La WWE ha ufficializzato il match tra Roman Reigns e LA Knight per Crown Jewel: riuscirà l’ex Eli Drake a battere il Tribal Chief?
La storia si ripete. Sembrerà una frase fatta, ma quello che accadrà il 4 novembre in occasione di Crown Jewel potrebbe rappresentare un punto di non ritorno per la WWE. Ma andiamo con ordine.
Nella giornata di venerdì 20 ottobre la federazione di Stamford ha annunciato il main event del PLE che andrà in scena in Arabia Saudita, con il Tribal Chief e attuale WWE Undisputed Universal Champion Roman Reigns che dovrà difendere il titolo dall’assalto della superstar (o meglio megastar) più in voga del momento, LA Knight.
Il match era già nell’aria dopo che, nel corso della Season Premiere di SmackDown, i due avevano avuto un acceso scambio di battute che aveva messo subito in chiaro che l’ascesa di LA Knight non poteva più essere ignorata nemmeno dall’Head of The Table.
Quest’ultimo aveva poi mandato un avvertimento al primo al termine dell’episodio. Un’unica ma pesantissima Spear, atta a ricordare a tutti perché il Tribal Chief è ancora il volto indiscusso della WWE. Poi l’annuncio del match. La domanda da porsi adesso è una sola: e se fosse troppo presto?
L’ascesa di LA Knight: la WWE deve puntare su di lui?
Siamo tutti d’accordo nel dire che ci sono circostanze che si presentano una sola volta nella vita e questa, a mio modesto avviso, potrebbe proprio essere una di quelle.
Il ferro di LA Knight va battuto finché è caldo, e al momento non c’è ferro più caldo del suo. Nessun wrestler ha ricevuto, nel corso degli ultimi sei mesi, reazioni così esplosive e roboanti come quelle che si vedono sugli schermi targati WWE ogni qualvolta che il nome di LA Knight (Yeah!) risuona nelle arene. Il pubblico vuole vederlo al top, lo supporta instancabilmente ogni volta che sale sul ring ed è letteralmente ai suoi piedi tutte le volte che quest’ultimo ha tra le mani un microfono.
Triple H se n’era accorto mesi fa, a scapito di chi lamentava un suo non voler puntare sull’ex Eli Drake. Durante la Press Conference post Money in the Bank, il COO della WWE aveva affermato che era ben conscio del fatto che LA Knight fosse il favorito del pubblico per vincere l’ambita valigetta, ricordando però a tutti che grandi cose accadono a chi è capace di aspettare.
In altre parole, l’occasione che i fan di LA Knight chiedevano a gran voce sarebbe arrivata, bastava solo aspettare il momento giusto. E qui, nuovamente, sorge spontanea un’altra domanda: è questo il momento giusto?
Da Taker a Reigns: l’eredità di un record da sfruttare
La decisione che Triple H si ritroverà a dover prendere tra due settimane è per certi versi simile a quella a cui si ritrovò davanti il suo controverso suocero nella notte della 30° edizione di WrestleMania.
In quell’occasione, l’ex proprietario e maggiore azionista della WWE Vince McMahon optò per porre fine alla storica e irripetibile Streak di The Undertaker. Un incredibile serie di 21 vittorie consecutive iniziata nel lontano 1991 e proseguita fino al 2013. Per queste ragioni, la decisione presa allora fa discutere ancora oggi la community mondiale e, a quasi 10 anni di distanza, ancora divide i fan tra chi non avrebbe mai voluto assistere alla fine della Streak e chi, al contrario, appoggia le motivazioni dietro a quella difficile scelta.
Tali motivazioni vedevano in Brock Lesnar l’uomo adatto per caricarsi sulle spalle il peso di un avvenimento di tale portata. Un wrestler/fighter/fenomeno indiscusso, già affermato e che, dopo quell’edizione del Grandaddy of Them All, aveva ottenuto la stessa aura di misticità che aveva contraddistinto fino ad allora il becchino della Death Valley.
La scelta alla fine ricadde su Lesnar, come detto, un wrestler già affermato, a scapito dell’allora Big Dog dello Shield. Quest’ultimo avrebbe forse beneficiato maggiormente di una vittoria unica nel suo genere come quella contro il Deadman (comunque arrivata 4 anni dopo), ma che nuovamente non aveva trovato i favori del pubblico, convinto che Roman fosse ancora troppo acerbo per assumersi una tale responsibilità.
Il regno di Roman Reigns
La sua ascesa, come ben sappiamo, venne solo ritardata, e Brock divenne per Roman quello che Taker rappresentò per l’ex UFC Champion. Dopo 1149 giorni (al momento della scrittura di questo articolo), il samoano è detentore del quinto regno titolato più lungo della federazione. Un eccezione in tutti i sensi per l’epoca moderna, ancor di più se pensiamo a quando risalgono gli altri quattro regni più duraturi del suo.
