Pagelle di Money in the Bank 2020, Analizziamo insieme l’evento speciale targato WWE!
Money in the Bank 2020 è l’ennesimo appuntamento di wrestling alterato dall’emergenza virus. Tra tante situazioni stravolte e tante invisibili precauzioni la WWE va avanti coi mezzi che ha. Non dilunghiamoci troppo ed andiamo subito ad analizzare, match per match, l’intero evento.
Kick-Off match: Cesaro vs Jeff Hardy
L’incontro si proietta sin da subito sul solito canovaccio underdog, che non invecchia mai. I colpi di Cesaro sono più potenti e Hardy trova poche volte una solida via d’uscita. Quel mix di furbizia ed esperienza, però, lo portano nel finale ad intrappolare il suo avversario in una combo letale che si conclude con una repentina Swanton Bomb. Cesaro si dimostra ancora una volta molto ingenuo, problema comune per i ”super cattivi” di Stamford. Nonostante l’incontro risulti molto semplice, tiene una trama lineare, quasi ineccepibile per la sua modesta durata.
VOTO: 7/10
Fatal 4-Way Tag Team match per gli SmackDown Tag Team Championships: The New Day (Kofi Kingston & Big E) (c) vs The Forgotten Sons (Steve Cutler & Wesley Blake) vs John Morrison & The Miz vs Lucha House Party (Lince Dorado & Gran Metalik)
Casuale, con questo aggettivo descriverei il match. Si passa da troppo a troppo poco in troppo poco tempo. Dal fuori contesto Avalanche Spanish Fly alla sequenza di Headlock al mega rissone stile PWG, ma senza un vero e proprio nesso che avrebbe dovuto legare ogni fase. Mi verrebbe da reputare pacchiano anche l’uso di alcuni team che erano lì soltanto per bloccare dei pin ma sarebbe fin troppo cattivo. Il New Day mantiene grazie ad un comeback finale.
VOTO: 5/10
Bobby Lashley vs R-Truth
Lashley atterra l’avversario con una spear, fine.
VOTO: S.V.
WWE SmackDown Women’s Championship match: Bayley (c) (w/Sasha Banks) vs Tamina
Sorprendentemente un incontro studiato e con un minimo di impegno alle spalle. Buon lavoro della campionessa agli arti inferiori della avversaria che però non ci sta e ad ogni possibile momento fortuito prova a giocarsi il suo tutto per tutto. Gestita con cura anche la figura della Banks, che, anche se a volte troppo cartunesca, riesce a dare il suo aiuto all’amica. Tamina perde per colpa di un Roll-up molto prevedibile, che va a chiudere coerentemente la semplice trama di un semplice match. Nulla di attaccabile ma nulla di eccezionale.
VOTO: 6/10
WWE Universal Championship match: Braun Strowman (c) vs Bray Wyatt
Ci si aspettava un match cinematografico e così non è stato, interessante scelta da parte della federazione. Per circa 10 minuti di match Bray Wyatt tiene le redini dell’incontro, molto strano visto che poi l’avversario non è il più leggero dei wrestler. Wyatt vuole riportare Strowman dalla sua parte e sembra quasi riuscirci. Strowman però riesce ad eseguire un comeback e da qui un mezzo delirio. Il gigante torna sul ring con la sua maschera della Wyatt Family, intento a raggirare il guru. Anche qui molto strano se pensiamo che quello con capacità cognitive dei due, non è Strowman. Wyatt ci casca come un fesso e Strowman vince. L’unica cosa certa è l’enigma creato da Strowman stesso, un uomo che di mattina sconfigge giganti e di sera viene sottomesso da polli. Non riesco a dare una precisa valutazione all’atipico incontro. Realisticamente parlando l’ho trovato improbabile, metaforicamente parlando l’ho trovato assai discutibile.
VOTO: S.V.
WWE Championship match: Seth Rollins vs Drew McIntyre (c)
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139)
Seth Rollins è rigenerato, non fa più parte dei ”super cattivi” di Stamford. L’architetto ha trovato la pace fisica e mentale e rifiuta ciò che lo contraddistingueva come generico villain. Vanaglorioso, mitomane, sbruffone o gradasso, potete chiamarlo come vi pare, l’unica cosa certa è che l’ex Shield ha trasformato sè stesso in qualcosa di più grande dello stereotipo di bad boy creato dalla WWE. Tutto ciò viene espresso nel match ma più attentamente nell’angle di Rollins con la sedia. Non ha più bisogno di scorciatoie. Dall’altra parte abbiamo un McIntyre che seppur ancora fortemente provato dalla mancanza di dovuta caratterizzazione, riesce a sfornare una buona prestazione. Sono molto contento che il Kickout a 1 sia stato reso un vero e proprio act, quantomeno ci sono dei tentativi di rendere unico l’attuale campione di RAW. Buon lavoro alla gamba del Messia che però viene annullato dalla ferocia dell’avversario. ”Relentless” Drew McIntyre vince nel finale grazie ad un Claymore Kick dal nulla. Sono molto contento degli sviluppi offertoci da questo match ed inoltre dal segmento post. Seth Rollins ha toccato il Paradiso con un dito.
VOTO: 8.25/10
Interbrand Money in the Bank match
Doverosa premessa, questo match sarà valutato in qualità di segmento, come tante idee proposte dalla WWE nell’ultimo periodo. Questo incontro mi ha fatto molto ridere, forse per i motivi più sbagliati al mondo ma mi ha fatto ridere. Gli stacchi di telecamera legati all’interpretazione ed alla trama della vicenda, rendono il tutto infinitamente esilarante. Nulla ha senso in tutto ciò ed è forse questo il punto forte. Dalle pose solenni di Nia Jax, un misto tra Mark Bresciano e Heihachi Mishima, agli omicidi di Rey Mysterio ed Aleister Black passati come fossero nulla. L’intenzione del segmento è proprio quella del mai prendersi sul serio, quasi una occidentalizzazione del prodotto della bizzarra compagnia di Sanshiro Takagi. Nulla avrà ripercussioni o cosa, sarebbe da pazzi pensarlo. Il tutto esce completamente dalla concezione di spazio e tempo, nulla è collegato. Un grande plauso alla WWE per aver ”osato”. Asuka ed Otis vincono, anche se quest’ultimo molto stranamente. Mi prendo anche l’onore di conferire una grande ed ”internettiana” F a Rey Mysterio per essere morto coraggiosamente più volte.
VOTO: 8/10
Si conclude l’evento, tra bassi ed ambigui alti. Sarà interessante assistere a ripercussioni scaturite dall’evento, in particolare al futuro del Messia. Un altro show si conclude, tra il boato del pubblico virtuale.