Benvenuti al report di AEW All In: London, il nuovo pay-per-view targato All Elite Wrestling che si è svolto questa sera al Wembley Stadium.
Terza edizione del suddetto PPV e ancora una volta ci troviamo in quel di Londra, esattamente come è stato annunciato già l’anno scorso, e per l’occasione come piatto forte ci offre il proverbiale Final Countdown di Bryan Danielson, il quale va all’assalto dell’AEW World Championship di Swerve Strickland, oltre ad altri grandi match con protagonisti Will Ospreay, MJF o Mercedes Moné.
A raccontarvelo in diretta sarà il vostro amichevole Alex Bruno di quartiere.
AEW All In: London 2024 – Report del PPV AEW
Qui potete ascoltare l’ultima puntata di Voice Of The Voiceless, il nostro podcast dedicato all’All Elite Wrestling.
La Zero Hour del pay-per-view inizia alle 17:00 e, dopo un filmato dedicato ai match di cartello di stasera, ci accolgono prima Renee Paquette, RJ City e Jeff Jarrett che ci illustrano e commentano la card di stasera, come di consueto.
La visuale si sposta su Lexy Nair e Arkady Aura che ci parlano della grande serata che ci aspetta qui a All In.
Dopo un po’, in un set simile a quello di una camera ardente, Lexy Nair parla del Coffin Match tra Darby Allin e Jack Perry che vedremo nella main card.
La visuale si sposta su Arkady Aura intenta a intervistare Nigel McGuinness, il quale tesse le lodi di Bryan Danielson.
In seguito la regia ci mostra un’intervista di Renee Paquette a Brie Danielson, precedentemente nota come Brie Bella, che parla del match del marito contro Swerve Strickland di stanotte e della fiducia che ha nell’American Dragon.
La visuale si sposta su Tony Khan che fa firmare all’AEW World Champion Swerve Strickland il contratto di rinnovo con la AEW.
16 MAN TAG TEAM MATCH: PRIVATE PARTY (ISIAH KASSIDY E MARQ QUEN), ARIYA DAIVARI, DARK ORDER (JOHN SILVER E ALEX REYNOLDS), SATNAM SINGH, JAY LETHAL E ANTHONY OGOGO (w/EVIL UNO E SONJAY DUTT) vs KYLE FLETCHER, ROCKY ROMERO, KIP SABIAN, “DYNAMITE KID” TOMMY BILLINGTON, LIO RUSH E TOP FLIGHT (ACTION ANDRETTI, DANTE E DARIUS MARTIN) (w/DON CALLIS)
Il primo match della Zero Hour di All In: London è un 16 Man Tag Team Match che vede i Private Party, il Dark Order, Ariya Daivary, Satnam SIngh, Jay Lethal e Anthony Ogogo affrontare Kyle Fletcher, Rocky Romero, Kip Sabian, “Dynamite Kid” Tommy Billington, Lio Rush e i Top Flight.
Tommy Billington e Jay Lethal aprono le danze, i quali si danno una battaglia abbastanza veloce. Dopo diversi tag, nel ring rimangono Lio Rush e Satnam Singh con l’ex WWE che prova a superare l’ovvia differenza di stazza con l’avversario da solo, ma non riuscendoci intervengono tutti i compagni che però vengono sopraffatti dal Gigante Indiano.
La situazione è a favore del team dei cattivi, i quali isolano Action Andretti al loro angolo e lo attaccano ripetutamente. I buoni riprendono terreno con diversi Diving Crossbody in simultanea contro tutti gli avversari. Lo scontro è abbastanza caotico e si chiude con un Diving Splash di Dante Martin su Ariya Daivari.
VINCITORI: KYLE FLETCHER, ROCKY ROMERO, KIP SABIAN, “DYNAMITE KID” TOMMY BILLINGTON, LIO RUSH E TOP FLIGHT
MIXED TAG TEAM MATCH: KRIS STATLANDER E STOKELY HATHAWAY VS WILLOW NIGHTINGALE E TOMOHIRO ISHII
Il secondo match della Zero Hour di AEW All In: London vede Kris Statlander e Stokely Hathaway affrontare la CMLL Women’s Champion Willow Nightingale e Tomohiro Ishii.
