (ma non tanto) per così tanto tempo è una prova dura ma, alla lunga, soddisfacente. Il wrestling è seguito da uomini, donne e bambini di tutte le età in tutto il mondo grazie alla possibilità di mostrare delle storie, al di là dei dettagli, utile a staccarti dalla realtà per almeno due ore la settimane. Ma quando un fan si stanca di guardarlo, cosa lo spinge a smettere?
Lo studio sugli ex fan di wrestling
YouGov, società che si occupa di sondaggi in tutto il mondo, si è interessato su questo particolare argomento. I risultati emersi, pubblicati in anteprima da Variety, sono segno di un forte regresso del prodotto dal punto di vista della scrittura delle storie. Andiamo nel dettaglio e vediamo le ragioni principali.
I risultati nel dettaglio
Secondo quanto emerso dal sondaggio, che richiudeva la fascia di ex spettatori USA maggiorenni, il 30% dei fan ritengono il wrestling “più cartoonesco rispetto a quando lo seguiva con assiduità”, il 29% pensa che le storyline non sono più interessanti, il 28% incolpano i personaggi. Ecco di seguito la lista completa
- Il prodotto è più cartoonesco rispetto a prima: 30%
- Le storyline non sono più interessanti: 29%
- I personaggi non più interessanti: 28%
- I match non sono più interessanti: 26%
- Il prodotto è rivolto maggiormente ai bambini: 14%
- Il commento non piace: 9%
- Lo show non ascolta i voleri dei fan: 7%
- Altro: 24%
- Non so: 12%
YouGov ha chiesto alle persone scelte per il sondaggio se guardano ancora il wrestling: solo il 12% di questi ha ammesso di guardarlo regolarmente, il 43% di loro hanno ammesso di aver smesso da tempo, molti di loro risultano essere ex fan WWE. C’è spazio anche per la neonata AEW, con una piccola porzione del 3% di ex fan che hanno smesso di guardare il prodotto.
Uno studio che fa riflettere
Questo studio mette in luce il periodo di crisi di appeal che vive la nostra disciplina nonostante l’enorme popolarità che permette al wrestling di toccare ogni continente del globo. Sarà utile per attuare un cambio di rotta? Eppure le alternative ci sono e presentano tutte un prodotto diverso dall’altro. Una vasta scelta aiuterà certamente ad attirare diversi tipi di fan non solo negli USA ma in tutto il mondo. Il boom degli anni ’90 sembra lontano anni luce ma, come sempre ci ha insegnato il wrestling, mai dire mai.