Top 5 wrestler della New Generation Era: dopo la decade 1982-1992 della Golden Age Era che ha dato un successo al wrestling che percepiamo ancora oggi, ecco farsi avanti le nuove leve con il grande fardello di portare avanti il successo dei dieci anni antecedenti
Buongiorno amici dello sport-spettacolo più bello del pianeta. Alla macchina da scrivere telematica è tornato Alex Zocchi che come di consueto non vede l’ora di darvi il benvenuto su The Shield of Wrestling.
Qualche settimana fa abbiamo visto la genesi del successo del wrestling nella sua epoca d’oro piena di wrestler muscolosi, non tanto tecnici, colorati e carismatici, la Golden Age Era.
Ma il wrestling è uno sport-spettacolo che trascende la cultura pop, in questo caso americana, che vive la gente. Ciò cosa vuol dire? Che la proposta della Golden Age Era stava iniziando a perdere l’appeal creatosi negli anni 80.
Un cambiamento era quindi quasi fisiologico. Ma che difficoltà però!
Oltre al già citato successo da portare avanti, la New Generation Era (1993-1997) inizia nel peggiore dei modi con le accuse rivolte a vari atleti dell’allora WWF di spacciare e fare abuso di steroidi, con il Chairman Vince McMahon accusato a sua volta di conoscere tale situazione e di non fare niente per contrastarla. Un’epoca che oltre a ciò, culmina nell’anno più nero della compagnia, il 1995, dove la WWF per la prima ed unica volta ha rischiato di chiudere i battenti. Un quinquennio che vede la WCW elevarsi al di sopra della compagnia di Stamford iniziando e quasi vincendo la famosa Monday Night War.
Ma se stiamo ancora oggi guardando la WWE è perché quest’epoca ha portato sui nostri schermi e nei palazzetti due grandi cose: Monday Night Raw in primis e dei wrestler di nuova generazione che nel periodo più difficile hanno saputo mettere il wrestling al di sopra di tutti i problemi e gli scandali.
E’ così che voglio iniziare questa Top/omaggio per i 5 wrestler migliori e più rappresentativi della New Generation Era.
5- “Stone Cold” Steve Austin
Quinta posizione meritata per il Rattlesnake. Lui è stato il volto della WWF nell’epoca successiva nonché la più famosa di tutte, l’Attitude Era (che prenderemo in considerazione nella prossima top), ma il suo cammino iniziò nel 1995 al servizio del Million Dollar Man Ted DiBiase con il nome di The Ringmaster.
Ci volle poco per quel bruto atleta per diventare prima nel 1996 King of the Ring e poi far svoltare di nuovo pagina alla compagnia sconfiggendo i capisaldi di quel quinquennio ovvero Bret Hart e Shawn Michaels.
In due anni (motivo per cui è celebrato come quinto) è riuscito ad arrivare ai vertici delle card WWF e a riportare, nel periodo della Monday Night War, lo share alle stelle nella fase calante della New Generation Era.
4- Yokozuna
Seguendo i canoni del classico cattivo poco psicologico e tanto fisico e difficile da sconfiggere, il compianto Yokozuna risponde perfettamente a tale descrizione.
Accompagnato dallo storico manager Mr. Fuji, il corpulento atleta fu il primo WWF Champion Heel della New Generation Era sconfiggendo un ormai partente Hulk Hogan e diventando l’uomo da battere.
Pochi come lui in quegli anni creavano un alone di invincibilità ed ovviamente la sua sconfitta non poteva che coincidere con l’affermazione definitiva di un wrestler. Cosa che accadde nel 1994 in quel di WrestleMania X quando Bret Hart riuscì finalmente a sconfiggerlo diventando il nuovo WWF Champion e nuovo affermato volto della compagnia.
Yokozuna, un eroe non celebrato del wrestling anni 90 che a causa della sua stazza e dei problemi fisici che ne conseguirono dovette defilarsi dalle luci della ribalta nel giro di pochi anni, per poi tristemente morire nel 2000 alla sola età di 44 anni.