Tomohiro Ishii e Stokely Hathaway aprono le danze, ma ben presto cedono il passo a Willow Nightingale e Kris Statlander per una feroce battaglia tutta al femminile. L’ex aliena dei Best Friends domina pesantemente contro la campionessa CMLL, colpendola con un Suplex fuori dal ring per poi scagliarla da un angolo all’altro del ring.
Willow risponde con dei Lariat, riuscendo a dare parecchio filo da torcere a Statlander. Entrambe finiscono al tappeto e Willow cede il passo a Ishii, il quale è pronto a dare una lezione al povero Stokely Hathaway dato che gli attacchi di quest’ultimo non sortiscono nemmeno l’effetto sperato. L’ex Malcolm Bivens non ha speranze contro Ishii, il quale però incontra difficoltà contro Statlander arrivata per favorire il manager e permettergli di connettere con una Spinebuster.
Nonostante le difficoltà, Ishii e Willow si sbarazzano degli avversari e il match si chiude dopo il Lariat del giapponese su Hathaway.
VINCITORI: WILLOW NIGHTINGALE E TOMOHIRO ISHII
La visuale si sposta su Tony Schiavone che introduce Tony Khan e Martha Hart, con la vedova di Owen Hart che augura buona fortuna a tutti coloro che lotteranno stanotte.
10 MAN TAG TEAM MATCH: CAGE OF AGONY (BRIAN CAGE, TOA LIONA E BISHOP KAUN) E UNDISPUTED KINGDOM (MATT TAVEN E MIKE BENNETT) VS DUSTIN RHODES, SAMMY GUEVARA, KATSUYORI SHIBATA E VON ERICHS (MARSHALL E ROSS VON ERICH) (w/KEVIN VON ERICH)
Il terzo match della Zero Hour di AEW All In: London vede i Cage of Agony e l’Undisputed Kingdom affrontare Dustin Rhodes, Sammy Guevara e i Von Erichs.
Il match inizia con una grossa rissa fuori dal ring, dove Cage of Agony e Undisputed Kingdom riescono a dominare senza problemi. Una volta suonata la canonica campanella, però, Sammy Guevara da solo porta la situazione a favore del suo tag team. Lo Spanish God però non riesce a tenere il passo, dato che viene isolato all’angolo degli avversari e incontra non poca fatica a dare il tag a uno dei suoi compagni.
La situazione per i cattivi si mette male una volta che entra in scena Dustin Rhodes, il quale domina sull’Undisputed Kingdom aiutato da Katsuyori Shibata. In breve tempo intervengono i rispettivi compagni di squadra con colpi incrociati, culminati con una Shooting Star Press di Guevara su tutti gli avversari fuori dal ring. In seguito Dustin incontra non poche difficoltà contro i Cage of Agony, i quali le provano tutte pur di mettere sotto The Natural, il quale viene si nuovo salvato dai compagni.
Dopo una battaglia molto dura, Dustin porta il team alla vittoria con una Cross Rhodes contro Matt Taven.
VINCITORI: DUSTIN RHODES, SAMMY GUEVARA, KATSUYORI SHIBATA E VON ERICHS
Nel post-match i Cage of Agony e l’Undisputed Kingdom attaccano gli avversari, salvo poi essere fatti battere in ritirata da questi ultimi a suon di Iron Claw grazie a Kevin Von Erich.
Nel ring si presentano Saraya e Harley Cameron, insieme al resto della famiglia Knight e wrestler indipendenti, con l’ex Page che si definisce come la regina inglese che non tollera la mancanza di rispetto del pubblico, ma ad interrompere il suo discorso ci pensa la rientrante Jamie Hayter! Quest’ultima si sbarazza di “Sweet” Saraya Knight, Saraya ed Harley Cameron, costringendo Outcasts e famiglia Knight a battere in ritirata.
Poco dopo si chiude la Zero Hour e ha inizio AEW All In: London inteso come pay-per-view.
