Fin dal suo debutto ad NXT con tanto di Superkick in faccia all’attuale campione WWE, e l’allora campione NXT, Drew McIntyre, il destino di Adam Cole come top name del brand giallo-nero sembrava inevitabile.
A quasi tre anni da quel momento la profezia si è avverata, consegnandoci non solo il più longevo campione NXT della storia, ma probabilmente il migliore tra tutti.
Sono numerose le ragioni che rendono speciale il tre volte ROH champion, e una di queste è senza dubbio la sua capacità di essere decisivo e incisivo nelle sue “prime volte”.
Adam esce vincitore dal primo WarGames in salsa NXT, esce vincitore dal ladder match che assegnava il titolo di North-American champion e alla sua prima occasione da campione massimo non sembra proprio aver fallito.
La qualità dei suoi incontri
Penso sia inutile rimarcare la sua indiscussa capacità di essere un performer totale. Ma il momento di massimo splendore in ring è appena a un passo dal traguardo.
E’ la notte di New York, la notte indiscussa di Johnny Gargano, non ci piove, ma la notte anche di Adam Cole che insieme al rivale mette in scena il match col voto più alto da parte di Dave Meltzer nella longeva storia della WWE, cinque stelle e mezzo per l’esattezza.
Un match irreale da cui Johnny esce campione, ma Cole ha dato l’idea di essere la vera star, tanto da prendersi anche la prima caduta delle tre.
Questa immensa prova è seguita dal secondo capitolo della trilogia, che potremmo definire il primo mattone della cattedrale, in cui Adam bissa l’1-0 di New York e si laurea per la prima volta campione NXT, segno di come i miracoli avvengano una volta sola nella vita.
La chiusura della trilogia richiede di nuovo che siano le tre cadute a determinare il vincitore indiscusso ma questa volta il leader dell’Undisputed Era non sbaglia.
Vince ancora per primo, seppur solo per squalifica, cedendo poi alla Gargano Escape nella seconda caduta ma legittimando poi il successo con un tremendo volo su due tavoli nel sadico steel cage scelto da Sir William Regal.
Difende ancora con successo il titolo in una puntata di NXT dall’assalto di Matt Riddle, in un match a dalle velocità e dal ritmo incredibile, una gemma rara di cui inspiegabilmente si parla poco.
Arriva poi il tempo della guerra: per l’UE di andare contro Ciampa e i suoi alleati e per NXT di andare contro il main roster.
Le costruzioni dei due eventi viaggiano quasi come due rette parallele, sfiorandosi senza quasi mai toccarsi: se Cole da un lato si mostra come un padrone di casa pronto a difendere i colori gialli e neri, dall’altro si mostra lo spietato e cinico top heel di sempre pronto a mettere fuori gioco Ciampa o qualsiasi suo alleato.
Ma questo periodo ci regala anche difese inaspettate del titolo, con Daniel Bryan a Smackdown per esempio o con Seth Rollins a Raw; due dream match che nessuno si aspettava di vedere (in WWE) così presto.
Nel Survivor Series week-end Cole ci regala delle prestazioni spettacolari.
Nel WarGames del sabato è protagonista prima di una Panama Sunrise su Kevin Owens sulla base d’acciaio e poi di un volo impressionante con Ciampa su due tavoli che regala la vittoria al team face.
Ma è a Survivor Series forse che riesce più di tutti a rubare la scena, in una card piena di potenziali match of the night.
Il suo avversario è Pete Dunne con cui Cole, fasciato all’addome come simbolo della battaglia della sera prima, disputa un incontro veloce e brutale in cui non manca la psicologia.
Impossibile da dimenticare poi il Superkick dell’ex ROH, che riesce a colpire il suo avversario che era in volo per un Moonsault.
E’ tempo poi di accogliere la sfida del figliol prodigo Finn Balor, in un match heel vs heel che farebbe impallidire qualsiasi booker del main roster.
Il match è aggressivo e violento, figlio della rinnovata attitude dell’irlandese, ma complice la distrazione causata dal rientrante Gargano, Adam mantiene il titolo.
Arriva poi il turno di Ciampa, pronto a riportare “Goldie” a casa; il match tra i due è surreale, esagerato a tratti, in cui Tommaso riesce a resistere a tutte le interferenze dell’Undisputed Era, a resistere ad ogni colpo apparentemente definitivo di Cole, per crollare solo con il tradimento di Johnny.
In un modo o nell’altro Adam Cole riesce a resistere e uscire da ogni match, che spesso coincide anche con il match della serata, vincitore, riuscendo più di tutti ad adattarsi alle qualità del suo avversario.
Credibilità come campione
Adam Cole è arrivato in cima alla montagna in un momento ben preciso, è stato appositamente scelto come il rappresentante del brand giallo-nero, come l’alter ego de “Le Champion” Chris Jericho, nella così nota guerra del mercoledi sera.
Cole rappresenta un prototipo di campione moderno, un heel che fa l’heel si, ma non il codardo.
Adam vince anche da solo le sue battaglie, perché resta un grande wrestler con un importante status, e questo spesso viene dimenticato ai piani alti; l’aiuto dell’Undisputed Era non manca in alcune occasioni ma rispecchia il carattere del gruppo.
Quando sei in faida con uno dell’UE sei in faida con tutti e quattro, quando affronti uno di loro affronti tutti e quattro contemporaneamente, ma l’overbooking risulta presente solo per proteggere l’avversario di turno.
Il regno di Cole è caratterizzato così non solo da grandi incontri ma anche da grandi avversari caduti; tutti i top name di NXT hanno perso dal campione.
Gli attuali campioni di coppia, Matt Riddle e Pete Dunne, i fu #DIY, Gargano e Ciampa, che sono anche i precedenti due campioni, e infine quello che fino ad allora era il più longevo campione NXT, Finn Balor, spodestandolo di fatto dal suo trono.
E ora….?
Legacy
Questo è il punto finale da discutere, la grandezza di un regno così importante si riflette indiscutibilmente anche sul futuro.
L’immenso status raggiunto dal leader dell’UE sarà il più importante trampolino di lancio del prossimo campione.
Il prossimo NXT champion non solo sarà il prossimo detentore della cintura ma sarà anche colui che avrà sconfitto Adam Cole e avrà messo la parola fine al regno del campione dei campioni.
E questo futuro sembra avere un solo nome al momento: l’ultima grande star di NXT rimasta a non aver già perso contro Cole, Velveteen Dream.
Un progetto, quello di Dream, su cui la federazione punta fortemente e che sarà al centro del roster per ancora un po’, e quale momento migliore per continuare “l’experience” se non conquistare il premio più prestigioso contro il numero uno.
300 e più giorni di Adam Cole, in un regno onirico e inspiegabile, in cui come sempre conviene far parlare le immagini del ring, e mai come questa volta parlano forte e chiaro.

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