Grazie campione!
3- The Undertaker
Il Becchino, un istituzione del wrestling in generale, debuttò alla fine della Golden Age Era in quel di Survivor Series 1990 diventando ben presto WWF Champion. Ma è nella New Generation Era, con lo storico manager Paul Bearer al suo fianco, che iniziò a costruire la sua leggenda.
In questi 5 anni Undertaker è stato un’istituzione e soprattutto un grande lavoratore. Dietro i primi due che vedremo poi, l’attenzione era sempre rivolta verso il Deadman e conseguentemente verso i suoi rivali.
Da ricordare storiche rivalità come quelle con Mankind, Kink Kong Bundy, Yokozuna, Diesel e Bret Hart.
Forse nulla di esageratamente spettacolare, ma sicuramente se non ci fosse stato The Undertaker non so come avrebbero riempito decentemente le card di Raw e di vari altri PPV negli anni che videro la WWF quasi fallire.
2- Shawn Michaels
Per tanti sarebbe dovuto finire al primo posto, per tanti altri come me al secondo. Forse bisogna andare a sensazioni in questo caso.
Sta di fatto che Shawn Michaels è stato il personaggio controverso che ha mandato avanti la carretta portando dei match spettacolari che soprattutto nel 1995 mancavano.
Una leggenda sul ring, riuscì a riportare alla ribalta il Titolo Intercontinentale in due match in particolare, uno più bello dell’altro, contro Razor Ramon. Protagonista inoltre di una grande alleanza e faida con Diesel, Mr. WrestleMania portò quel brio che in WWF mancava.
Croce e delizia della compagnia, è ricordato anche per due fatti abbastanza spiacevoli:
– un non sempre corretto comportamento nei dietro le quinte soprattutto per quanto riguardava la gestione del suo personaggio ove, in fase decisionale, sembrava voler far valere la sua posizione di grande wrestler, approfittando della debolezza della compagnia ai tempi (che ricordiamo inoltre come ai tempi fosse coinvolta nella guerra degli ascolti del lunedì sera contro la WCW);
– Lo Screwjob di Montreal ai danni di Bret Hart del quale già vi parlai in una passata Top 5 sui PPV più controversi della storia del wrestling.
Su Michaels si potrebbe continuare a scrivere per ore ed ore perché alla fine della fiera lui come pochi, nel bene e nel male, ha fatto la storia della WWE e del wrestling in generale.
1- Bret “The Hitman” Hart
Il lottatore di punta della New Generation Era, un campione come pochi con una tecnica ed un carisma sopraffini. Questi e tanti altri sono i pregi del canadese Bret Hart che dopo tanti anni di gavetta fu scelto da Vince McMahon per rappresentare l’allora WWF negli anni post-Hulk Hogan.
In quei 5 anni Bret Hart ebbe delle rivalità storiche con Yokozuna, Shawn Michaels, “Stone Cold” Steve Austin e soprattutto col compianto fratello Owen Hart.
Con quest’ultimo forse l’Hitman ci ha regalato una delle faide più belle ed emozionanti della storia della disciplina.
Campione Intercontinentale e più volte WWF Champion, Bret Hart può condividere insieme alla ristretta cerchia che comprende Ric Flair, Hulk Hogan, Steve Austin, The Undertaker, The Rock e John Cena una grande qualità: quella di essere entrato nei cuori delle vecchie e delle nuove generazioni appassionate di wrestling facendone addirittura da collante. Ogni famiglia fan della WWF ai tempi possedeva almeno un gadget di Bret Hart.
Per l’immensità che è stato il wrestler mi fermo qui consigliandovi caldamente di recuperare qualche suo match.
Ed eccoci arrivati alla fine di questa seconda tappa nella storia del wrestling ed in particolare di quello WWE. Ci vediamo la prossima settimana dove andremo a toccare l’epoca per eccellenza della disciplina, l’Attitude Era.
BUON WRESTLING!