Il leggendario Terry Funk decise di ritirarsi in Giappone negli anni ’80, per poi tornare sui suoi passi: ecco un piccolo approfondimento su quanto accadde!
Ciao amici di The Shield Of Wrestling, io sono Dominic e in questo nuovo appuntamento con “Catch con sottotitoli” vi parlerò del primo ritiro di Terry Funk.
Siamo in Giappone, nel periodo delle Super Power Series del 1983, nel pieno di agosto. Terry Funk, dopo 18 anni di carriera, annuncia il ritiro. Le motivazioni possono essere molteplici: i troppi infortuni dovuti al suo stile, il voler provare a sfondare nel cinema grazie alla connessione con Sylvester Stallone. Giant Baba, promoter e booker dell’AJPW, organizza una serie di match per salutare al meglio l’ormai già leggenda che era Terry Funk.
Ma perché un wrestler americano, nei primi anni ’80, ha il privilegio di potersi ritirare in Giappone? Come ci è arrivato?
I match che portarono al ritiro
Dory Funk Sr., padre di Terry Funk, è stato un wrestler e poi promoter di una federazione locale situata ad Amarillo, Texas. Sotto il dominio della NWA (National Wrestling Alliance) e grazie all’amicizia con Giant Baba, Dory Funk Sr. si scambia continuamente wrestler con il promoter giapponese.
Il padre di Terry, nella sua carriera, è riuscito a formare wrestler come Jumbo Tsuruta, Genichiro Tenryu, Stan Hansen: performer che poi hanno fatto la storia del wrestling. Giant Baba, di tutta risposta, ha fatto esibire Terry Funk e Dory Funk Jr. nella sua federazione. I due wrestler, anche grazie al loro stile e al prestigio che portavano i tornei come la World Tag League, hanno fatto conoscere il loro stile al pubblico giapponese e, grazie al loro carisma, gli sono entrati nel cuore.
Tra il 25 agosto e il 31 agosto 1983, Giant Baba organizza dei multi man tag team match dove fece esibire i fratelli Funk. Gli avversari furono Stan Hansen, Terry Gordy, Bruiser Brody, mentre per aiutare i fratelli Funk scese in campo il promoter in persona, Giant Baba.
Dopo 5 match in cui gli avversari ruotavano per scontrarsi con i Funk, il 31 agosto 1983 arriviamo all’apice della costruzione per festeggiare al meglio la leggenda del wrestling hardcore. Sarà un match 2 vs 2 a far concludere la carriera, già di per sé lunga, del figlio di Dory Funk Sr.; saranno proprio Terry Gordy e Stan Hansen gli ultimi avversari. Il “cowboy”, dopo aver avuto l’onore di essere stato allenato proprio ad Amarillo, dovrà far lottare l’ultimo match a Terry Funk.
Il match di ritiro
Siamo a Tokyo, al Kuramae Kokugikan, davanti a 13.600 persone pronte a vedere uno show indimenticabile.
Arriviamo al Main Event: Terry Funk, con un giubbotto bianco a strisce rosse, e Dory Funk Jr. in blu vengono scortati verso il ring. Ad attenderli ci sono una decina di persone appartenenti probabilmente alla AJPW. Hanno in mano regali per premiare la carriera del wrestler. Vengono inquadrate a bordo ring la moglie e le figlie di Funk, che vengono applaudite a loro volta. Nella cerimonia pre-match gli vengono consegnati 7 doni, la maggior parte dei quali sono targhe o coppe.
Alla fine della cerimonia, Giant Baba e Jumbo Tsuruta, entrambi presenti nel ring, stringono la mano al wrestler di Amarillo. Dopo questa grande festa, il clima cambia nel giro di pochi secondi: Stan Hansen e Terry Gordy fanno la loro entrata.
L’incontro si svolge in 12 minuti e la struttura utilizzata è molto semplice: i due avversari dovranno comandare il match, mentre i due fratelli, con un doppio hot tag, riusciranno a trovare il comeback per far esplodere il pubblico di gioia. Da segnalare la prova “attoriale” di Terry Funk, che vende benissimo l’offensiva di Terry Gordy e Stan Hansen. Divertente anche vederlo uscire dalla zona del suo angolo e andare a interrompere, sull’altro lato del ring, la headlock che stavano facendo al fratello Dory Funk Jr.
Il finale
Dory Funk Jr. e Terry Gordy sono sul ring; con un back suplex la situazione va in stallo e il fratello di Terry inizia a strisciare verso il suo angolo per trovare il cambio. Stan Hansen, in modo illegale, entra nel ring e tira una ginocchiata nella schiena di Dory, che riesce a dare il tag ma vola fuori dal ring. Il wrestler con il ring attire nero, rimasto dentro al ring non essendo l’uomo legale, viene di conseguenza tirato fuori dal quadrato da Dory Funk Jr.; sarà una battaglia tra i due Terry a decretare il vincitore.
Gordy prova a salire sull’angolo per provare a connettere uno splash sull’inerme Funk, tenta il volo, ma al momento giusto Terry si sposta e corre di conseguenza sull’angolo. A differenza di Gordy, Funk tenta un sunset flip con schienamento… 1, 2, 3, Terry e Dory sono i vincitori e il pubblico si lascia andare a un’esultanza con un pop incredibile.
Di lì a poco si creerà il caos: Stan Hansen rientra sul ring e, infuriato, assale Funk. Lo staff che di solito sta a bordo ring cerca di intervenire per sedare il parapiglia; peccato che fermare Stan Hansen non sia proprio una passeggiata. In pochi secondi un addetto ai lavori viene brutalizzato da un lariat del texano. Sono momenti di panico: il membro dello staff è a terra e non sembra volersi riprendere. Gli altri addetti ai lavori quindi lo portano via nel baccano generale del pubblico, che non sa ancora bene cosa sia successo. Un attimo prima stavano festeggiando la vittoria di Terry Funk e un secondo dopo Stan Hansen ha messo K.O. un membro dello staff.
La situazione si placa grazie a dieci persone che riescono a portare via Stan Hansen. Recuperate le forze, Terry Funk prende in mano il microfono e può pronunciare il promo che passerà alla storia per la parola “FOREVER”, ripetuta molte volte.
Nonostante sia stato fatto tutto in grande, questo non è il ritiro definitivo di Funk, che tornerà a combattere il 26 ottobre 1984 in uno scontro a squadre nel St. Louis Wrestling Club contro The Road Warriors per gli AWA World Tag Team Title.
Lo stesso Funk trasformerà i suoi ritiri più in un gioco che in una cosa seria, mentre il ritiro canonico avvenne nel 2017. Nel 2023 è poi scomparso a 79 anni.
Remembering the greatest, Terry Funk, on his birthday! pic.twitter.com/cx7AtZKxFv
— John Muse (@JMuseMich) June 30, 2025
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