AEW TRIOS CHAMPIONSHIP 4-WAY LONDON LADDER MATCH: THE PATRIARCHY (CHRISTIAN CAGE, NICK WAYNE E KILLSWITCH) (c) (w/MOTHER WAYNE) VS HOUSE OF BLACK (MALAKAI BLACK, BRODY KING E BUDDY MATTHEWS) VS BANG BANG GANG (JUICE ROBINSON, AUSTIN E COLTEN GUNN) VS PAC E BLACKPOOL COMBAT CLUB (CLAUDIO CASTAGNOLI E WHEELER YUTA)
L’Opener di AEW All In: London vede gli AEW Trios Champions Patriarchy difendere i titoli dall’assalto di House of Black, Bang Bang Gang e PAC con il Blackpool Combat Club in un London Ladder Match.
I quattro trii coinvolti si danno battaglia sia dentro che fuori dal ring, con PAC e il BCC che inizialmente dominano su tutti i partecipanti. PAC, Wheeler Yuta e Claudio Castagnoli provano a salire a turno, venendo però fatti scendere da diversi membri della Bang Bang Gang e della House of Black, i quali si danno poi battaglia tra di loro culminata con un Dive di Matthews su tutti gli avversari, prima di un potente Phoenix Splash di PAC fuori dal ring. The Bastard finisce però vittima dei Gunns, i quali eseguono il Diving Headbutt contro l’inglese.
Poco dopo torna in scena Christian Cage, il quale viene circondato da tutti gli avversari permettendo a Mother Wayne di salire sulla scala. La donna viene però fermata dai Gunns, i quali vengono atterrati da Killswitch a suon di Chokeslam e lo stesso destino spetta a tutti gli altri, con Malakai che ne subisce una contro una scala. Come se non bastasse, Nick Wayne si sbarazza di Brody King con un Cutter contro un tavolo. Killswitch è pronto a prendere i titoli, ma viene fermato sul più bello da Christian che pretende di prendere lui le cinture.
I due del Patriarchy vengono fatti cadere da Wheeler Yuta e Juice Robinson, i quali vengono prontamente messi fuori combattimento dalla House of Black. Purtroppo per il trio guidato da Malakai Black, PAC e il BCC riprendono velocemente terreno e sulla scala si combattono Brody King e Claudio Castagnoli, prima di essere fermati dai Gunns. La Bang Bang Gang prende dei tavoli da sotto il ring e li posizionano all’angolo e intorno alla scala, poi Austin e Colten Gunn provano a prendere le cinture aggrappandosi a Castagnoli e King. I due omoni hanno una pensata e si lanciano contro i tavoli con i Gunns alle spalle, mettendoli fuori combattimento.
Dopo che anche Nick Wayne viene fatto schiantare su un tavolo, Juice Robinson rimane solo e prova ad arrampicarsi prima di essere fatto cadere da Christian Cage. Il Patriarca si sbarazza di PAC con una Killswitch su una sedia, per poi colpire con lo spray Wheeler Yuta e colpendolo più volte con la sedia. Juice Robinson respinge l’attacco di Mother Wayne e prova a farla schiantare su un tavolo, ma la Madre viene salvata da Killswitch.
L’ex Luchasaurus permette a Christian di salire, ma ci pensa Buddy Matthews a mettere loro i bastoni tra le ruote prima di essere colpito da una Spear al volo di Christian su un tavolo. Il Patriarca si arrampica di nuovo su una scala, dove viene fatto cadere da PAC e alla fine è lui a staccare le cinture.
VINCITORI E NUOVI CAMPIONI: PAC E BLACKPOOL COMBAT CLUB
AEW WOMEN’S WORLD CHAMPIONSHIP MATCH: “TIMELESS” TONI STORM (c) (w/LUTHER) VS MARIAH MAY
Il secondo match di AEW All In: London vede la AEW Women’s World Champion “Timeless” Toni Storm difendere il titolo dall’assalto di Mariah May.
Le due iniziano la loro feroce battaglia, contrattaccandosi le rispettive May-Day e Storm Zero, dove però è The Glamour a ottenere il pieno controllo della contesa con dei colpi all’angolo. La Timeless risponde con delle Chop al centro del ring, ma non sono abbastanza per abbattere l’avversaria che riprende terreno molto velocemente tra una Sidewalk Slam e un Low Dropkick. May, in pieno controllo, si prende la libertà di baciare Nigel McGuinness sulla guancia, colpire Luther con un Dropkick e addirittura tirare uno schiaffo a sua madre.
