Benvenuti a questo nuovo episodio settimanale con Squared Circle, il viaggio di The Shield Of Wrestling nella Storia del Pro-Wrestling. Nella puntata precedente abbiamo parlato, in maniera generale, delle prime Gimmick di successo e di Gorgeous George, stella principale di quella che venne definita la prima “Era dell’Oro” della nostra disciplina.
La fase temporale successiva viene descritta dagli storici come un periodo di transizione, con poche vette e un discreto declino del business. Ma è stato davvero così?
Gli anni ’70 del mondo del pro-wrestling hanno lasciato nella storia tantissime tracce che, ancora oggi, vediamo in maniera concreta. Allora proviamo a raccontare quel periodo e vediamo se, in effetti, gli storici hanno ragione.
Squared Circle, capitolo 8.1: I tre blocchi americani
Partiamo da un semplice punto: non tutti gli USA erano sotto il dominio della NWA, alleanza della quale abbiamo parlato ampiamente e che sarà spesso citata anche in futuro. Allo scoccare del 1970 il dominio NWA è messo in pericolo da una seconda potenza, nata nel 1960, proprio discostandosi dall’alleanza. Parliamo della AWA, acronimo di American Wrestling Association, compagnia fondata da uno dei migliori wrestler di sempre, Verne Gagne.
Vi dice nulla quella sigla? Fate un passo indietro allora e capirete che la AWA è la stessa compagnia che, assieme ad altre cinque promotion, fondò la NWA quando ancora si chiamava Minneapolis Boxing and Wrestling Club. Della AWA ne parleremo più avanti durante questo episodio di Squared Circle
Il terzo blocco nasce nel 1963 e si tratta della World Wrestling Federation di Vince McMahon senior, la principale promotion nel territorio di New York. Con questi tre blocchi, il wrestling americano di quell’epoca ebbe la fortuna di conoscere delle leggende che ancora oggi applaudiamo e veneriamo.
Squared Circle, capitolo 8.2: Verne Gagne e la AWA
Uno dei più grandi wrestler/promoter mai visti nella storia del wrestling. Eccellente stratega e fenomenale lottatore nello Squared Circle, Verne Gagne vanta la bellezza di 16 titoli mondiali (vi mancava all’appello vero?) in 31 anni di carriera. La sua è una storia molto particolare: è la storia di un lottatore talentuoso ma osteggiato dalla dirigenza NWA la quale non vorrà mai premiarlo con il suo Titolo Mondiale, l’onorificenza maggiore dell’epoca.
La soluzione è rapida e dolorosa: assieme a Wally Karbo fonda la sua compagnia che diventerà la promotion principale in una zona molto florida come quella di Minneapolis. Sono tante le leggende che si uniranno alla sua visione, Gene Kiniski, Fritz Von Erich, Larry Henning (padre di Mr.Perfect e nonno di Curtis Axel) e un’altra grande leggenda, Nick Bockwinkel, la vera stella della AWA.
La compagnia divenne presto un polo fondamentale anche negli anni successivi espandendosi in diversi altri Stati e grazie ad altre aggiunte importanti. Una su tutte Hulk Hogan nei primi anni ’80. Sono in tanti a dover ringraziare quest’uomo, vi cito giusto tre persone che sono entrate nella storia dello Squared Circle debuttando nella sua compagnia: Scott Hall, Shawn Michaels e un giovane impiegato diventato intervistatore che risponde al nome di Eric Bischoff.
Gagne, scomparso nel 2015, vanta il record di inserimenti nelle Hall of Fame trovando il suo nome negli annali WWE, WCW, Pro-Wrestling e nel WON, record condiviso con altre 5 persone.
Squared Circle, capitolo 8.3: La NWA e Harley Race
Mentre la AWA prendeva piede, la NWA restava la compagnia principale e aveva ancora tanti colpi da sparare. In quegli anni nasce una generazione di personaggi carismatici e amati dal pubblico di tutto il mondo. Gente come Terry Funk, Jack Brisco e Dusty Rhodes sono volti principali della promotion ma chi spicca su tutti e che dominerà la compagnia degli anni ’70 è l’immenso Harley Race, l’heel più pericoloso di tutti i tempi dentro lo Squared Circle.
