The Undertaker ha risposto ad alcune domande dei fan su IGN e, oltre ad aver parlato del tanto desiderato match con Sting, ha confermato il suo ritorno in WWE, con il ritorno on screen della gimmick del Big Evil.
Per il Taker che abbiamo visto a WrestleMania 36 contro AJ Styles, nell’acclamato Boneyard Match, si può anche parlare di un “Ritorno al futuro“.
Abbandonate le vesti del Deadman, la sua è stata un’apparizione nelle vesti dell’American Badass, gimmick al quale in tanti, tra i fan di The Undertaker, sono rimasti affezionati fin dall’era attitude, e che lo stesso interprete ha sempre definito come la più vicina alla persona Mark Calaway.
Quella contro il Phenomenal One, è la sua ultima apparizione in WWE, che ne ha anche celebrato il ritiro dal lottato, ma lo stesso Phenom ha deciso di riservare un’ulteriore sorpresa ai suoi fan e non solo.
Tornerò in WWE con la gimmick del Big Evil
Intervistato ai microfoni di ING, Taker ha risposto ad alcune domande e curiosità dei fan, uno in particolare ha commentato la gimmick del Big Evil:
“La mia versione preferita di Taker è il Big Evil. Un ragazzo grande grosso e potente. E’ tutto ciò che serve, riportare Big Evil.”
The Undertaker, in risposta al commento, ha acceso le speranze sul ritorno in WWE:
“Beh, abbiamo riportato una sua versione per AJ Styles nel Boneyard match. Penso che l’iterazione del personaggio abbia riunito tutti i 30 anni, è il Ministry of Darkness, il Deadman, l’American Badass e Big Evil…tutti cresciuti in uno. Si, è qui che ci troviamo ora. Credo che ci muoveremo così quando farò apparizioni in TV.”
Il Big Evil tornerà dunque sui nostri schermi, ma per un desiderio che viene realizzato, un altro è stato definitivamente distrutto.
Il match con Sting? Bello solo sulla carta
A chi ha espresso il desiderio di veder lottare The Undertaker contro Sting, ha così risposto:
“Posso capirlo. Sting è stato in WCW così tanto tempo e poi, è andato altrove e quella porta si è chiusa. Per come lo vedono le persone, questo match sembra molto meglio sulla carta di quanto non sarebbe stato in realtà. E’ uno di quegli incontri di cui la gente parlerà per sempre.”