Nell’ultima settimana targata WWE, abbiamo assistito ad un colpo di scena che cambierà la costituzione degli show settimanali della compagnia.
D’ora in poi, ogni settimana vedremo 3 Superstar di RAW apparire a SmackDown Live e viceversa. O 4..o 5..o 4 più Lars Sullivan. Insomma la regola è già stata ampiamente infranta. D’altronde, on screen non ci è stata data una spiegazione vera e propria. Ma sappiamo tutti che è una decisione derivata dall’eccessivo calo dei ratings. Il caos più totale. La Wildcard Rule non è altro che un mezzo per incasinare ancora di più le Storyline dei due show.
Per quale motivo?
In questi due giorni abbiamo visto Kofi Kingston difendere 2 volte il titolo WWE. A RAW contro Daniel Bryan, ora campione di coppia di SmackDown Live (What?). E nello show blu, in un Triple Threat match con AJ Styles e Sami Zayn. Entrambi totalmente fuori dall’orbita dei titolo massimo di SD. Simbolo di un’anarchia creativa che non porta a nulla di buono. La Wildcard Rule è un tentativo affannoso di recuperare Ratings. Confidando nel fatto che sia il singolo nome a portare ascolti, e non una scrittura avvincente dello spettacolo che ci viene proposto. Sono sicuro che Triple H avrebbe qualcosa da ridire.
Fine della Brand Split?
La Wildcard Rule sembrerebbe il veicolo designato per portarci verso l’unificazione dei roster. Un po’ come fu nel 2011 con RAW Supershow. Tale idea sarebbe originata dalla necessità di proporre un prodotto più avvincente. Visto il calo di ascolti e l’accordo tra SmackDown Live e FOX. Che non può certo permettersi uno show scadente. Ad onor del vero questa è anche la soluzione più pigra. Testimonianza di come, salvo rari casi, il Booking team non sia mai stato in grado di mettere su un programma avvincente. Con la divisione dei roster, la cura delle storie e dei personaggi diventa ancora più importante. Palese che la federazione non sia riuscita a tenere il passo.
Cosa ci aspetta?
Un’ipotetica unificazione dei roster, a breve termine, riporterebbe più adrenalina ed effetto sorpresa. Un po’ come visto nelle ultime due puntate. Ma temo che a lungo termine, si andrà incontro all’ennesima amnesia creativa. In cui sempre più Superstar si lamenteranno della loro posizione nella compagnia, causa lo scarso utilizzo. Insomma, questa Wildcard Rule, se da una parte offre un effetto shock immediato, con una sufficiente qualità, dall’altra incasina terribilmente ogni linearità narrativa presente. Perché se l’emisfero destro del cervello si entusiasmerà a vedere AJ Styles a Smackdown Live, l’emisfero sinistro dirà “tutto bello.. ma perché?”