Durante quest’ultima Road To Wrestlemania, si è delineata in maniera evidente la scena del main event di Raw.
Dopo innumerevoli mesi di Booking 50/50 e decisioni atte al benessere dei due “trio”, arriviamo ad un punto di svolta. Necessario, mi verrebbe da dire. Smuovere le acque in questo periodo è il minimo sindacale. Con la dissoluzione dello Shield e dei 3 heel, rimaniamo con Rollins vs Lesnar per il titolo massimo e un interessante Reigns vs McIntyre, oltre ad un redivivo senso di ordine nello show. 1 anno di puntate catenaccio, con brodi riscaldati e protezioni dei propri gioielli, spesso anche riusciti male. Un andamento talmente spossante che rende due feud normalissimi, godibili. La rivalità tra il King Slayer e The Beast non è neanche lontanamente degna di giocarsi il ruolo di ME di Wrestlemania, eppure è una delle note più positive dello show rosso. Drew è stato preservato per 1 anno e, orfano della stable che lo frenava, è ora libero di emergere come top heel del brand, e con ragione. Un ottimo lavoro nell’interpretazione del suo personaggio e un solido lavoro in ring per lo scozzese. Lo scontro con il top face designato a Wrestlemania DEVE essere la sua consacrazione. Un Reigns che tuttavia, successivamente ai problemi di salute, sembra aver finalmente raggiunto il consenso, forse lievemente ipocrita, del pubblico.
Sono loro il futuro?
La quiete che, solitamente, pervade il periodo post-Wrestlemania potrebbe risultare vantaggiosa. Ordine e tranquillità possono giovare alla delineazione di questi 3 personaggi. Con la mina vagante rappresentata da Brock Lesnar e il lieve depush di Corbin e Lashley, sembrano proprio loro 3 i prescelti per portare in alto la bandiera di Raw. Grande valenza avranno i risultati dello Showcase Of The Immortals, più in chiave smart che in chiave mark. Un’eventuale sconfitta di Rollins non danneggerebbe troppo il suo status come nome di punta. Stesso discorso per lo scontro tra Reigns e Drew, nonostante veda contrapposti i due wrestler con lo status più alto in assoluto, dopo Brock Lesnar. Tuttavia, dopo anni di overpush targato Reigns, trovo necessaria la vittoria di McIntyre per cementare definitivamente la sua posizione nello show rosso. Con la certezza che, specialmente dopo gli ultimi mesi, non scalfisca più di tanto l’immagine del Big Dog. In conclusione, sembra che siamo diretti verso la fine di questo infinito booking a lungo termine, tirato a sua volta ulteriormente per le lunghe. Il gioco delle figurine, soprattutto nel wrestling, è alquanto inutile. Ma questi 3 nomi, almeno sotto l’aspetto del rendimento, sono una sicurezza su cui investire nel futuro.