Lana ha ammesso, durante la puntata di WWE Chronicle dedicata a lei, di aver sofferto di depressione in questo difficile 2020 tra la partenza di Rusev, il COVID-19 e il Cyberbullismo.
Essere una superstar WWE non è per niente facile. L’elevata esposizione mediatica e un lauto compenso economico contrastano con una vita dura fatta di sacrifici e di assenze. Complice anche il caos generato dalla pandemia da COVID-19, il 2020 non è stato un anno molto felice per Lana. Lontana dal marito Rusev sin da aprile e bersagliata quotidianamente dai fan, per la Ravishing Russian l’anno che sta per concludere l’ha vista protagonista di una spirale negativa della quale ha raccontato la sua lotta in una recente puntata di WWE Chronicle.
La depressione di Lana
Lana ha raccontato la difficoltà nell’andare avanti con la vita di tutti i giorni nonostante i grossi ostacoli ricevuti da fan e problemi nella vita reale.
this is so heartbreaking 😢 pic.twitter.com/e3BUGHtG32
— 𝔪𝔞𝔵 ☼ (@ultrasliv) November 21, 2020
È stato davvero molto dura. Non lavorare 300 giorni all’anno, restare chiusi a casa poi, all’improvviso, esibirsi senza fan. Inoltre, la persona che mi ha sempre accompagnato e col quale condividevo tutto [Rusev] non era più lì con me. Non so neanche io come ho fatto ad andare avanti.
Il suo personaggio è stato molto spesso criticato dai fan i quali l’hanno fortemente attaccata su Twitter. Attacchi che hanno ferito la lottatrice facendola sprofondare sempre di più.
Ero abituata alla gente che mi fischiava e insultava nelle arene, c’era energia e pensavo “Sono in controllo di tutto ciò, vero?”. Ma poi ho smesso di interagire con chiunque e su ogni cosa che postavo venivo aggredita. Non riuscivo più a gestire questa cosa, la mia unica forma di interazione con la gente sono i miei account di Instagram e Twitter ma la gente continua a scrivermi, “Dovrebbero licenziarti. Perchè non ti hanno licenziata? Fai schifo, tu qua, tu là…”
Ricordo di aver scritto ai miei genitori dicendogli, “Pregate per me, la mia salute mentale è orribile, sono davvero depressa. Non posso più andare avanti, sono davvero triste. Non voglio più fare nulla.” Perché provarci? Perché? Non importa. Tanto su ogni cosa che pubblico arriverà sempre qualcuno che mi dirà di lanciarmi da un dirupo e morire perché non valgo nulla. Perché andare avanti?
Una storia davvero dura quella di Lana della quale si apprezza il suo coraggio nell’esporre la sua lotta con la depressione. Ancora una volta assistiamo, immobili e impotenti, alla cattiveria che i social media mettono in mostra ogni singolo giorno. Non è passato molto tempo dalla tragedia di Hana Kimura e ogni giorno si vive con la speranza di avere delle leggi più severe circa le conseguenze del comportamento di certi utenti delle piattaforme social verso una lotta seria al cyberbullismo. Oggi Lana sta vincendo la sua sfida e ci auguriamo che si lasci questo brutto periodo alle spalle il prima possibile.