Toni Storm punisce la sua ex assistita con un Hip Attack prima e una Storm Zero sui gradoni poi per poi andare ad abbracciare la madre della rivale. Storm ha stavolta la situazione in pugno, andando a segno con una Sit-Out Chokebomb. La campionessa in carica stronca una breve rimonta di Mariah, colpendola con ben due Storm Zero. Le due un tempo alleate si prendono a schiaffi, finendo entrambe al tappeto poi Mariah esegue una Death Valley Driver mentre Mina Shirakawa guarda il match dalle tribune molto preoccupata.
Luther impedisce a May di prendere il titolo, mentre Storm le impedisce di usare il tacco. L’ex WWE è prova a colpire Mariah con il tacco, ma esita e per poco non viene sorpresa con un roll-up. May esegue diversi Knee Strike e la Storm Zero che le vale la vittoria.
VINCITRICE E NUOVA CAMPIONESSA: MARIAH MAY
FTW CHAMPIONSHIP FTW RULES MATCH: “THE LEARNING TREE” CHRIS JERICHO (w/”REDWOOD” BIG BILL E “BAD APPLE” BRIAN KEITH) (c) VS HOOK
Il terzo match di AEW All In: London vede il FTW Champion “The Learning Tree” Chris Jericho difendere il titolo dall’assalto dell’ex campione HOOK.
Chris Jericho, Big Bill e Bryan Keith attaccano in superiorità numerica HOOK, il quale inizialmente è costretto impotente a subire questa dominanza estrema. Il figlio di Taz, però, riesce a ribaltare la situazione sbarazzandosi di Bill e Keith per poi concentrarsi contro il solo Jericho. Y2J, però, mette in difficoltà HOOK dopo un Lionsault prima di essere colpito con un Suplex contro delle mele. HOOK prende una mazza da cricket e la usa per colpire prima Bryan Keith e poi Chris Jericho, il quest’ultimo caso lanciandogli contro anche le mele.
HOOK va a segno con un Suplex usando la mazza, ma in aiuto di Jericho ritorna Bryan Keith che permette al suo mentore di eseguire la Walls of Jericho. HOOK si libera ed esegue lui stesso la Walls of Jericho su Y2J, finendo però per essere attaccato stavolta da Big Bill. Il fu Big Cass e Bryan Keith aprono un tavolo e ci posizionano una lastra con il filo spinato, sul quale si aoprestano a schiantarci sopra HOOK ma senza successo.
Jericho atterra HOOK e mantiene il controllo della situazione, poi esce dalla Redrum grazie all’aiuto di Big Bill e si appresta a colpire HOOK con lo shinai. Jericho colpisce per sbaglio Big Bill, poi viene di nuovo imprigionato nella Redrum mentre Taz si occupa di Brian Keith con la Tazmission. HOOK fa cedere Jericho e ritorna campione.
VINCITORE E NUOVO CAMPIONE: HOOK
AEW WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIPS 3-WAY: YOUNG BUCKS (MATTHEW E NICHOLAS JACKSON) (c) VS FTR (DAX HARWOOD E CASH WHEELER) VS THE ACCLAIMED (MAX CASTER E ANTHONY BOWENS) (w/”DADDY ASS” BILLY GUNN)
Il quarto match di AEW All In: London vede gli AEW World Tag Team Champions Young Bucks difendere i titoli dal duplice assalto degli FTR e degli Acclaimed.
Dax Harwood e Max Caster aprono le danze, tenendosi testa a vicenda. Acclaimed ed FTR si sbarazzano velocemente degli Young Bucks, dandosi brevemente battaglia tra di loro. Gli EVP della AEW non ci mettono molto a ritornare in azione, ma nonostante un dominio iniziale finiscono per subire il pesante dominio degli FTR prima e degli Acclaimed poi. Caster e Bowens hanno la situazione in pugno ma per poco, dato che Harwood e Wheeler riprendono rapidamente terreno.
