L’intelligenza artificiale ha completamente trasformato la nostra vita in ormai tutti gli ambiti del quotidiano. Dalla casa, al lavoro fino al gioco, l’IA è ormai parte integrante di tutto ciò che facciamo. Nel poker, negli ultimi anni, programmi come Libratus e Pluribus hanno dimostrato di poter essere competitivi ed anzi migliori di molti giocatori professionisti. Questa importante evoluzione ha sollevato però anche molti interrogativi.
Poker ed Ai: l’evoluzione del successo
Oggi il poker ha assunto di connotati di passatempo preferito per milioni di persone nel mondo. Questo senza dubbio grazie al fatto che oggi ha guadagnato una maggiore accessibilità grazie alle piattaforme online di giochi di poker.
Tuttavia, oltre al fatto che oggi è possibile migliorare le proprie competenze nel poker, l’intelligenza artificiale sta compiendo passi da gigante. Libratus è un bot sviluppato dalla Carnegie Mellon University che ha catalizzato l’attenzione mondiale per le sue straordinarie performance nel poker. Si è riusciti a creare una intelligenza quasi perfetta e tutto grazie all’opera di Noam Brown e Toumas Sandholm, pionieri di questa invenzione. I due ricercatori hanno comunque ammesso di aver trovato non poche difficoltà nell’organizzazione di questo bot, avendo accesso ad informazioni incomplete che sono dettate dalla impossibilità spesso di prevedere le mosse avversarie. Inoltre in tornei come i no limit hold’em, non essendoci limiti di puntata il numero di variabili cresce in maniera esponenziale. Nonostante questo nel 2017 Libratus è riuscito a sconfiggere migliaia di giocatori in un torneo durato 20 giorni.
Il suo successore Pluribus è riuscito a fare anche altro ed in maniera stupefacente. Questo secondo bot ha effettivamente sfidato e sconfitto più avversari umani in partite di poker contemporaneamente.
Il poker oltre il talento
I successi ottenuti da questi bot non sono stati casuali; sono stati infatti programmati con tecniche avanzate ed algoritmi sofisticati capaci di apprendimento automatico utile ad analizzare tutti gli scenari possibili. Questo è un qualcosa di superlativo se si pensa che le possibilità sono milioni ed oltre questo è necessario anche comprendere ed adattarsi al comportamento degli avversari al tavolo. Per questo motivo giocare contro un bot di intelligenza artificiale può diventare una lezione preziosissima anche per ottimizzare le proprie strategie di gioco del poker online.
Nonostante il validissimo aiuto e le preziose informazioni che si possono estrapolare dall’utilizzo dell’AI molti sostengono che il cervello ed il talento umano siano insostituibili, specialmente nel poker. questo perché a differenza delle macchine, i giocatori umani portano con loro al tavolo tutta una serie di emozioni legate anche all’intuizione ed alla comprensione del linguaggio non verbale che caratterizza tutti i giocatori. Per esempio, nel caso del bluff, non vi è solo una componente legata all’imbroglio ma tutta una serie di sentimenti che va dalla percezione dell’avversario, alla sua psicologia, ai suoi punti deboli da individuare e sui quali insistere. Ingannare un avversario non è qualcosa che può dipendere solo da un numero o da un algoritmo.
Tuttavia è indubbio che il supporto dell’intelligenza artificiale sia utilissimo per migliorare le performance dei giocatori umani. Molti professionisti utilizzano i bot di AI per correggere il proprio gioco, individuare i propri punti deboli ed eventuali nuove strategie da mettere in atto per provare a vincere anche contro l’intelligenza artificiale.
Poker del futuro: tra talento ed AI
Il legame tra il poker e l’intelligenza artificiale è sempre più stretto ed è innegabile che tra i due mondi esistano delle interdipendenze. I giocatori possono sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare il proprio gioco, per perfezionare le strategie da applicare. D’altro canto, l’AI può incamerare sempre più informazioni per raggiungere uno stato di perfezione di assoluta. Sembra trattarsi di un serpente che si morde la coda e per quanto l’AI sembri essere sempre un passo avanti, nulla potrà mai sostituire il guizzo dell’emozione umana, l’intuito dei giocatori di poker e la loro adrenalina a sedere su un tavolo importante.
Che l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il mondo, è sotto gli occhi di chiunque ma che questa rivoluzione potesse arrivare anche sui tavoli da poker, non ce lo si aspettava davvero. E invece proprio il gioco del poker sembra essere il terreno fertile per questa tipologia di bot che ad oggi sono riusciti a vincere anche contro giocatori professionisti. Oggi software come Libratus e Pluribus stanno inconsapevolmente offrendo enormi opportunità ai giocatori da ogni parte del mondo. Sebbene siano stati in grado di superare il talento dell’uomo in ogni situazione, le emozioni umane, il talento e tutto quello che appartiene alla psicologia dei giocatori sembra insuperabile. Insomma il poker con il supporto dell’intelligenza artificiale sembra poter offrire occasioni senza precedenti tanto ai professionisti quanto ai neofiti che potranno sempre contare sul fascino di un gioco che mescola talento e strategia, tecnica e memoria. L’unione di questi due mondi è destinato senza dubbio a regalare grandi emozioni.

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