Randy Orton ha nuovamente criticato la nuova scuola di Wrestling, manchevole a suo dire, di portare in determinati casi un buono storytelling nell’incontro.
L’Apex Predator è una delle stelle più luminose in casa WWE nell’ultimo ventennio. 13 volte campione mondiale è stato protagonista in 2 diversi decenni, e all’alba del suo terzo è ancora al top della federazione di Stamford.
Fallito l’assalto al WWE Championship, in una storia che potrebbe non essere ancora finita, Orton ha ora nel mirino Keith Lee, top star NXT nell’ultimo anno.
The Viper ha avuto recentemente modo di parlare a Vibe and Wrestling, discutendo, per l’ennesima volta della distinzioni tra quelle che sono state definite vecchia e nuova scuola di questa disciplina. Ecco le parole di Randy Orton:
“Penso che la nuova scuola abbia maggiormente una mentalità da wrestling indipendente. Abbiamo diversi atleti provenienti da lì, che sono ad NXT o in WWE, molti che sanno raccontare una buona storia. Penso che il modo più giusto per definire il loro stile sia però ‘pericoloso’. Penso inoltre che se le persone capissero cosa rischiano questi ragazzi molte volte, e le volte in cui si mettono in gioco solo per una notte all’anno per cercare di attirare l’attenzione o per prendere la torcia, penso che capirebbero un po’ meglio. E’ sicuramente uno stile eccitante ma penso che i ragazzi della nuova scuola, con la loro alta velocità, i colpi duri, i falsi finali, un’azione senza pausa, alla lunga rischiano di rovinare la storia che dovrebbero raccontare.”
Randy Orton prosegue non facendo di tutta l’erba un fascio, lodando le loro doti:
“La psicologia in generale non è cambiata. Questi performer di oggi sono molto più atletici. Hanno abilità fisiche e tecniche superiori che gli permettono di fare cose in più rispetto alle precedenti generazioni. Fanno cose impensabili soprattutto per la vecchia generazione, hanno raggiunto vette sconosciute. Mi piace guardare questi ragazzi e so riconoscere quando un atleta della nuova scuola sa raccontare una storia nel loro stile. In questo non penso le cose siano cambiate troppo.”
Randy Orton ancora una volta ha discusso delle differenze tra la vecchia e la nuova scuola, e come sempre ci sarà da discutere.