I tre tag team coinvolti mettono un scena di canovaccio di mini alleanza tra gli sfidanti contro i campioni, culminata con diversi Diving Elbow Drop e una rissa a 6 nel ring. Gli FTR colpiscono Matthew Jackson con una Shatter Machine, ma Nicholas Jackson trascina fuori l’arbitro durante lo schienamento per poi colpire chiunque gli capiti a tiro. Matthew viene aiutato da Caster a mettere a segno l’EVP Trigger, poi la metà degli Acclaimed connette insieme a Wheeler con una Shatter Machine sul maggiore dei Jackson. Grazie a queste “mosse incrociate”, gli Acclaimed riprendono brevemente terreno prima di un Double Low Blow degli Young Bucks.
Billy Gunn aiuta i suoi assistiti con una Fameasser su Matthew contro la cintura, permettendo a Caster e Bowens di connettere con il Mic Drop. Gli Acclaimed vengono poi colpiti da un Suicide Dive di Cash Wheeler, mentre Dax da solo è costretto a lottare contro gli Young Bucks prima di subire l’EVP Trigger decisivo.
VINCITORI E ANCORA CAMPIONI: YOUNG BUCKS
Nel post-match salgono nel ring i Grizzled Young Vets che lasciano intendere una sfida con gli Young Bucks, per poi attaccare gli FTR e colpire Wheeler con il Grit Your Teeth.
CASINO GAUNTLET MATCH
Il quinto match di AEW All In: London è il Casino Gauntlet Match, dove i primi a entrare sono Orange Cassidy e l’AEW Continental Champion Kazuchika Okada.
Il Rainmaker riesce a dominare facilmente sul Freshly Squeezed, seppur con qualche difficoltà, per poi iniziare a interessarsi al terzo entrante: a sorpresa Nigel McGuinness. Nonostante sia ritirato da più di 10 anni, McGuinness riesce a dare parecchio filo da torcere a Okada sorprendendolo a più riprese. Poco dopo entra il quarto partecipante, un fresco e riposato Kyle O’Reilly, che riesce ad atterrare McGuinness prima di subire l’offensiva di Okada. Il quinto entrante è Zack Sabre Jr., fresco di vittoria del G1 Climax, il quale si da battaglia con McGuinness prima che i due vengono interrotti da Okada.
Il sesto entrante è Roderick Strong, il quale colpisce a suon di Neckbreaker chiunque gli capiti a tiro per poi allearsi con Okada. Entra il settimo atleta, ovvero il ROH World Champion Mark Briscoe, il quale va subito a muso duro contro Strong e Okada, per poi atterrare anche ZSJ. L’ottavo entrante è “Hangman” Adam Page, il quale ottiene il pieno controllo della situazione per poi connettere con un Deadeye su Cassidy. Come nono entrante arriva Jeff Jarrett, il quale si dà subito battaglia con Hangman finendo però per essere lanciato contro tutti gli altri partecipanti.
Page sta per prendersela anche con Karen Jarrett, ma purtroppo per lui arriva il decimo entrante: Ricochet! Il One and Only, con tanto di fuochi di artificio, entra nel ring accolto con calore dal pubblico e domina sul solo Kyle O’Reilly per poi liberarsi di ogni potenziale seccatore. Come undicesimo partecipante, invece, si palesa Christian Cage, pronto a riscattarsi della sconfitta di inizio serata e ancora tutto dolorante ma viene atterrato a tempo record da Ricochet.
Il One and Only subisce il Buckshot Lariat di Page che sembrerebbe segnare la vittoria di quest’ultimo, se non fosse per Okada che interrompe lo schienamento. Il membro dell’Elite evita il Deadeye di Hangman, il quale è il procinto di eseguire il Buckshot ma viene trattenuto da Karen Jarrett e colpito con la chitarra da Jeff Jarrett. Okada ne approfitta per colpire chiunque a suon di Rainmaker, ma poi si danno battaglia a suon di roll-up Cassidy e ZSJ.
In breve tempo, dopo che rimangono sul ring solo il Patriarca e O’Reilly, entra in scena Killswitch come entrante numero 12, chiamato Luchasaurus, che atterra Kyle O’Reilly con la Chokeslam consegnando la vittoria a Christian.
