Jonathan Coachman ed altre personalità vicine alla WWE hanno parlato recentemente di com’era lavorare con Vince McMahon. Ecco i dettagli.
Vince McMahon sembra sempre più nei guai ora che le testimonianze contro di lui provenienti da ex lavoratori della WWE si moltiplicano. L’ex chairman WWE è accusato di violenze sessuali e molestie da Janel Grant, che lavorava in WWE. La causa è ancora in corso, ed attualmente è in pausa per lasciare che le autorità federali completino le indagini.
Jonathan Coachman, Charly Arnolt (Charly Caruso), Vince Russo, Maven Huffman e il giornalista Phil Mushnick del NY Post sono intervenuti su Piers Morgan Uncensored per parlare delle accuse a Vince McMahon e di com’era lavorare con lui. Tutti hanno raccontato come fosse un capo inflessibile e domandasse l’obbedienza e la disponibilità assolute ai suoi impiegati.
Jonathan Coachman racconta un aneddoto
Jonathan Coachman ha raccontato del suo rapporto con Vince McMahon, di un episodio che gli è capitato con lui, e del documentario sulla sua vita prodotto da Netflix. Ecco le sue parole:
“Ho passato un totale di 13 anni in WWE e il mio personaggio davanti alle telecamere era quello di assistente di Vince […]. So che era molto infastidito dal fatto che fosse stato fatto deliberatamente per infangare la sua immagine. Non ho trovato affatto che fosse così. Penso che sia accurato se parliamo di tutto il tempo che abbiamo passato in tour, le cose che ci faceva fare, e penso che il sentimento dominante che venne fuori da tutto ciò fosse che nessuno di noi, almeno non io, abbia mai pensato che potessimo dire di no.
Ho detto no a Vince una sola volta in 13 anni. Quando mi guardo alle spalle, è una delle cose di cui più mi rammarico, ma per quanto riguarda l’accuratezza, penso sia accurato, ma non penso che si siano spinti tanto lontano quanto lui ha fatto con tutte le cose che ci ha chiesto di fare”.
“Era un uomo molto gentile e faceva molte cose per molti ragazzi che stavano invecchiando e non potevano più mantenersi da soli, senza mai parlarne. Non puoi andare in banca dopo essere stato una superstar della WWE e chiedere un lavoro. L’altro lato di Vince, tuttavia, è profondamente menefreghista. Non gli importa di te. Non gli importava della tua famiglia.
C’è stata una volta in cui ero a casa per la vigilia di Natale e ricevetti una chiamata per andare fino in Connecticut in aereo dal Kansas perché Vince voleva girare un filmato che sarebbe andato in onda lunedì in modo tale che potesse passare del tempo con la sua famiglia. Alla faccia dei rimorsi!
Questo è il Vince che ricordo di più, finché una cosa andava bene per la federazione o per la sua famiglia, non gli importava che fossimo con i nostri genitori, i nostri bambini o la nostra famiglia, e penso che questo te lo diranno tutti. Quindi penso che la verità stia nel mezzo. Ma certamente se mi guardo alle spalle, era una persona che rispettavo e a cui ero completamente leale, e oggi non sarei mai quel tipo di persona per lui. Non c’è alcun dubbio”.
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Piers Morgan brings a surprise guest into his debate on WWE and Vince McMahon…
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— Piers Morgan Uncensored (@PiersUncensored) October 18, 2024

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