Facendo due conti, i suoi regni complessivi superano largamente i 1200 giorni. Le sue rivalità con Rhodes, Brisco e Giant Baba, altro pilastro del wrestling mondiale con il quale hanno condiviso match spettacolari in AJPW, hanno ispirato centinaia di lottatori negli anni a venire.
Nato come lottatore tag team in AWA, Race debutta in NWA nel 1970 e molto presto riuscì a vincere il primo di otto Titoli Mondiali in NWA diventando presto una superstar a livello mondiale dello Squared Circle. Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 Race è il protagonista di numerosi Match of The Year, si segnala l’emozionante Steel Cage match contro Ric Flair a Starrcade 1983.
È stato uno dei primi wrestler a sdoganare l’hardcore match, vi invito a guardare il “2×4 with a nail in it” match contro l’Original Sheik, zio di Sabu, nel 1978. Nel 1978 Race riescì in un’impresa unica e mai ripetuta per anni: battere André The Giant con una Body Slam, dieci anni prima di Hulk Hogan. Stiamo parlando di una vera e propria leggenda dello Squared Circle, fin troppo oscurata dai fan odierni e purtroppo dimenticato dal tempo che scorre.
Squared Circle, capitolo 8.4: La WWF e Bruno Sammartino
Quando parliamo di Bruno Sammartino dovremmo sempre metterci la mano sul cuore. Il nostro eroe italiano, da Pizzoferrato (Chieti) è stata la primissima stella luminosa della WWF, il pupillo di Vince McMahon senior il quale mise in gioco tutto il suo impero dello Squared Circle a New York sui suoi possenti muscoli.
La storia di Sammartino non è tanto diversa da quella di Gagne: la NWA non crede in lui e la sua compagnia di riferimento decide di eliminarsi dall’alleanza per giocarsela da soli forti della sua stella nascente. La sua fortuna risiede nella sfortuna di un’altra leggenda, Buddy Rogers, pupillo di Jess McMahon. Un grave problema di salute a seguito di un incidente stradale lo costringe a rinunciare al Titolo Mondiale dell’allora WWWF.
La scelta del suo successore è contesa tra due italiani, il trevigiano Antonino Rocca oppure il teatino Bruno Sammartino. La dirigenza opterà per Bruno il quale, batté in soli 48 secondi Buddy Rogers iniziando un regno durato 8 lunghissimi anni. Durante il suo regno la WWF esplode letteralmente nel Nord Est, gli show al Madison Square Garden e al Boston Garden sono sempre sold out grazie alle vittorie dell’italiano.
Nel 1973 il secondo regno, durato 5 anni, mesi dopo aver pareggiato con Pedro Morales nello storico match di 75 minuti davanti ad uno Shea Stadium sold out. Gli anni ’70 sono il suo periodo d’oro dentro lo Squared Circle, il suo volto è uno dei motivi principali dell’esplosione del pro-wrestling di quel periodo. Vincitore di 5 Match of The Year, Bruno è riuscito in un’impresa unica e mai ripetuta da nessun altro wrestler o performer in generale: su 211 apparizioni nel Madison Square Garden, in 187 casi l’arena più famosa al mondo è stata letteralmente sold out, record ancora oggi imbattuto. Se la WWE è quella che è oggi lo dobbiamo anche e soprattutto al nostro eroe italiano.
Dopo aver raccontato queste storie ora vi domando: davvero gli anni ’70 hanno segnato un declino nella nostra amata disciplina? Onestamente chi vi scrive non può pensarla così. Vediamola come una potentissima rampa di lancio verso la totale rivoluzione degli anni’80 grazie anche all’importante ritorno in auge del Puroresu, del quale vi racconterò la rinascita nella prossima puntata di Squared Circle,