VINCITORE: CHRISTIAN CAGE
AEW AMERICAN CHAMPIONSHIP MATCH: MAXWELL JACOB FRIEDMAN (c) VS WILL OSPREAY
Il sesto match di AEW All In: London vede l’AEW American Champion Maxwell Jacob Friedman difendere il titolo dall’assalto di Will Ospreay.
The Assassin domina fin da subito e scaglia The Devil fuori dal ring, per poi colpirlo con un potente Dive. MJF inizia a riprendere terreno una volta fuori dal ring, dove scaglia Ospreay contro la barricata per poi morderlo sul sopracciglio e colpirlo con un Big Boot. Non contento, Friedman evita un attacco di Ospreay lanciandolo al tappeto fuori dal ring riuscendo finalmente a portare la situazione a suo favore. Il dominio di The Salt of Earth viene messo a dura prova dopo una Phenomenal Forearm di Ospreay, il quale inizia velocemente a riprendere terreno grazie alla maggiore agilità.
MJF infilza gli occhi dell’avversari con le dita, mentre l’ex UNITED EMPIRE risponde a suon di Enziguri Kick. The Devil ormai ha ben poco spazio di manovra ed è costretto a subire i suoi colpi, riuscendo a fatica a mandarlo fuori dal ring dopo una Piledriver sull’apron e sperando in una vittoria per countout che però non è arrivata. The Devil si attira l’odio del pubblico cantando God Bless America, finendo per essere colpito con un Cutter sull’apron da Ospreay.
Ospreay esce da diversi schienamenti di MJF, tra cui uno a seguito di una Brainbuster, poi prova la Tiger Driver con l’arbitro KO ma viene colpito da un Low Blow di The Devil. Un wrestler mascherato attacca MJF, rivelatosi poi essere Daniel Garcia, che consegna la vittoria ad Ospreay dopo una Hidden Blade e una Tiger Driver aggiudicandosi la vittoria.
VINCITORE E NUOVO CAMPIONE: WILL OSPREAY
TBS CHAMPIONSHIP MATCH: MERCEDES MONE (c) (w/KAMILLE) VS DR. BRITT BAKER, D.M.D.
Il settimo match di AEW All In: London vede la TBS Champion Mercedes Moné difendere il titolo dall’assalto di Dr. Britt Baker, D.M.D.
Moné prova più volte a evitare Baker, la quale a un certo punto inizia a colpire la campionessa con diversi pugni all’angolo per poi provare la Lockjaw, dalla quale Moné esce con un roll-up. L’ex Sasha Banks, aiutata anche dalle distrazioni di Kamille, ottiene il pieno controllo della contesa colpendo più volte Baker con dei Backbreaker. Moné esegue i Three Amigos, sembra avere ancora la situazione i pugno ma Baker si riprende in breve tempo e passa al contrattacco.
Entrambe finiscono al tappeto, ma una volta rialzatesi è la DMD in una situazione di dominio e poco dopo si mette il guanto per eseguire la Lockjaw. Moné evita all’ultimo la sottomissione e prova senza successo un roll-up, per poi colpire in modo sempre più brutale la schiena della compagna di Adam Cole. Baker contrattacca una Bodyslam all’angolo di Moné con una Powerslam, arrivando vicina alla vittoria se non fosse stato per l’interferenza di Kamille.
Per sbarazzarsi di The Brickhouse, Baker finge di essere stata colpita da quest’ultima causandone l’espulsione. Baker colpisce Moné con il Curb Stomp per poi eseguire la Lockjaw dalla quale Mercedes si libera con un morso. Segue un veloce scambio di roll-up, culminato poi con una Money Maker della CEO che le vale la vittoria.
VINCITRICE E ANCORA CAMPIONESSA: MERCEDES MONE
TNT CHAMPIONSHIP COFFIN MATCH: JACK PERRY (c) VS DARBY ALLIN
L’ottavo match vede il TNT Champion Jack Perry difendere il titolo dall’assalto di Darby Allin in un Coffin Match.
