Tra le varie pagine nere della storia della WWE, quella del “Ring Boy Scandal” ha un peso importante. Risalente al 1992, è la storia che coinvolse diversi dirigenti della compagnia dei McMahon tra cui Pat Patterson, l’annunciatore Mel Phillips e Terry Garvin, bersaglio principale dello scandalo. L’accusa principale fu quella di molestie sessuali verso un minore, Tom Cole, il quale si è suicidato la scorsa notte.
L’annuncio della famiglia dell’allora WWE Ring Boy
La disputa legale, conclusasi con un patteggiamento nel 1993, evidentemente non ha aiutato Cole e la sua famiglia a dimenticarsi di questa storia. L’annuncio della morte è stato dato da Lee Cole, fratello della vittima. In un suo tweet molto duro ha accusato Vince McMahon di aver coperto i suoi dipendenti permettendo, secondo le sue parole, di lasciargli la possibilità di compiere questi atti assolutamente spregevoli.
Mio fratello Tom si è suicidato qualche ora fa. Vince McMahon e sua moglie Linda hanno mantenuto dei molestatori nella loro compagnia anni fa e hanno fatto l’impossibile per coprire quello che hanno fatto a mio fratello. Spero tu dorma bene la notte, Vince. La nostra famiglia piange, tante grazie.
A seguito di questa storia diverse carriere si interruppero. Durante l’intervista di Larry King a Vince McMahon riguardo questa vicenda, Terry Garvin fu accusato in diretta tv da Barry Orton, zio di Randy, di averlo abusato sessualmente nel 1978 quando aveva 19 anni. Successivamente alla serie di denunce Garvin fu licenziato dalla WWE. Stessa sorte capitò a Phillips e Pat Patterson il quale però tornò nella compagnia diversi anni dopo.
Con assoluto rispetto, la redazione di The Shield Of Wrestling porge sentite condoglianze alla famiglia di Tom Cole.