Il suo dominio ha permesso alla WWE di ritrovarsi di nuovo tra le mani un tesoro di inestimabile valore, capace di catapultare a livello di main eventer chiunque abbia l’onore di porvi fine. Quell’onore, a detta di molti, sarebbe dovuto toccare a Cody Rhodes. Il figliol prodigo ha però toccato la vetta per una sola notte, prima di vedere il suo sogno, e quello di milioni di fan in tutto il mondo, infrangersi contro una Bloodline sì indebolita, ma mai finita.
A WrestleMania 39 l’American Nightmare non è riuscito a concludere la sua storia, con quel titolo, che era sfuggito al padre Dusty e che Cody ha promesso di stringere alla vita di un Rhodes, che ancora una volta avrebbe dovuto ricominciare ad inseguire. Se a Crown Jewel la WWE dovesse davvero decidere di cambiare il finale della storia di Cody Rhodes (perché è innegabile che quest’ultimo sia destinato a vincere la tanto agognata cintura prima della fine del suo percorso), gli scenari che si aprirebbero sarebbero molteplici, sebbene non tutti potrebbe portare ad un esito tutto sommato positivo come accaduto con la fine della Streak.
E sì, la storia tende a ripetersi, ma no, la WWE questa volta non può limitarsi a sperare che tutto alla fine vada per il verso giusto.
Un triplice bivio per una decisione da non sbagliare
La WWE è dunque di fronte ad una scelta fondamentale che apre le porte ad un triplice bivio: mantenere il titolo su Roman, incoronare LA Knight o, come già accennato, cambiare il finale della storia che vede Cody Rhodes protagonista.
Partiamo dalla prima opzione (che questo autore ritiene la più probabile). Mantenere il titolo sul Tribal Chief sembrerebbe la scelta più ovvia. D’altronde perché mai la WWE dovrebbe voler optare per mostrare al pubblico un Roman battuto e privato del titolo lontano dal suolo americano? I precedenti per i quali questa scelta sarebbe stata più giustificata, vedi Drew McIntyre in Scozia e Sami Zayn in Canada, non sono stati nemmeno presi in considerazione.
Pare dunque difficile che ciò possa avvenire con delle ragioni meno solide in Arabia Saudita. Con tutto il rispetto per Crown Jewel, la compagnia non può permettersi di farsi sfuggire dalle mani questa occasione, e WrestleMania pare il palcoscenico più adatto per un tale avvenimento.
LA Knight vincerà a Crown Jewel?
Opzione numero due: incoronare LA Knight. Il discorso è sempre lo stesso, l’ascesa di LA Knight non solo non può più essere ignorata, ma non può più nemmeno essere fermata. Si può discutere su quanto le sue abilità sul ring non siano di certo paragonabili a quelle di gente del calibro di Bryan Danielson o Kenny Omega, ma gli stessi The Rock e Stone Cold Steve Austin (ai quali Knight si ispira) ci hanno insegnato che carisma batte tecnica.
Inoltre, sebbene promuovere un match di tale spessore possa essere una dimostrazione di quanto la federazione ora di proprietà di Endeavor abbia piena fiducia nella crescita e affermazione di LA Knight, una sconfitta potrebbe tagliare le gambe alla sua scalata.
Il ferro è caldo, ma la WWE deve fare molta attenzione a non scottarsi giocando col fuoco. Il rischio che ciò comporterebbe sarebbe estremamente dannoso per le sorti di tutti i soggetti coinvolti.
E infine l’ultima opzione, ossia cambiare il finale, ma non il protagonista. Se LA Knight dovesse incredibilmente uscire vincitore dalla contesa, i fan si ritroverebbero con all’orizzonte l’ipotesi che vedrebbe quest’ultimo diventare il nuovo ostacolo alla conclusione della storia di Cody Rhodes. Beniamino contro beniamino. Un match strano sì, ma di certo non meno intrigante.
Questa è però anche l’opzione meno probabile, visto anche il recente tease di un rematch tra Reigns e Rhodes avvenuto dopo il tag team match titolato di quest’ultimo e Jey Uso la settimana scorsa. Roman Reigns vs Cody Rhodes è ancora visto internamente come il main event della prossima edizione di WrestleMania, The Rock permettendo…
A tal proposito, la WWE potrebbe in questo caso optare per contrapporre Roman Reigns al People’s Champion, cosa che permetterebbe loro di portare avanti un ipotetico match tra Cody Rhodes ed LA Knight evitando al contempo che Roman si ritrovi senza un match di livello (e quello con Dwayne Johnson lo sarebbe di sicuro, anche senza il titolo più appariscente in palio).
Il momento delle conclusioni: “Who’s Game Is It?”
Siamo dunque giunti alle conclusioni e, per non perdere il filo del discorso, ci terrei a sottolineare ancora una volta quanto la posta in gioco sarà alta quando il 4 novembre andrà in scena Crown Jewel.
Mantenere un equilibrio consolidato da anni, perfettamente rodato e collaudato, o abbracciare i venti del cambiamento, accogliendo la novità per evitare di cadere nella ripetitività e nella monotonia? La scelta questa volta spetta a te, HHH. Una cosa però è certa. Quando i riflettori della Mohammed Abdu Arena si saranno spenti, sarà chiaro a tutti “Who’s Game This Is”.
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— WWE (@WWE) October 20, 2023