Allin si infilza la faccia con le puntine da disegno e attacca lo Scapegoat, per poi colpirlo con un Missile Dropkick fuori dal ring. Lo Scapegoat contrattacca un Suicide Dive di Allin facendolo impattare contro la bara fuori dal ring, sulla quale poi ci fa sbattere sopra il rivale. Perry getta del vetro al centro del ring, ma alla fine è lui sresso a finirci sopra sia cadendoci in modo normale che dopo un colpo con lo skateboard di Allin. Il membro dell’Elite, sommerso dai cori CM Punk delle prime file, va sullo stage e lancia Darby contro dei tavoli.
L’ex Jungle Boy chiude poi Darby in una sacca per cadaveri, trascinandolo a forza ai piedi della bara per poi aprire e chiudere dentro l’avversario, aggiudicandosi la vittoria.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE: JACK PERRY
Nel post-match gli Young Bucks portano della benzina e Perry prende un accendino pronto a dargli fuoco.
Tuttavia le luci si spengono e riemerge Sting ad aiutare il suo protetto. Jack Perry colpisce The Icon con una sedia ma non sortisce l’effetto sperato, tanto che con uno sguardo lo costringe a scappare. La leggenda colpisce gli Young Bucks con un Double Scorpion Death Drop, per poi tirare Darby fuori dalla bara.
Come direbbe Mark Henry: “It’s look like we had enough talk… IT’S TIIIIIIIIIME FOR THE MAAAAAAAAAAAAAAAIN EVENT”!
AEW WORLD CHAMPIONSHIP THE FINAL COUNTDOWN TITLE VS CAREER: SWERVE STRICKLAND (c) (w/PRINCE NANA) VS BRYAN DANIELSON
E il main event di AEW All In: London vede l’AEW World Champion Swerve Strickland difendere il titolo dall’assalto di Bryan Danielson, il quale a sua volta mette in palio la sua carriera.
I due iniziano subito una feroce battaglia, dove si combattono abbastanza alla pari. Swerve riesce a scagliare Danielson fuori dal ring e prova un Suicide Dive, ma l’American Dragon lo anticipa e sale nel ring per poi sfoderare un Dropkick tra le corde e un Diving Crossbody fuori dal ring. In breve tempo, però, Swerve atterra Danielson nel ring e domina pesantemente sul membro del Blackpool Combat Club, arrivando anche a colpirlo con una Death Valley Driver sull’apron e sopra un gong posizionato da Prince Nana.
Danielson inizia a sanguinare copiosamente dalla fronte, mentre Swerve si diverte ad aprirgli ancora di più la ferita. Strickland è pronto per lo Swerve Stomp, che però viene schivato dall’American Dragon e questi poco dopo prova la LeBell Lock. Swerve si libera dalla presa e va al contrattacco, finendo per essere atterrato da un Lariat di Danielson. L’American Dragon va a segno con gli YES Kicks, per poi sfoderare un Double Underhook Superplex.
La rimonta di Danielson trova una brusca interruzione con ben tre House Call di Swerve Strickland, ma non sono abbastanza per abbattere il pluricampione mondiale WWE ed ROH. Danielson esegue altri potenti YES Kicks e una Triangle Armbar, dalla quale Swerve esce e risponde con un’altra House Call seguita da una Big Pressure. Nel frattempo “Hangman” Adam Page si presenta e attacca Prince Nana, distraendo Swerve e rendendolo vittima del Busaiku Knee di Danielson.
Il membro del BCC esegue un altro Busaiku Knee e la LeBell Lock, riuscendo finalmente a far cedere Swerve e facendo suo il titolo mondiale della All Elite Wrestling.
VINCITORE E NUOVO CAMPIONE: BRYAN DANIELSON
AEW All In: London si chiude con i festeggiamenti di Danielson con la famiglia e i neo AEW Trios Champions PAC, Claudio Castagnoli e Wheeler Yuta, ovviamente sulle note di The Final Countdown degli Europe.
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— TrillerTV (@FiteTV) August 23, 2024
All In: London ci ha offerto un altro grande spettacolo targato All Elite Wrestling, confermandosi di fatto come la "WrestleMania della AEW".
Su tutti il finale da solo vale la visione dell'evento, la conquista dell'AEW World Championship da parte di Bryan Danielson è una perfetta unione di pathos, storytelling e azione in ring, culminato con una vittoria molto soddisfacente dell'American Dragon.

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